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07 Apr 2015

Gestione diretta del personale nella logistica di magazzino

 

Possibilità di gestire con personale dipendente il lavoro di facchinaggio

 

Troppo spesso negli ultimi periodi la logistica, e in particolare le attività di movimentazione e gestione di magazzino, sono diventati sinonimi di sfruttamento e ricerca ossessiva di contenimento dei costi. Come avviene per le altre funzioni aziendali, anche alla logistica viene richiesto uno sforzo per tagliare i costi, ma le stesse aziende che hanno esigenze in tal senso hanno scaricato questo onere a valle, terziarizzando le relative operazioni a consorzi e/o cooperative in cui i soci-lavoratori subiscono condizioni di lavoro al limite della schiavitù. Oggi però qualcosa sta cambiando e pare aprirsi una svolta epocale per il settore con il ritorno alla gestione diretta delle attività del personale di magazzino. Per capire che cosa ne pensano gli operatori logistici, abbiamo deciso di raccogliere il punto di vista di tre operatori, rispettivamente rappresentati da Livio Nanino, Presidente di Aster Coop, Fabio Ferrario, Presidente di CLO Servizi Logistici e Marcello Corazzola, Direttore Logistics & Distribution di Fercam SpA.

PAOLO SARTOR: MOLTI OPERATORI LOGISTICI E CATENE DELLA GDO INIZIANO A VALUTARE LA POSSIBILITÀ DI GESTIRE CON PERSONALE DIRETTO LE ATTIVITÀ DI MAGAZZINO. VOI CHE COSA NE PENSATE?
Livio Nanino: La domanda è semplice tanto quanto la risposta è complessa! Semplificando: ritengo un fatto molto positivo che le imprese valutino con attenzione opportunità e rischi insiti nei processi di esternalizzazione, e solo dopo una attenta analisi facciano una scelta. In realtà, se andiamo a fondo nel variegato mondo delle esternalizzazioni nel nostro Paese, scopriamo che spesso, di esternalizzato c’è solo la manodopera. Se oggi si intravvedono processi inversi, di internalizzazione, significa che la motivazione primaria era abbattere il costo della manodopera, non ricercare un partner capace di migliorare e rendere più efficiente il processo. In entrambi i casi il fine è economico, solo che in un caso lo si persegue con l’organizzazione, l’innovazione e la visione di lungo periodo; nell’altro con espedienti di giornata che inevitabilmente, sfociano nello sfruttamento e nell’illegalità.
A tal proposito, una recente indagine elaborata dal Politecnico di Milano, più di altri spiega quanto sto affermando: nell’analisi dell’andamento dei costi nell’ultimo quadriennio delle imprese di logistica, tra le voci con il maggiore indice di crescita (seconda solo alla voce carburanti) c’era la manodopera di cooperativa con un + 27%. Trovo curioso che tra le voci di costo di chi esternalizza vi sia riportata una componente del costo del fornitore e non l’incidenza del servizio prestato. Molto più curioso è il dato: come può crescere del 27% il costo di chi applica, per legge, lo stesso C.C.N.L. dell’operatore logistico committente, oramai scaduto da due anni, dove le centrali cooperative non ne hanno ancora sottoscritto il rinnovo. Questo dato indica non l’incremento del costo della manodopera cooperativa, ma il costo della legalità.
Sul piano imprenditoriale, questa esternalizzazione per moda è stata un formidabile freno a processi di innovazione e investimenti nel settore logistico, trovando evidentemente più semplice e immediato produrre risultati economici scaricando sul subfornitore costi e rischi dell’illegalità.

Fabio Ferrario: Il processo di esternalizzazione dei servizi di movimentazione merci e logistica è nella maggior parte dei casi già avvenuto in molti ambiti come GDO e comparto alimentare, anche se rimangono ampi spazi per l’esternalizzazione in altri settori. Le migliori performance, ottenute anche tramite l’outsourcing, oggi consentono ad alcune aziende di pensare di poter gestire direttamente il servizio di logistica, sfruttando i miglioramenti già consolidati e auspicandone il mantenimento, anche se tale ipotesi appare miope in un mondo che si evolve ad una velocità straordinaria.

Marcello Corazzola: È una evoluzione necessaria e utile a tutto il comparto della logistica italiana. Per troppi decenni, per condizioni più vantaggiose sia di ordine fiscale che di flessibilità del lavoro, le attività di facchinaggio sono state esternalizzate alle cooperative. Ciò ha comportato per gli operatori del comparto trasporti-logistica un indebolimento organizzativo dal punto di vista dell’efficacia e dell’efficienza dell’impresa, accompagnate da una minore possibilità di controllo della catena logistica. Qualche passo verso una uguaglianza in termini di equiparazione dei costi della fiscalità tra personale di cooperative e dipendente fu condotto dal governo Berlusconi e un passo ulteriore per avvicinare la flessibilità del lavoro dipendente è stato fatto dal governo Renzi con l’abrogazione dell’articolo 18. Ritengo sia un tema molto caldo che richiede la massima attenzione, anche perché non è chiaro se la legge è in linea o meno con la legislazione europea (secondo alcuni pare proprio di no). Come spesso accade l’incapacità governativa nella attività di controllo fa sì che nel nostro Paese vengano create delle leggi che ribaltano gli oneri della cattiva politica sulle aziende private. Nulla da eccepire sul principio che tutti i lavoratori abbiano il diritto a ricevere il giusto compenso e versata la giusta contribuzione, ma pensare che le aziende debbano pagare per un sistema difficilmente controllabile mi sembra un po’ esagerato. Per evitare possibili rischi e possibili sanzioni stiamo analizzando e dovremmo mettere in piedi, a breve, un sistema di gestione del personale diverso da quello attuale.

PS: QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI AZIENDE CHE MANIFESTANO UNA MAGGIORE MATURITÀ E COMPRENSIONE DELL'IMPORTANZA - NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI LOGISTICA DI MAGAZZINO - DI AVVALERSI DI OPERATORI LOGISTICI STRUTTURATI?
LN: In generale non distinguerei tra tipologie di aziende, semmai la dimensione fa spesso la differenza, nel senso che le aziende di maggiori dimensioni, magari con respiro multinazionale, più facilmente possiedono competenze e cultura adeguate ad affrontare e gestire le complessità di relazioni e organizzazione di processi esternalizzati e sanno coglierne appieno i benefici. Leggi tutta la notizia

 

 

 

 

Fonte: LOGISTICA MANAGEMENT 

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