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06 Mag 2016

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Non si sono verificate nel corso della settimana novità di rilievo rispetto alle nostre questioni. La settimana trascorsa si è chiusa con l’iniziativa organizzata dalla nostra Fai locale a Parma che ha visto nella giornata di domenica la chiusura dei suoi lavori con l’assemblea della locale associazione alla quale ho partecipato.


Dal Governo non sono giunti segnali ufficiali di particolare attenzione dopo le comunicazioni che l’Unatras ha assunto. Ci prepariamo dunque ad una fase che diventerà, ogni giorno che passa, sempre più critica per il settore dell’autotrasporto che attende risposte da tempo.


In settimana al Senato si è affrontato il tema relativo agli incentivi che il Governo intende concedere per il settore marittimo. Alcuni emendamenti sono stati presentati al fine di prevedere l’istituzione di un vincolo che leghi il godimento degli interventi pubblici all’occupazione di lavoratori comunitari. Ricordo che il tema dell’occupazione regolare è per la Conftrasporto “un must” al quale non si intende rinunciare. L’argomento travalica gli aspetti settoriali ma coinvolge tutte le modalità di trasporto. Nel trasporto su gomma ed anche quello su ferro il tema del lavoro è elemento che riversa un forte impatto sui principi della concorrenza e del libero mercato, da realizzarsi nel rispetto delle regole e secondo principi di omogeneità di trattamento.


Quello che si nota è comunque una grande confusione e soprattutto una scarsa conoscenza delle norme e delle procedure parlamentari. Bisognerebbe lasciar fare il proprio mestiere a chi conosce i meccanismi e lo sa fare. In caso contrario gli interventi sporadici o scollegati rischiano di danneggiare le stesse imprese che si pensa di tutelare.


Anche il Senato ha affrontato il tema del distacco e somministrazione del personale, approvando una risoluzione che evidenzia alcune criticità. Non intendiamo certo avanzare critiche, anzi apprezziamo che la Commissione si stia occupando della questione. Facendo nostro un modo di dire di un Ministro del passato che spesso amava dire che “co e ciacoe non se impasta fritoe” (con le chiacchiere non si impastano frittelle) non possiamo però non sottolineare la necessità di passare dalle parole ai fatti. Il problema è di natura politica ad europea nel contempo. O il nostro Governo si muove sia nei confronti delle Autorità comunitarie e sostiene il principio della omogeneizzazione ma nel contempo introduce normative che affrontano tale argomento, oppure le nostre imprese continueranno solo a ricevere comprensione verbale ma a subire le conseguenze.


Sono proseguiti i lavori preparatori per la giornata del 19 maggio nel corso della quale saranno presentate le risultanze dell’analisi condotta dal professor Aldo Bonomi su quale modello associativo sia funzionale per consentire ai corpi intermedi di poter sempre meglio assistere le imprese aderenti e saranno anche forniti dati aggiornati su quelle che potrebbero essere (a nostro avviso purtroppo saranno) le conseguenze delle decisioni che l’Austria in particolare si predispone ad introdurre sui controlli ai valichi.


Una riunione tecnica ha affrontato il tema della pesatura dei containers diretti all’imbarco. La soluzione che si delinea è di prevedere una fase transitoria di un anno, di consentire una tolleranza sul peso ed una identificazione del soggetto obbligato a comunicare i dati relativi al peso del container nel caricatore.


Venerdì, a Venezia al Teatro la Fenice, come preannunciato, con una cerimonia alla quale ha presenziato il Presidente della Repubblica, la nostra impresa Italtrans ha ottenuto un riconoscimento per essersi distinta in iniziative innovative nel settore del trasporto e della logistica. Una dimostrazione che confuta le teorie di chi ritiene che solo l’organizzatore dei trasporti è in grado di garantire evoluzione e crescita nel settore.

 

IN AUSTRALIA L’AUTOTRASPORTO PROTESTA PER MANTENERE I COSTI MINIMI

 

Ricorderete tutti quando certi esperti o soloni accusavano le federazioni, che ritenevano adeguata la scelta di difendere le norme sui costi della sicurezza, di essere arretrati e fuori da ogni logica di mercato. Ebbene in Australia gli operatori del trasporto stradale hanno avviato una protesta proprio per mantenere in essere norme che prevedevano proprio un sistema basato sui costi minimi, al fine di garantire la sicurezza sia per i lavoratori che per i cittadini.


CAMBIANO LE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

 

Con i tempi che mutano occorre trovare anche nuovi sistemi di comunicazione che siano più in linea con le nuove modalità in uso. Da questa settimana, mi scuso per non averlo comunicato prima, è stata sospesa la pubblicazione della rubrica Ruote d’Italia sul quotidiano Il Giornale che ogni mercoledì ci ospitava.


La rubrica viene mantenuta su “Strada Facendo” il blog del TGcom, sul sito Conftrasporto ed anche su quello di Confcommercio, sempre nella giornata di mercoledì. Nel frattempo è stata avviata una indagine che vede coinvolti i gruppi dirigenti, realtà territoriali aderenti e associati con la quale si chiedono valutazioni sulle modalità in essere della comunicazione, ma anche consigli su come procedere per il futuro.


Le risultanze saranno valutate, anche con l’ausilio di un esperto dei sistemi di comunicazione, per individuare il modo più funzionale per raggiungere sia gli operatori del settore che il mondo esterno. Il tutto verrà poi portato agli organismi decisionali. Alcune risposte stanno pervenendo e questo lascia prevedere la collaborazione attiva da parte di tutti gli interpellati.

 

LA SICILIA NON DEVE ESSERE DIMENTICATA

 

Non è una affermazione ovvia ma la conclusione alla quale sembra essere giunta la dirigenza dell’Anas. Ne siamo lieti anche perché, da tempo evidenziamo come il tema dei collegamenti infrastrutturali per il popolo siciliano debba divenire una priorità ed essere affrontato con determinazione e non con la demagogia. Prendiamo atto delle parole del nuovo Presidente ed invitiamo tutti a non dimenticarle perché tra un po’ gliene chiederemo conto.

 

PROTESTA DEI TAXISTI A MILANO

 

Milano bloccata dalla protesta dei taxisti che reclamano contro le forme di abusivismo che, causa carenze nei controlli, sarebbero favoriti. Da tempo abbiamo chiesto al Ministero dei trasporti di definire una volta per tutte le norme che regolamentano sia l’attività dei taxisti che quella degli Ncc. Non dimentichiamo che da otto anni i Governi preferiscono non decidere nulla e prorogano l’entrata in vigore dell’articolo 29,1, quater, determinando incertezze per gli operatori e favorendo lo spazio per l’abusivismo. Nel Burundi questo cose non succedono ma in Italia, purtroppo sì.

 

UN LUTTO HA COLPITO IL TRASPORTO ALESSANDRINO

 

Roberto Lavagetti, consigliere della Fai di Alessandria è purtroppo venuto  a mancare. Ai familiari giunga il nostro cordoglio ed all’amico Roberto una preghiera.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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