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17 Mag 2018

Come cambia il trasporto merci con la sharing economy

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Novità nel settore autotrasporto per il prossimo decennio.

 

In Italia è ancora il trasporto merci su gomma a permettere la distribuzione su tutto il territorio nazionale. E questo è diventato ancora più vero con la crescita dell’eCommerce. Autotrasportatori, camionisti, ma anche corrieri, solcano continuamente le nostre strade, per far giungere a destinazione cibi, abbigliamento, mobili, prodotti elettronici.

 

La notizia rassicurante è che nei primi tre mesi del 2018 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono calate di circa 200mila tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2017. Una diminuzione percentuale corrispondente quasi all’1%, secondo i dati del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del ministero dello Sviluppo Economico.

 

Sebbene secondo le direttive europee entro il 2030  il 30% delle merci dovrà viaggiare su rotaia, l’Italia , anche a causa della sua conformazione geografica e della presenza delle isole, continua a preferire il trasporto merci su gomma. In particolare in Sicilia il segmento dei mezzi pesanti, ha registrato un incremento del 18% a giugno e del 17,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

 

La logistica in Italia

 

Stando al report “Analisi e previsioni per il trasporto merci in Italia” di Confcommercio, poi, l’evoluzione del traffico merci in Italia oggi è coerente con le dinamiche del PIL e dell’attività manifatturiera. “Dal 2015 si manifestano segnali inequivocabili di ripresa del traffico merci, seppure su livelli molto distanti”. E anche le previsioni per il 2018 indicano un consolidarsi della ripresa della mobilità delle merci in accordo con la ripresa dell’attività economica. In pratica, per fare più PIL c’è bisogno di un migliore traffico di merci, ma in qualche misura c’è anche bisogno di maggiore traffico di merci.

 

Rispetto alle modalità del trasporto merci su gomma, l’analisi chiarisce anche che da un lato è il mare ad alimentare la gomma, dall’altro accade l’opposto ed è la gomma che contro-alimenta il mare. Sono proprio queste le nuove sfidanti questioni del sistema dei trasporti italiano. Una lettura più dinamica e olistica del mondo dei trasporti consente di cogliere chiavi interpretative che superano alcuni luoghi comuni, smentendo la sensazione diffusa sul segmento del trasporto merci su gomma come un universo caotico e squilibrato, consentendo di apprezzarne invece la capacità di assorbire le quote crescenti di traffico che sono alimentate dal ritorno alla crescita, sia dell’Italia, sia del resto delle economie europee e in alcuni casi la capacità innovativa.

 

La sharing economy applicata al trasporto merci

 

In particolare la sharing e l’on demand economy sono destinate a rivoluzionare sempre di più il settore della logistica. Parliamo nello specifico di quell’ecosistema costruito sulla base della condivisione di risorse umane, fisiche e intellettuali, abilitato attraverso latecnologia, in grado di unire la produzione, il commercio e il consumo di beni e servizi.

 

Un esempio che tutti conoscono è UBER con il suo UBER Freight negli Stati Uniti: l’app offre termini di pagamento di sette giorni per i conducenti e consente di svolgere un carico completo utilizzando il servizio, mentre più clienti condividono l’uso dello spazio nel camion. È un’idea semplice supportata dalla tecnologia che aumenta la capacità di trasporto, in quanto è meno probabile che i veicoli viaggino parzialmente vuoti. Il beneficio risultante è per tutti: per i conducenti, per l’ambiente  (perché in teoria viene utilizzato meno carburante) e per i clienti, per i quali i costi di trasporto si abbattono.

 

Il futuro della logistica

 

Anche in Italia esistono servizi che permettono di effettuare il trasporto di merci di qualsiasi genere su gomma, grazie alla sharing economy: se, ad esempio, stai cercando un preventivo per trasporto moto, o un modo per effettuare il trasloco di un pianoforte, troverai facilmente soluzioni logistiche simili, più efficienti, più economiche e più sostenibili.

 

Questo tipo di economia condivisa su vasta scala è possibile soprattutto grazie alla rivoluzione delle interfacce dei software, che consentono l’abbinamento di driver, percorsi e clienti.

 

Se secondo alcune previsioni l’eCommerce potrebbe vedere un ulteriore 20% di incremento a livello mondiale entro il prossimo decennio: trasporto e consegne diventano sempre più indispensabili. I consumatori, infatti, sono ormai abituati a consegne sempre più rapide e quasi istantanee, per questo, non tanto i marketplace, quanto i piccoli reseller dovranno trovare modi nuovi e sempre più economicamente vantaggiosi per il delivery. Proprio in questo contesto si collocano soluzioni basate sulla sharing economy.

 

I fornitori di servizi di logistica dovranno essere pronti a questo cambiamento, seguendo i trend delle preferenze dei consumatori, perché l’industria logistica globale di domani è destinata ad essere piuttosto diversa da quella di oggi.

 

 

Fonte: NINJA MARKETING

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