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19 Giu 2018

Incontro con i parlamentari sulle infrastrutture piemontesi

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Tra i documenti anche una lettera al ministro per le Infrastrutture.

 

La situazione delle infrastrutture piemontesi, con particolare riguardo a Torino-Lione, Asti-Cuneo e concessioni autostradali, è stata l’argomento dell’incontro che si è svolto il 18 giugno nel palazzo della Regione tra il presidente Sergio Chiamparino, gli assessori Francesco Balocco e Alberto Valmaggia e i parlamentari piemontesi, ai quali è stato consegnato un dossier contenente una nota riassuntiva sulle opere avviate. Tra i documenti anche una lettera al ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, in cui si sottolinea "l'importanza strategica per il territorio piemontese della revisione e del completamento dell'attuale rete autostradale", e due ordini del giorno a favore della realizzazione della Torino-Lione approvati recentemente dal Consiglio regionale.

 

All'incontro erano presenti i senatori Mauro Laus, Massimo Vittorio Berutti, Maria Rizzotti, Anna Rossomando e Maria Virginia Tiraboschi e i deputati Monica Ciaburro. Silvia Fregolent, Davide Gariglio, Carlo Giacometto, Chiara Gribaudo, Andrea Giorgis, Augusta Montaruli, Osvaldo Napoli, Roberto Rosso, Daniela Ruffino, Paolo Zangrillo e Claudia Porchietto.

 

Chiamparino ha aperto i lavori mettendo in chiaro che la Giunta regionale ritiene la Torino-Lione "un'opera decisiva, senza la quale il Piemonte rischia di essere messo ai margini di qualsiasi disegno di crescita logistica e di sviluppo. A rischiare molto è anche il resto del Nord-Ovest, perché una piattaforma logistica alimentata solo sull'asse Nord-Sud rischia di essere monca". Ha poi insistito sul tema "del valore del collegamento di base per il trasporto delle persone, perché in termini energetici e ambientali spostare anche il traffico delle persone su un treno può essere un investimento importante. Fermare la Tav è un’idea sciagurata non solo per il Piemonte, ma per l’intero Paese. Sulla tratta internazionale non serve nessun referendum, c’è solo bisogno di andare avanti”.

 

Fra gli altri temi sollevati dal presidente della Regione, le criticità riguardanti l’Asti-Cuneo, la Masserano-Ghemme, la statale 34 del Lago Maggiore e il Terzo Valico, che sono state oggetto di una lettera inviata nei giorni scorsi al ministro Toninelli.

 

In merito all’annunciata assenza dei parlamentari di M5S e Lega, Chiamparino ha puntualizzato che "l'esempio che arriva dal Governo non è di rispetto istituzionale. Lo spirito dell’incontro era presentare a inizio legislatura un quadro dello stato dell'arte delle infrastrutture piemontesi. Evidentemente questo non è stato capito dai partiti che hanno deciso di non partecipare. Aver partecipato non è certo un problema, come hanno dimostrato con rispetto istituzionale i parlamentari presenti. Poi ogni deputato e senatore ovviamente si muoverà secondo il suo partito. Non è certo il presidente della Regione che indirizza i movimenti parlamentari".

 

Botta e risposta con il ministro Torinelli
Finita la riunione, il ministro Toninelli, ha dichiarato che "non abbiamo affatto mancato di rispetto istituzionale al presidente Chiamparino. Lo spazio per l'interlocuzione con lui è stato e sarà sempre aperto. Sa bene che il mio ministero sta lavorando alacremente per una project review di certe importanti opere della sua regione. E quando sarà il momento saremo noi a convocare un tavolo istituzionale con tutte le parti in causa. Il Governo è cambiato: forse il presidente ha difficoltà a farsene una ragione".
Pronta la risposta di Chiamparino: “Ringrazio il ministro Toninelli per la disponibilità. Fa molto piacere sapere che le porte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti siano sempre aperte, ma preferirei avere un'indicazione precisa dell'ora e del giorno, in modo da prenotare per tempo il treno. Per quanto riguarda le project reviews di certe importanti opere della nostra regione, se non sono già preordinate e se si vogliono davvero acquisire tutti i punti di vista, sarebbe opportuno essere consultati prima della loro messa a punto, magari assieme a esponenti del mondo economico piemontese, pienamente consapevole del recente cambio di Governo".

 

 

Fonte: REGIONE PIEMONTE

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