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03 Mag 2016

UE: da 5 a 18 mld l'anno il costo diretto all'anno dei controlli alle frontiere

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Il trasporto merci potrebbe contribuire al 'conto' con una somma che va da 1,7 miliardi di euro a un massimo di 7,5 miliardi.

 

Forte impatto sui prezzi import, 20-55 miliardi al 2025. Il 'conto' della nuova fase verso la quale l'Europa appare inesorabilmente destinata a procedere deve includere anche i costi indiretti dei controlli alle frontiere che ne aggraverebbero gli effetti sull'economia.

 

Partiamo dai costi diretti. Il trasporto merci potrebbe contribuire al 'conto' con una somma che va da 1,7 miliardi di euro a un massimo di 7,5 miliardi. Questo il calcolo: date 57 milioni di operazioni di trasporto transfrontaliero nel 204, tenendo conto del valore dei ritardi, ci sarebbe un aggravio di costi di 55 euro all'ora. Quanto alla mobilita' delle persone (inclusi 1,7 milioni di pendolari tra le frontiere nell'area Schengen), tenendo conto di viaggi in nave, treno, bus e auto, e di un ritardo medio fra 7,5 a 30 minuti per ogni viaggio il costo per i passeggeri andrebbe da 1,3 miliardi a 5,2 miliardi all'anno. Infine i costi per ristabilire materialmente i controlli sostenuti dagli Stati: fra 600 milioni e 2,2 miliardi (5,8 miliardi secondo un'altra stima).

 

Per quanto riguarda i costi indiretti sono vari i fattori che devono essere tenuti in considerazione. Il comportamento dei turisti, per esempio, nella scelta delle destinazioni, nel numero degli Stati da attraversare in particolare per quelli provenienti da aree extra Ue: secondo un recente studio pubblicato da France Strate'gie un'ampia reintroduzione permanente dei controlli alle frontiere diminuirebbe il commercio tra i paesi dell'area Schengen fra il 10 e il 20% nel lungo termine. L'impatto sarebbe quello di una tassa del 3% sul valore delle merci e dei servizi scambiati. Il pil dell'area Schengen perderebbe lo 0,8% (oltre cento miliardi di euro) nel 2025.

 

Secondo un'altra analisi Schengen ha accresciuto il commercio del 4,2% (l'equivalente di un calo dei dazi dello 0,7% per ogni frontiera attraversata) e il pil dell'intera Ue si ridurrebbe dello 0,31% con i controlli. In Germania viene calcolato che i prezzi di importazione aumenterebbero di 1-3%. I costi per la Ue sarebbero pari all'1,7% del pil. La Commissione calcola che un aumento dei prezzi all'importazione fra l'1% e il 3% avrebbe un impatto cumulato di circa 0,2-0,5% del pil entro il 2025, pari a 20-55 miliardi.

 

 

Fonte: BORSA ITALIANA

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