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23 Giu 2017

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Settimana che ci ha visti impegnati nello scorso week end in incontri  a Mestre con le delegazioni delle realtà  territoriali per impostare un lavoro comune che favorisca, tra associazioni locali aderenti alla Fai Veneto e le Ascom, una azione che produca l’implementazione della nostra presenza  al fine di fornire ai trasportatori di quella regione una più puntuale assistenza.
Da lunedì invece ci siamo concentrati sull’iniziativa fondamentale per la  Conftrasporto che ha avuto l’onore di ospitare a bordo di una nave del gruppo Tirrenia (Fedarlinea), per oltre due ore, la Commissaria ai trasporti Violeta Bulc. E’ stata una esperienza sicuramente positiva che ha potuto innanzitutto dimostrare come la Conftrasporto, diversamente da quanto qualcuno sta cercando invano di sostenere, sia l’unica vera rappresentanza di sistema presente nel mondo associativo dei trasporti che cerca di tutelare al meglio gli interessi, non certo di una azienda o di qualche imprenditore, né la sola realtà del trasporto su gomma, ma l’intero mondo del trasporto e logistica, via gomma, mare e ferro, oltre ai servizi collegati.
Erano infatti presenti, oltre a Fedarlinea, delegazioni delle federazioni che rappresentano l’intera filiera portuale Federagenti, Federpiloti, e Angopi, le federazioni del trasporto su gomma, ed alcune delegazioni di studenti che stanno seguendo esperienze formative attraverso il gruppo Fedarlinea. Il presidente di Fercargo non ha potuto  essere presente in quanto impegnato all’estero.
Conftrasporto non fornisce né elabora fantasiosi quanto irrealistici dati sulla rappresentanza ma con i fatti dimostra alle Autorità, in ogni occasione, quello che effettivamente rappresenta. La Commissaria è stata ben impressionata della realtà Conftrasporto e nel Suo intervento, incentrato particolarmente sulle questioni di particolare interesse riguardanti i collegamenti marittimi delle isole e l’importanza dei percorsi formativi, al fine di dare più prospettive ai giovani che sono il futuro dell’Europa, ha voluto evidenziare come positivo l’interesse per il mondo giovanile e per i problemi del mare che Conftrasporto con fatti e non con parole dimostra di realizzare.
Nell’intervento di saluto che ho rivolto a nome di Conftrasporto ho voluto evidenziare come nelle proposte relative al pacchetto stradale, pur se si deve riconoscere che alcune positività sono presenti, vi siano due questioni particolari impossibili per il settore del trasporto stradale da condividere. Si tratta delle ipotesi relative al cabotaggio stradale al quale si consentirebbe di poter operare liberamente, senza alcun limite alle operazioni, per cinque giorni e della norma che consente al conto proprio la possibilità di effettuare operazioni di noleggio, generando così effetti non in linea con la volontà di garantire sostenibilità ed il rispetto, dell’ambiente. L’operazione potrebbe anche favorire forme di abusivismo o concorrenza sleale da parte del conto proprio. Su questi argomenti le federazioni dell’autotrasporto, presenti in Conftrasporto, sono pienamente schierate con le posizioni che il Ministro Delrio ha sostenuto e che sono oltretutto ben presenti nel documento sottoscritto con altri otto Ministri “alleanza per la strada”. Cabotaggio libero sì, dunque, ma solo dopo che si sarà realizzata la omogeneizzazione nei trattamenti e regole uguali.
Dispiace non aver registrato prese di posizioni sull’argomento da parte di una Confederazione che si esprime sulla rappresentanza nell’autotrasporto, magari senza averne i titoli. Forse, rappresentando realtà che nella loro attività traggono benefici dall’utilizzo degli operatori esteri, più convenienti, preferisce non assumere la difesa dell’autotrasporto nazionale.
Nel corso della settimana Conftrasporto, attraverso il Segretario Generale, è intervenuta sul Ministro per chiedere il rispetto di una legge dello Stato che prevede la messa a disposizione dei  dati relativi sui livelli occupazionali in atto sulle navi, in applicazione della legge che riguarda il personale imbarcato. Ricordiamo che Conftrasporto è favorevole solo al testo di legge approvato che prevede per i traghetti merce (Ro-Ro) l’utilizzo di lavoratori comunitari come condizione per avere il diritto ad usufruire degli incentivi pubblici.

 

IL BONUS AUTOSTRADE DEL MARE A RISCHIO?


Non sembra promettere nulla di buono, per coloro che intendono utilizzare gli incentivi delle Autostrade del mare, le disposizioni che dovrebbero entrare in vigore. Legare il beneficio agli investimenti effettuati dagli armatori, dei quali recupererebbero solo il 30% ( il 70% dovrebbe essere  riconosciuto alle imprese di autotrasporto), rischia di vanificare la portata di un intervento propagandato in tutte le occasioni. Crediamo che sia necessario un urgente chiarimento da parte delle Autorità competenti.

 

RINNOVO CCNL


Il momento della verità e della dimostrazione di coerenza da parte di chi ha sostenuto la necessità di dare una svolta è giunto. Le federazioni che hanno sostenuto la necessità di doversi intestare la rappresentanza del mondo del trasporto e della logistica sono state chiamate, dopo mesi di improduttive consultazioni su  tale aspetto ad un incontro a  livello politico. Pur rispondendo positivamente all’invito rivolto solo alle federazioni di Conftrasporto, Anita ed al mondo artigiano, intendiamo ribadire come questo non modifichi le posizioni assunte ma, partecipandovi,  dimostrare la volontà di concludere un contratto. Sarà importante poter constatare la posizione di tutto il fronte che ha chiesto un contratto separato. Staremo a vedere gli sviluppi. 
Ci corre l’obbligo di riferire su una esperienza realizzata da parte dell’Unasca che era parte del mondo Confetra, e che ha scelto, aderendo a Confcommercio, di definire il contratto autonomamente, utilizzando l’assistenza di Confcommercio. A detta dei suoi dirigenti, il rinnovo contrattuale soddisfa molte delle esigenze delle imprese aderenti, che nel passato non venivano prese in considerazione. Affermo questo per evidenziare ancora come, con l’assunzione diretta della rappresentanza, il contratto separato potrebbe portare vantaggi non solo alle imprese di trasporto e spedizione, ma anche agli stessi lavoratori, dando vita ad un rapporto più ampio sulle problematiche riguardanti l’intero settore per il quale sarebbe necessario fare fronte comune sia nei confronti delle Autorità nazionali che europee. Va da sé che fino a quando la titolarità del tavolo vede operatori che hanno, pur legittimamente, interessi opposti a quelli delle imprese di trasporto e logistica, questo non è possibile.

 

NAPOLI 28 GIUGNO E FORUM INTERNAZIONALE DEI TRASPORTI


Sono proseguiti i lavori preparatori per i due appuntamenti, uno  che si terrà il 9 e 10 ottobre a  Villa d’Este di Cernobbio. L’altro la prossima settimana a Napoli, per presentare le nostre valutazioni sulla riforma del sistema portuale, non totalmente entrata in vigore (manca il provvedimento sul coordinamento) tanto che in alcune Autorità si adottano soluzioni sul partenariato, non in linea con la norma primaria, quando non decidono addirittura, come a Napoli, di aderire ad una associazione padronale privata nonostante dal Ministero siano state fornite indicazioni diverse. Senza un sistema coordinato non si realizza l’obiettivo del Ministro Delrio di realizzare un sistema a rete che faccia fronte comune in una politica dei trasporti che sia di utilità al Paese. I particolarismi determinano una situazione deleteria e Conftrasporto la contrasterà in ogni modo. Dopo Napoli avvieremo un programma che vedrà la nostra confederazione, d’intesa con le realtà territoriali e settoriali, supportare l’organizzazione di momenti di ulteriori confronti in altre città interessate  all’economia del mare.

 

A QUALCUNO MANCA LA MEMORIA…


Abbiamo letto una nota stampa che riporta  dichiarazioni del presidente di Confetra che contesta le regole  per dimostrare i requisiti necessari per essere riconosciuti  rappresentativi del mondo dell’autotrasporto. Strano questo interesse per un organismo, considerato, fino a poco tempo fa inutile. 
La Confederazione anzidetta che rappresenta, secondo quanto da essa dichiarato, prevalentemente le realtà dell’intermediazione e della spedizione, interviene su un tema di competenza del  Ministero, oltre che di diretto interesse delle federazioni dell’autotrasporto. A che titolo? Certamente avrà ricevuto il mandato da qualcuno. Ma questo riguarda aspetti che attengono alla propria organizzazione interna. Ricordo invece come queste norme siano in vigore da tempo. La scelta venne applicata proprio con l’obiettivo di non allargare il mondo della rappresentanza a realtà locali o poco rappresentative. Così nacque la previsione, tra gli altri criteri, di prevedere l’appartenenza al Cnel in modo diretto o tramite le confederazioni alle quali si aderisce. Obiettivo rafforzare il diritto a rappresentare un settore a chi è legato strettamente ai corpi intermedi riconosciuti, evitando che realtà non rappresentative potessero creare situazioni confuse, adatte solo a sminuire il valore della rappresentanza. Il Presidente di Confetra sostiene oggi che il criterio addirittura creerebbe una sorta di dumping rappresentanza. Vogliamo ricordare che quando vennero definiti quei requisiti non si registrò alcun dissenso. Anzi si sostenne che il requisito del Cnel, non essendo posseduto da alcuna a federazione, dovesse essere legato all’adesione ad una realtà confederale. Questo si determinò (chissà se il presidente se lo ricorda) anche perché vi furono alcune realtà del mondo associativo che chiesero di ridurre il numero delle sedi presenti a livello nazionale  da 40 a 20 ed il numero delle imprese rappresentate in ogni sede .  A noi non andava bene anche perché  riteniamo che la rappresentanza sia un valore serio e selettivo che vada dimostrato e non creato su carta. Purtuttavia non ci opponemmo. Se si vuole riaprire il ragionamento noi siamo favorevoli  ad introdurre il metodo già utilizzato per le Camere di Commercio. Quindi integriamo il requisito del Cnel, anche con la presenza  nelle Camere di Commercio. Le federazioni che non sono  presenti nel 50% della Camere, direttamente o in quanto parte di  un sistema  confederale, non avranno riconosciuta alcuna rappresentatività. Delle due l’una stabiliamo dei requisiti certi e significativi di presenza sul  territorio di vere associazioni e non di uffici o manteniamo la strada dell’appartenenza a confederazioni rappresentative. Sono certo che una Confederazione così rappresentativa nell’autotrasporto non avrà problemi.

 

INDIVIDUATO IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE FAI


Posso annunciare che proporrò agli organismi deliberanti, come previsto dallo Statuto, la nomina del nuovo segretario Generale della Fai. La scelta è stata definita d’intesa con il segretario Generale di Conftrasporto Pasquale Russo che proseguirà a svolgere le mansioni fino ad oggi portate avanti con grande professionalità sollevandolo dall’incombenza della gestione diretta della Federazione. Russo potrà dedicarsi a sviluppare i rapporti legati al potenziamento della rappresentanza della Conftrasporto che sempre più sta divenendo il punto di riferimento dei mondo del trasporto e della logistica e dei settori che fanno capo all’unica realtà associativa di sistema esistente in Italia. Ovviamente il tutto verrà riportato come da statuto agli organi deliberanti.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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