News

21 Apr 2017

La Settimana Confederale

UGGè_11

 

A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE


Settimana abbastanza intensa per il lavoro che la federazione ha dovuto portare avanti in preparazione dell’incontro che si terrà il prossimo 27 aprile al Ministero. La speranza è che il silenzio che proviene dalle stanze ministeriali sia il segno di un intenso lavoro preparativo all’incontro che comporterà delle decisioni da parte di Unatras.

 

Intanto un altro ponte è crollato, questa volta in provincia di Cuneo, e questo non è certo un grande aiuto per la soluzione che si deve trovare per consentire ai trasporti eccezionali di poter fornire i propri servizi, indispensabili, non solo agli operatori del trasporto, ma anche al sistema produttivo. Conftrasporto ha assunto pubbliche posizioni che sono state riprese dai media. La richiesta dalla quale partire ci pare possa essere una sola, onde evitare di generare danni ulteriori alle imprese, richiedere la mappatura dei ponti e delle strade che è l’unica via per evitare, nella fase attuale, che si torni a rimettere in moto il tentativo di scaricare sulle imprese di autotrasporto le responsabilità di quanto avviene.

 

Non certo per spirito della polemica ma non possiamo passare sotto silenzio il fatto che da ottobre ad oggi non sia stata emanata una disposizione. Finalmente anche il mondo produttivo sembra svegliarsi ed alcune interessanti contestazioni sono apparse da parte dei rappresentanti di Confindustria. Il giorno 27 ci verrà presentata la soluzione che il Ministero sta elaborando. Vedremo.

 

In settimana abbiamo potuto partecipare alla stesura delle osservazioni al Def che è all’esame del Senato. Il testo che riproponiamo riassume le posizioni che le realtà raggruppate in Rete Imprese Italia hanno definito e presentato alla Commissione competente. Riuscire tramite la Confederazione ad inserire temi che sono di interesse del mondo dei trasporti è pur sempre un risultato che fino ad oggi non era mai stato realizzato.

 

Nel Def, come dichiarato dal presidente di Fercargo Giancarlo Laguzzi, è “prevista una progettualità che parte dalle ricadute per i servizi ed una pianificazione che consentirà utili economie”. Come si può notare da parte della realtà Conftrasporto non esistono pregiudizi ma volontà nel voler operare in sintonia per l’interesse del Paese.  Riportiamo di seguito la parte relativa ai trasporti che è stata presentata per il DEF.

 

Infrastrutture e trasporti
Il documento rappresenta un positivo ulteriore passo in avanti verso la piena definizione della nuova strategia d’intervento nazionale sulle infrastrutture di trasporto. Confermato l’impianto di obiettivi, strategie ed azioni dell’allegato al DEF 2016 (Accessibilità dei territori, Qualità della vita e competitività delle Aree Urbane, Sostegno alle politiche di filiera e Mobilità sostenibile e sicura) vengono, infatti, anticipate linee d’indirizzo strategico per l’individuazione dei fabbisogni infrastrutturali del Paese al 2030, in linea con gli indirizzi della pianificazione europea.
In tale contesto, R.E.TE. Impresa Italia, condivide l’intendimento del Governo di completare e monitorare la riforma del sistema portuale, nonché di attuare e monitorare l’efficacia dei fondi a sostegno dell’intermodalità mare e ferrobonus, di cui, purtroppo, per lentezze burocratiche sono andate perse le risorse previste per la prima annualità e si attende ancora l’avvio dell’operatività.
Occorre, però, a nostro giudizio riequilibrare l’impegno riformatore anche in favore della “gomma” affinché la cura del ferro e del mare possano produrre i suoi benefici effetti sull’intero sistema del trasporto.
Andrebbero, pertanto, portati a compimento i processi riformatori previsti ed in alcuni casi avviati nel settore sulle seguenti materie:
•    Efficace regolazione nazionale dei servizi di cabotaggio stradale;
•    Riforma dell’Albo dell’Autotrasporto e rafforzamento dei controlli;
•    Aggiornamento della disciplina del trasporto in conto proprio;
•    Efficace trattazione della distribuzione urbana delle merci, essenziale asset per la vitalità e la qualità urbana, all’interno delle prossime Linee Guida Nazionali per la redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile;
•    Valorizzazione della formazione degli operatori del trasporto e della logistica.
Con specifico riferimento al trasporto pubblico locale, R.E TE. Imprese Italia auspica che la delega contenuta nel DDL concorrenza 2016 possa portare ad una riforma organica ed equilibrata della disciplina dei servizi non di linea, che salvaguardi la professionalità degli stessi e sani definitivamente le criticità che pesano da anni sulla regolamentazione del settore.

 

Abbiamo letto in settimana l’intervista concessa dal Ministro Delrio al Sole 24 Ore, non sappiamo se essere soddisfatti o preoccupati. Il Ministro ha infatti affrontato le varie questioni all’attenzione del Ministero ma, se non siamo di fronte ad una dimenticanza dell’intervistatore ciò che emerge è l’assoluto silenzio sui temi che riguardano l’autotrasporto. Se si vuole parlare di integrazione delle modalità non è possibile ignorare che nei percorsi fino a 400 kilometri, e in Italia sono il 95%, la modalità dominante è quella gommata.

 

Se sul nuovo crollo del ponte non possiamo che evidenziare ancora il fatto come non sia stata presa alcuna decisione in merito. Altrettanto dobbiamo segnalare le distorsioni, rispetto agli obiettivi enunciati, sul mal funzionamento della riforma del sistema portuale. Siamo certi che l’intenzione del Ministro era di creare un sistema adeguato ma purtroppo, e lo abbiamo già evidenziato, ci pare che a livello di Comitati portuali si stiano innescando fenomeni di anarchia dove emerge l’assoluta irrilevanza del mondo imprenditoriale. In questo non aiuta, l’atteggiamento di presidenti che decidono chi debba far parte o meno dei comitati di partenariato, così come il mancato insediamento del coordinamento che ha l’importante funzione di fare sistema. Ci pare , lo diciamo francamente, che sembrino prevalere iniziative atte a “sistemare” amici, o soci di parenti nei vari comitati.

 

Così non va! Ministro Delrio in questo modo la Sua riforma che era stata, lo voglio ricordare apprezzata, rischia di impantanarsi. In questi giorni a Napoli una presa di posizione da parte delle realtà associative di Conftrasporto è stata possibile solo attraverso comunicati stampa, non essendo stato previsto che nel dibattito intervenissero gli operatori.

 

In tutta questa vicenda prendiamo nota dell’intervento di una federazione inesistente che, non presente nei comitati di partenariato, non trova altro di meglio che mettere in discussione le funzioni dell’Albo. Comprensibile che chi non risponde ai requisiti previsti dalla legge non ne faccia parte. Ma allora  perché Trasporto Unito si agita e le prova tutte per entrare a far parte di un organismo del quale ne contesta le funzioni? Che l’Albo abbia problemi di funzionalità è certo e tutti, o quasi, stanno operando per correggere le disfunzioni e dar vita così ad un organismo utile per davvero. Inaccettabile è che per il solo fatto di non aver dimostrato di possedere i requisiti di legge si definisca l’Albo una “sovrastruttura costosa inutile senza alcuna connessione con il tessuto economico del Paese”. Trasporto unito forse dovrebbe meglio ripensare il proprio ruolo, fino ad oggi irrilevante nella storia del trasporto, e anziché cercare coperture da chi ne ha più bisogno per poter sostenere di rappresentare anche il mondo dell’autotrasporto, approfondisca con quelle realtà che provano a costruire un percorso atto a rafforzare il settore, il significato di una rappresentanza responsabile, partendo da una considerazione ineludibile, la presa di coscienza dei cambiamenti in atto.

 

Tornando tuttavia alle questioni ancora aperte, è giusto rendere noto, che anche in Germania sta per essere introdotto il divieto di riposo lungo in cabina. Noi stiamo ancora attendendo che nel nostro Paese si operi nello spirito dell’intesa raggiunta dai Ministri dei trasporti di nove paesi europei, tra i quali l’Italia, e si rendano efficaci le misure concordate per contrastare i fenomeni di abusivismo. Credano le nostre Autorità che non è semplice spiegare ai nostri operatori questi eventi!

 

A PROPOSITO DI FERMO…..


In chiusura non possiamo tacere su una interpretazione maliziosa oltre che non rispondente alla realtà, che traspare da un titolo di un articolo apparso in settimana. Contrabbandare il senso di responsabilità con la poca voglia di effettuare il fermo dei servizi è superficiale. Unatras non ha mai puntato allo sfascio ma ad una rappresentanza responsabile ed inclusiva di tutti coloro che intendono ragionare. La dirigenza è ben consapevole che il Paese, al di là delle irreali dichiarazioni della classe politica, vive momenti di difficoltà. Le statistiche internazionali di organismi che si occupano di economia continuano a collocarci, purtroppo, nelle ultime posizioni. Il Pil cresce meno del previsto; il livello dell’occupazione, soprattutto quella giovanile, rimane in sofferenza, i consumi non crescono come in altri Paesi. Insomma il Paese ha bisogno di tante cose tranne che di un fermo dei trasporti. Questa consapevolezza dimostra serietà di giudizio. Ciò non significa che non vi sia la certezza che una rappresentanza seria, e Unatras si sforza di esserlo, non possa accettare che si sottoscrivano intese e poi non pretendere che queste vengano attuate. Il Governo ha il dovere di rispettare le modalità con le quali si gestiscono i rapporti con le parti sociali. Se non percorre questa strada diviene necessario, da parte di chi crede che la rappresentanza sia un valore reale, cercare di far conoscere il più possibile a coloro che partecipano alla vita democratica le ragioni per le quali l’autotrasporto si vedrà costretto, nel caso il disinteresse proseguisse, ad attuare quanto già deciso dal comitato esecutivo. Cercare di coinvolgere le forze politiche non è dunque perdere tempo! Per questo non riteniamo utile il tentativo di depotenziare il ruolo di una classe dirigente della categoria che in un non lontano passato non ha esitato a dimostrare responsabilità (non si dimentichi il periodo dei forconi).

 

La prossima settimana sarà importante e l’Unatras affronterà il confronto con il Governo, dal quale ci si attendono risposte concrete, con la giusta determinazione. Poi la responsabilità non potrà che ricadere su chi potendo evitare l’apertura di un periodo difficile non ha voluto adempiere agli impegni assunti.

 

TERZO FORUM DI CERNOBBIO


Già fissato per il 9 e 10 ottobre il terzo Forum sui trasporti e la logistica in settimana si è svolta la prima riunione di predisposizione del programma sul quale si svilupperà il prossimo appuntamento. Anche per quest’anno si prospettano presenze prestigiose e presenze estere e nazionali di indubbio valore.


Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

Verizon Connect
Toyota MH
Grimaldi Group
Transpotec Logitech
Soset
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline