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23 Feb 2018

Per Dhl nuovo polo hi-tech a Bruxelles e investimenti in Italia

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Previsti per il nostro Paese 350 milioni di euro di investimenti in 5 anni.

 

L'ora di punta è tra le otto di sera e mezzanotte. In questo breve lasso di tempo si concentra la maggior parte delle operazioni che ogni giorno (24 ore su 24) consentono lo smistamento e la spedizione di 42mila pacchi, attraverso 42 voli e oltre 350 movimenti su strada, nel nuovo “super-hub” Dhl Express di Bruxelles. Le merci arrivano da tutto il mondo e – dopo nemmeno due ore dal momento in cui vengono portate fuori dal camion o dall’aereo con cui sono arrivate fino all’attimo in cui risalgono su un altro mezzo – sono pronte per partire verso la meta finale.

La nuova struttura logistica del corriere espresso Dhl (che fa capo a Deutsche Post) è la terza per dimensioni in Europa e la quinta nel mondo del gruppo tedesco – ma è la più avanzata dal punto di vista tecnologico, sia per quanto riguarda l’automazione delle operazioni, sia sotto il profilo della sicurezza e dei controlli.

 

Inaugurato ufficialmente ieri nella capitale belga, dopo alcuni mesi di rodaggio e implementazione, l’hub ha richiesto 140 milioni di investimenti e avrà un impatto importante sui traffici di Dhl in tutta Europa, Italia compresa. Non solo per le dimensioni (90.300 mq di superficie su cui lavorano 1.200 persone), ma anche perché il modernissimo sistema automatizzato consentirà di accelerare, oltre che aumentare di numero, le operazioni, mantenendo inalterata la qualità del servizio, come assicura il ceo di Dhl Express, Ken Allen. Il tutto a vantaggio di un comparto, quello della logistica e delle spedizioni espresso, che gode di ottima salute.

 

«Il business tradizionale è tornato – spiega Allen – e inoltre l’ecommerce sta rivoluzionando il mercato, creando nuove esigenze e aumentando le richieste. Oggi questo segmento vale tra il 20 e il 25% del nostro fatturato (10,9 miliardi di euro al terzo trimestre 2017, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2016, ndr), ma è quello che cresce con maggiore rapidità». Non a caso Amazon è uno dei principali «clienti e partner» di Dhl Express, il cui obiettivo è consolidarsi come leader globale nelle consegne espresso. Attualmente il gruppo tedesco, che con un network internazionale di 100mila dipendenti in 220 Paesi serve 2,5 milioni di clienti, detiene il 38% del mercato mondiale delle consegne espresso “Time Definite” (ovvero in un tempo definito), seguito dalle statunitensi FedEx (24%) e Ups (22%, dati 2017 Market Intelligence).

 

Proprio per dare risposta a un mercato in continua espansione, ma anche alle crescenti esigenze di internazionalizzazione delle imprese manifatturiere, Dhl Express ha deciso di raddoppiare, ricostruendolo da zero, il vecchio hub di Bruxelles che, insieme con Lipsia (il più grande al mondo) e East Midland (in UK) è il centro nevralgico delle attività in Europa da e verso il resto del mondo.

 

Ma grandi investimenti sono diretti anche in Italia, spiega il ceo per l’Europa, John Pearson: «Si tratta di uno dei nostri principali mercati – osserva – grazie soprattutto al settore dell’automotive e alle tante piccole e medie aziende di eccellenza, in particolare nel food e nel fashion, che hanno nelle esportazioni il loro motore di sviluppo. L’Italia cresce ormai da anni a doppia cifra e un ulteriore impulso sta arrivando dall’ecommerce».

 

Il piano di espansione nel nostro Paese (dove Dhl ha 4.300 dipendenti in 79 sedi e serve ogni giorno 40mila clienti) prevede circa 350 milioni di euro di investimenti in 5 anni, rivolti in particolare al rafforzamento di Milano Malpensa (90 milioni), Venezia (34 milioni), Napoli (10 milioni) e Roma Fiumicino. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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