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06 Dic 2016

Il camion al centro del sistema intermodale di domani

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Maggiore coordinamento, connettività e nuove infrastrutture.

 

Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, Milano. Questa è stata la location scelta per il convegno che si è svolto ieri pomeriggio, a chiusura del terzo anno accademico di TForma, il programma di formazione professionale, rivolto al management delle aziende di trasporto e logistica e organizzato da Trasportare Oggi in collaborazione con Scania.

 

L’ex convento cinquecentesco ha fatto da cornice alpannel di relatori di altissimo livello che ha disquisito sul tema “Il camion al centro del Sistema intermodale di domani”.

 

Moderatore Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi, ha guidato l’incontro interfacciando i relatori presenti che hanno rappresentato le diverse modalità di trasporto, col fine di sensibilizzare l’integrazione tra le diverse modalità, dove però il camion resta il protagonista e il connettore tra i diversi sistemi.

 

Al tavolo erano presenti Paolo Volta, Economista dei Trasporti, Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania S.p.a., Giancarlo Laguzzi, Presidente FerCargo, Ugo De Carolis, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma S.p.a., Francesco Oriolo, Consulente di marketing e comunicazione, Claudio Fraconti, Consigliere nazionale di FAI e Conftrasporto e a chiusura del convegno Franco Fenoglio, Presidente Sezione Veicoli Industriali UNRAE.

 

Partendo dal presupposto noto a tutti che in Europa oggi, oltre l’80% delle merci viaggia su strada, quindi attraverso i camion, si è rilevato come il divario con le altre modalità non si è mai modificato negli anni, nonostante le numerose iniziative a favore di uno spostamento delle merci dalla gomma verso il ferro, il mare o l’aereo.

 

Oggi e soprattutto domani, però, è ancora più strategico muoversi in questa direzione, a causa del mutamento delle abitudini di acquisto dei cittadini e quindi, di conseguenza, della logistica distributiva, come ha sottolineato Paolo Volta nel suo intervento di apertura. Tecnologia, demografia e richieste del consumatore, sono gli elementi principe su cui la logistica dovrà ragionare per soddisfarne e prevenirne le esigenze.

 

Il dibattito è poi proseguito analizzando il ruolo dei diversi attori del sistema trasporti in Italia cominciando da Paolo Carri, che ha parlato di come si evolve il veicolo industriale e di quali siano le sfide per il futuro. Il camion – come dicevamo al centro del sistema intermodale – sempre più connesso, deve cogliere tutte le opportunità di business ma essere ancora più sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale. La tecnologia, espressa al meglio nella nuova Generazione Scania, permette un guadagno di un ulteriore 5% in termini di risparmio rispetto alla generazione precedente.

 

L’alleanza tra ferro e gomma, con adeguate infrastrutture, rende sempre più sostenibile ed efficiente il trasporto delle merci. È ciò che sottolinea Giancarlo Laguzzi, Presidente Fercargo: con il raddoppio del Canale di Suez e l’eliminazione della strozzatura del Gottardo, il nostro Paese ha grandi opportunità per il trasporto merci. Ma le infrastrutture devono adeguarsi. E velocemente. La ferrovia può dare in termini intermodali grandi contributi, dato che per definizione non può andare a destino. Le imprese di autotrasporto sono clienti stesse delle ferrovie che contribuiscono a minimizzare le emissioni, rispondendo alle industrie che hanno impegni contro la sostenibilità.

 

L’intermodalità contempla anche il trasporto aereo e Ugo De Carolis, ha evidenziato quali siano le opportunità di business attraverso l’interconnessione della modalità di trasporto aerea con la gomma. Sono opportunità presenti dato che l’Aeroporto di Roma è una struttura già pronta per essere intermodale, avendo investito moltissimo in qualità (sono previsti 2 miliardi di euro nei prossimi cinque anni). Ciampino – specializzato in Couriers – e Fiumicino con un’area cargo che lavora su stive – sono pronti per crescere ancora, dando nuove opportunità di trasporto su gomma intensificando la collaborazione aereo-camion.

 

Ottima l’analisi di Francesco Oriolo, che ha fatto un excursus sulle “rivoluzioni industriali” fino all’attuale Industria 4.0 applicata alla logistica, descrivendo la mappa dei trend sociali e tecnologici che si svilupperanno con velocità esponenziali nei prossimi 5/7 anni.

 

È stata poi la volta delle conclusioni, cominciando da Claudio Fraconti, che ha sottolineato come l’autotrasporto debba affrontare la sfida intermodale. Purtroppo per aereo, nave e ferrovia il limite esistente è quello della retroportualità. A oggi la merce che arriva per via aerea dai Paesi più lontani impiega un giorno ad atterrare, e altrettanto per essere distribuita poi a livello nazionale. Ciò a causa del sistema molto lento delle procedure doganali che bloccano le merci stesse. Per bypassare questa “strozzatura” ci vorrebbe un tavolo comune per razionalizzare le problematiche. Nel caso specifico delle ferrovie il problema, rispetto agli anni ’90, è stato parzialmente superato con maggiori infrastrutture. In definitiva FAI e Conftrasporto spingono affinché il camion viaggi sul treno e sul mare ma è necessario creare la cultura dell’intermodalità creando ancora più infrastrutture e formando personale specializzato.

 

Ha chiuso il convegno Franco Fenoglio. Il quadro descritto ritrae il parco circolante in Italia che purtroppo è il più vecchio d’Europa: sono 600.000 infatti i veicoli con un’età media di 13 anni. Le Case costruttrici, nel nuovo scenario della logistica del domani hanno quindi un ruolo fondamentale anche se sono già stati fatti investimenti miliardari per adeguare i veicoli al tema della sostenibilità limitandone i consumi e quindi le emissioni di CO2. Altro tema fondamentale, è la formazione specializzata per autisti la cui professione deve essere nobilitata e adeguata alla tecnologia stessa dei veicoli.

 

Tutto sta cambiando e la velocità del cambiamento è esponenziale. In questa prospettiva il concetto d’intermodalità diventerà ancora più importante e questo imporrà una sfida ancora più grande: “sbloccare le varie modalità per aumentare l’intermodalità (oggi solo al 7%) unendosi in una unica forza, per incontrarsi con la soddisfazione di tutte le parti“.

 

Le slide del convegno sono disponibili all’indirizzo www.trasportale.it/download, mentre una galleria fotografica è pubblicata sul sito www.tforma.eu/galleria .

 

 

Fonte: TRASPORTARE OGGI

 

 

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