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19 Gen 2018

''Il punto'' di Paolo Uggè

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A cura del Presidente Conftrasporto Paolo Uggè.

 

l tentativo in atto portato avanti dal Governo austriaco che nasconde il vero obiettivo di reintrodurre un sistema di contingentamento per l’attraversamento del proprio territorio è stato contestato con decisione da parte di Conftrasporto. Naturalmente la reazione dei rappresentanti del governo austriaco e del Tirolo non si è fatta attendere ed è partita una valanga di dichiarazioni contro chi scrive. Quasi che la presa di posizione fosse frutto di una iniziativa personale. Il recente intervento del presidente di Anita, anch’egli preoccupato per le conseguenze che si scaricherebbero non solo sugli operatori del trasporto ma anche sul sistema produttivo, dimostra quanto l’argomento abbia una valenza importante per l’Italia.


Ovviamente Conftrasporto ha evidenziato alle forze politiche, presenti al Parlamento europeo, la necessità di una iniziativa a tutela del sistema paese. Conftrasporto riporta sul sito integralmente le interrogazioni dei  parlamentari del Pd, Forza Italia e Lega che si sono interessati alla vicenda. Li ringraziamo per la prontezza dimostrata a tutela degli interessi dell’economia italiana.


Più volte ho avuto modo di sottolineare quanto nella prossima tornata elettorale, soprattutto da parte dei nostri operatori sia indispensabile compiere lo sforzo di recarsi alle urne e scegliere quelle forze politiche che hanno dato prova di aver compreso quanto i trasporti e la logistica siano decisivi per l’economia di un Paese. Al di là delle proprie convinzioni ciò che è indispensabile è non rafforzare chi propugna la decrescita felice nella quale il trasporto, in particolare quello su strada, viene penalizzato. Una scelta che ovviamente rispettiamo ma che non condividiamo, soprattutto perchè la riteniamo dannosa per il Paese. Non è un caso, penso, che i parlamentari del Movimento 5 stelle non abbiano assunto alcuna posizione in merito a questa delicatissima vicenda del corridoio ai confini con l’Austria. Riteniamo indispensabile che le forze politiche abbiano la consapevolezza di quello che le proprie scelte producano. Le dichiarazioni fumose che non entrano nel merito rischiano danneggiano il paese e gli operatori. Per questo riteniamo sia preoccupante, per i nostri operatori, la politica che sui trasporti il movimento 5 stelle propone.


La politica deve essere sintesi di proposte per il bene dei nostri concittadini. Sono inutili e stucchevoli e le aborriamo quelle polemiche inutili e per nulla producenti sia che riguardino come possa votare una nota cantante che furoreggiava negli anni 70 o disquisiscano su affermazioni certamente criticabili. I momenti che viviamo necessitano di una classe politica che conosca i meccanismi e sappia proporre interventi che cerchino di dare risposte ai problemi di chi intraprende e dei cittadini.


Per fornire un proprio contributo di idee Conftrasporto ha elaborato ed inoltrato un documento propositivo sulla politica dei trasporti che presenti delle ipotesi di sistema. Uno dei principi ispiratori della nostra realtà è infatti far comprendere che non esistono pezzi di logistica relativi ad un solo settore ma un sistema che,  realizzandosi complessivo, dia risposte di insieme a problemi complessi.


Tornando alla questione del Brennero voglio ricordare che la nostra posizione ovviamente non critica quello che è il frutto di una scelta europea di applicare un sovrapprezzo sui transiti per trovare le risorse adeguate a realizzare il traforo. Ricordo che la medesima scelta venne effettuata quando si intervenne per realizzare il tunnel del monte Bianco. Ciò che non è accettabile, in quanto contrasta con i principi europei sulla libera circolazione delle persone e delle merci, è pensare a forme di contingentamento già utilizzate nel passato e bocciate sonoramente dalle Autorità comunitarie. E, chi scrive, ne è  stato testimone.

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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