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26 Feb 2018

Misurare per migliorare: Niinivirta sposa la filosofia GreenRouter

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Strategia per uno sviluppo sempre più sostenibile del proprio business.

 

Adottare soluzioni “green” non è più abbastanza. E’ fondamentale misurarne l’impatto ed anche prevederne gli effetti nel tempo. Per questo Niinivirta, azienda di spedizioni da sempre sensibile al tema della sostenibilità e tra le prime realtà italiane ad effettuare trasporti in aree urbane utilizzando camion a trazione completamente elettrica, ha scelto di adottare GreenRouter. La piattaforma web consente, infatti, alle aziende di misurare la propria “carbon footprint” (impronta di carbonio, parametro utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un’attività ed espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente, CO2e) lungo tutta la supply chain, dal magazzino al punto vendita, passando per tutte le fasi del trasporto e della distribuzione. “La nostra sfida più grande nei prossimi anni è adottare un concetto che sembra astratto: lo sviluppo sostenibile”, spiega Paolo Ferraresi, amministratore delegato di Niinivirta. Da oltre trent’anni l’azienda di Tribiano, in provincia di Milano, offre soluzioni competitive per il trasporto e la distribuzione della merce lungo la tratta che collega l’Italia con i Paesi Scandinavi. “Adottare pratiche che, prese singolarmente, contribuiscono all’obiettivo di contenere i consumi e ridurre le emissioni della nostra attività è un passo fondamentale. Tuttavia, ci rendiamo conto che di per sé non è sufficiente. – continua Ferraresi. -Dobbiamo e vogliamo fare molto di più. Solo una visione strategica di più ampio respiro, costruita su dati certi e misurabili, può permetterci di ottenere una vera sostenibilità”. In questo senso è dunque nato il progetto con GreenRouter, che ha già portato alla mappatura dell’impatto climatico del trasporti internazionali di Niinivirta dall’Italia verso Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia e ritorno. Alla luce dei buoni risultati raggiunti fin qui, molto presto inizierà quindi una seconda fase del progetto, che porterà alla mappatura della distribuzione sull’intero territorio italiano. “Con GreenRouter ci aspettiamo di avere davvero il controllo della nostra supply chain, individuando i punti più critici dal punto di vista dell’impatto climatico e sviluppando strategie mirate di lungo periodo”, dice convinto Ferraresi.

 

Elementi costitutivi del sistema GreenRouter sono algoritmi proprietari certificati per il calcolo dell’impatto climatico ed un database interno che comprende attualmente circa 540 aeroporti, 1.510 porti e 300 terminal intermodali e tutte le relative distanze. Database che è in continua espansione, come racconta Andrea Fossa, cofondatore della start-up innovativa digitale nata appena nel 2016. “Il risultato è un prodotto molto sofisticato: la modellizzazione delle diverse supply chain in un grafico “archi e nodi”, consente di focalizzare l’attenzione al livello della singola spedizione”. Ed è proprio questo che ha convinto Niinivirta. “GreenRouter è molto di più di uno “semplice” strumento di misurazione e calcolo, - indica Fossa. – E’ un web tool costruito attraverso cui però ottenere risultati decisamente approfonditi e personalizzati”.

Con GreenRouter è possibile avere sotto controllo i valori relativi alle emissioni di CO2e e di PMx (particolato carbonioso), attribuendone l’impatto ai singoli step della logistica aziendale. Il tutto avviene in armonia con quanto già eventualmente portato avanti dall’azienda seguendo la linea tracciata dal protocollo GHG (GreenHouseGases, cioè gas ad effetto serra). Sviluppato dal World Resources Institute (WRI) e World Business Council on Sustainable Development (WBCSD) e sostenuto da più di cinquanta imprese, fondazioni ed organizzazioni governative e non, il GHG Protocol è stato scelto come standard globale di riferimento dalle principali imprese nel mondo per misurare, gestire e presentare le proprie emissioni. “GreenRouter agisce in linea con il protocollo GHG, ma nasce con l’idea di mettere a disposizione delle aziende qualcosa in più, - sottolinea Andrea Fossa. - La visione è fare della misurazione dell’impatto climatico all’interno della supply chain una pratica largamente diffusa e consolidata nelle imprese di ogni dimensione, che sono entrambe direttamente coinvolte nell’abbattimento delle emissioni nocive, al fine di migliorare il sistema nel suo complesso. Il “plus” della nostra piattaforma, - continua Fossa, - è che non si limita a presentare uno scenario che descrive il “qui” ed “ora”. Grazie ad avanzati modelli di simulazione, GreenRouter aiuta infatti a calcolare l’impatto delle azioni utili a ridurre concretamente le emissioni. Definendo scenari di medio-lungo termine, permette quindi di prendere decisioni consapevoli e mirate”.

 

Utilizzando la piattaforma è inoltre possibile stimare rischi e costi legati al prezzo del carbonio ed alla sua fiscalizzazione ed anche personalizzare e formalizzare la propria reportistica EN 16258 (metodologia standard, a livello internazionale, per calcolare e dichiarare i consumi energetici e le emissioni GHG sviluppate da un’azienda durante il trasporto). L’esperienza su GreenRouter offre infine la possibilità di fruire di output quantitativi nella realizzazione di report CSR (Corporate Social Responsability, responsabilità sociale d’impresa)/ESG (Environment, Social and Governance, ambiente, sociale e governance), nonché nella comunicazione di casi reali ed iniziative specifiche.

 

 

www.niinivirta.it 

www.greenrouter.it 

 

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