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20 Apr 2018

Caos trasporto merci a Venezia: l'appello di Confartigianato al Comune

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Servizio vitale per la città, necessario risolvere i problemi.

 

Caos traffico acqueo. Si studiano soluzioni e si avanzano ipotesi. Adesso è la volta dei trasportatori. Nei giorni scorsi in Comune riunioni tecniche con funzionari della Mobilità, vigili, qualche audizione con i rappresentanti delle varie categorie. Nel mirino il caos Canal Grande, il moto ondoso, l’eccessiva concentrazione di mezzi in alcune aree del Canal Grande. Si parla di un riordino del traffico turistico e di una riorganizzazione del traffico merci. «Va bene che si cominci a parlare di nuovo del trasporto merci come vitale per la città, già questo è un ottimo punto di partenza», commentano Massimiliano Brusato ed Emiliano Ghira, presidente e vicepresidente del settore trasporto merci della Confartigianato Venezia.

 

Un nuovo Piano del Traffico, come quello che il Comune sta provando a varare, dovrà fare i conti con le nuove dimensioni di traffico e con le necessità della città. «Capire che rifornire Venezia oggi è un'attività completamente differente da qualche anno fa», continuano Brusato e Ghira, «è un buon punto di partenza per intervenire in modo serio sul trasporto merci, dando finalmente una scala delle priorità». In tutti i piani le priorità parlano appunto di rifornimento delle merci e di trasporto pubblico». Ma negli ultimi anni la situazione è cambiata.

 

«Da anni denunciamo inascoltati il problema del traffico acqueo a Venezia», dicono ancora i due dirigenti del settore, «i nostri operatori si ingegnano ogni giorno per far fronte a tutta una serie di problemi evidentemente non colti da chi deve governare la città: rive fatiscenti, mancanza di approdi, intasamento dei canali, approdi di carico/scarico la cui destinazione viene cambiata senza alcuna valutazione delle conseguenze». «Togliere una riva di carico/scarico dalla disponibilità dei trasportatori ha una serie di ripercussioni pazzesche, soprattutto in un'area come quella di Rialto che è nevralgica per la città».

 

Infine, un messaggio chiaro al Comune. «Non siamo mai stati convocati ufficialmente», concludono i trasportatori, «e ci piacerebbe spiegare all’amministrazione problemi e ricette abbastanza facili. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: LA NUOVA DI VENEZIA E MESTRE

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