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23 Lug 2018

Caloni Trasporti, 80 anni in Brianza all’insegna dell’Arte in movimento

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Nicola Caloni, amministratore delegato dell’azienda e dall’anno scorso presidente di Confimi Industria Monza e Brianza.

 

Nel 2017 sono state 645mila le spedizioni effettuate, 7 milioni e mezzo i colli portati in giro in Italia e nel Vecchio Continente con 58 destinazioni estere coperte. Caloni Trasporti, che ha 13 filiali dirette, più di 60 centri di distribuzione e un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro, è coinvolta in numerose attività. Che vanno ben al di là dell’aspetto industriale. Dall’arte allo sport, dal sociale alle associazioni, l’azienda di Seregno è un caleidoscopio di interessi.

 

A sintetizzare la filosofia che accompagna le scelte della Caloni Trasporti è lo slogan “Arte in movimento”, ben visibile nell’home page dell’appena rinnovato portale della società. Anche per questo non può smettere di guardare avanti. “Stiamo cercando nuovi sviluppi di mercato – annuncia ad MBNews Nicola Caloni, amministratore delegato dell’azienda e dall’anno scorso presidente di Confimi Industria Monza e Brianza (nella foto in basso con il Consiglio) – l’Ungheria è il primo passo di un percorso che ci porterà ad affrontare sempre nuove sfide oltre confine”.

 

Nel 1939 scoppiava la Seconda Guerra Mondiale, una tragedia che ha portato morte e distruzione. Ma quell’anno, in mezzo ad un contesto internazionale così funesto, in Italia la positività riusciva, comunque, a farsi spazio. E, così, vide la propria nascita Caloni Trasporti. L’azienda brianzola iniziò allora una storia che 80 anni dopo continua ancora. Ed, anzi, grazie all’esperienza e alla capacità di adattarsi all’evoluzione del mercato, mostra un’incredibile vitalità. Oggi la Caloni Trasporti, è guidata appunto da Nicola, esponente della terza generazione della famiglia da sempre a capo dell’azienda di logistica. Con lui al timone, la società, specializzata nel trasporto merci su strada in ambito nazionale ed europeo, registra numeri in crescita.

 

Caloni Trasporti ha raggiunto gli 80 anni ed è un’azienda solida, giunta ormai alla terza generazione. Che significato ha un compleanno così rotondo ed importante?

 

E’ il risultato della capacità di adattarsi all’evolversi del mercato. Avere radici profonde è fondamentale, ma non bisogna mai smettere di pianificare il futuro, ragionando su strategie che mettano in discussione quanto di buono fatto fino ad un dato momento. I modelli di business non sono eterni: il mondo cambia di continuo ed è necessario adattare costantemente mentalità e modalità in funzione delle esigenze del mercato. Con un po’ di audacia e un po’ di fortuna abbiamo dimostrato di saperlo fare in questi 80 anni di attività.

 

Oggi siete un’azienda attiva su più fronti. Dal punto di vista strategico, vi state avvicinando sempre di più all’Ungheria. Che valore ha questa attenzione ad un paese dell’Est Europa?

 

E’ una ulteriore dimostrazione di saper “guardare avanti” e cercare nuovi sviluppi di mercato. Uscire dai propri confini, dalle proprie abitudini, significa abbandonare le proprie certezze, le proprie sicurezze per crescere, rafforzarsi ed ampliare i propri orizzonti. Le difficoltà non sono solo oggettive e tecniche. Il primo passo da compiere è psicologico: è necessario avere il coraggio di affrontare un territorio che non ci è familiare, portando il proprio know how, con la consapevolezza di doverlo adattare alle specificità di un nuovo contesto. Impegnativo, certo, ma anche molto stimolante. L’Ungheria è il primo passo di un percorso che ci porterà ad affrontare sempre nuove sfide oltre confine.

 

Creare valore sul territorio passa anche attraverso la capacità di fare gruppo e l’attenzione al sociale. Come nasce e si concretizza il vostro legame con la cooperativa Novo Millennio e Cancro Primo Aiuto?

 

Nasce spontaneamente. Da sempre attenti a valorizzare la persona, che è il vero valore di qualsiasi attività, siamo usciti dal contesto interno aziendale per dialogare con il territorio. Novo Millennio ha un bellissimo progetto di inserimento nel mondo del lavoro di persone validissime, che hanno alcune fragilità. Abbiamo integrato nelle nostre aziende queste persone, traendone ottimi benefici. Siamo molto contenti di contribuire a questa “missione”.

 

Cancro Primo Aiuto è una realtà ormai affermata in tutta la Lombardia e in parte del Nord Italia. E’ una associazione seria ed efficace e far parte di questo gruppo ci rende orgogliosi. La salute è fondamentale, forse l’aspetto più importante della vita. Essere a contatto con questi temi aiuta ad affrontare meglio qualsiasi problema di tipo lavorativo.

 

Lo slogan che compare nell’home page del vostro rinnovato sito, “Arte in movimento”, testimonia il forte connubio di Caloni con il mondo della produzione creativa e della pittura, in particolare della testimonial Cinzia Pellin e dello street artist Pasti. Come si spiega?

 

L’arte rappresenta perfettamente il nostro modo di lavorare, il nostro stile. Saper fare, saper creare, mettere passione ogni giorno nel nostro lavoro sono gli elementi che ci distinguono sul mercato. Occupandoci di servizi, e non di prodotti, è difficile trasmettere tutto questo ad un interlocutore, soprattutto se non è ancora nostro cliente e quindi non ha avuto la possibilità di verificarci concretamente. E’ per questo che abbiamo cercato di esprimerlo per assonanza, dedicandoci all’arte che è la massima espressione dell’uomo. E’ un messaggio che sta funzionando benissimo: molti hanno capito cosa vogliamo rappresentare con questa forma comunicativa fuori dagli schemi classici.

 

Meno di un anno fa avete assunto direttamente forza lavoro in magazzino, in un ambito dove spesso ci si affida ad appalti delle cooperative. Come mai?

 

Le aziende sono fatte anche di conti economici: non bisogna mai dimenticarlo. Flessibilità, terziarizzazione e quant’altro sono state opzioni necessarie per la sopravvivenza. Questo nel breve-medio termine, ma, ragionando sul lungo termine, ci si rende conto che ogni azione ha un’inevitabile conseguenza. L’attaccamento all’azienda, la qualità, lo spirito di gruppo si affievoliscono inesorabilmente, se non garantisci sicurezza e stabilità ai tuoi collaboratori.

 

Noi pensiamo che sia arrivato il momento di tornare alle “vecchie” sane abitudini. Abbiamo deciso di assumere direttamente gli operai addetti ai nostri magazzini, come si faceva tanti anni fa. Ne abbiamo avuto un beneficio immediato in termini qualitativi e, leggendo bene i numeri, non abbiamo riscontrato costi aggiuntivi. Credo che presto altri competitor compiranno la stessa scelta.

 

Siete vicini anche al mondo dello sport come strumento di promozione sociale, soprattutto per i giovani. Quali squadre sponsorizzate e perché queste scelte?

 

Diamo il nostro supporto al mondo dello sport, in varie discipline: pallavolo con l’Olimpia Bergamo, calcio con il Biassono e U.S. Anconitana e il rugby con la Roccia Rubano. Sono realtà diverse tra loro, per dimensioni e obiettivi, ma il nostro impegno ha in fondo sempre lo stesso scopo: dimostrare vicinanza al territorio in cui proponiamo i nostri business, con particolare attenzione ai giovani. Diamo il nostro contributo alle realtà che condividono le nostre idee.

 

Più precisamente quelle che dimostrano di voler dare un supporto formativo ai nostri giovani, senza eccedere in pur legittime ambizioni agonistiche. Dobbiamo prima formare uomini inseriti serenamente nella società civile, poi atleti. Lo sport è utilissimo perché insegna impegno,  giocosità, disciplina, spirito di gruppo.

 

Quest’anno siete tra i candidati nella categoria Welfare aziendale dei BtoB Awards, il premio dedicato all’imprenditoria di Monza e della Brianza. Cosa significa questa opportunità per voi?

 

E’ la dimostrazione tangibile che il nostro impegno inizia a dare risultati concreti. Per fare impresa non si possono considerare solo i freddi numeri di bilancio. L’attenzione ai nostri collaboratori, al nostro gruppo coeso, è la forza e il motore che ci fa andare avanti con successo. Inserire il concetto di welfare in azienda, non è facile. Ma un passo alla volta si può fare, se ci si crede. Essere stati selezionati come candidati in questo prestigioso premio è motivo di grande orgoglio.

 

Alla luce di una storia lunga ormai 80 anni, come immagina i prossimi 10 di Caloni Trasporti?

 

Li immagino come se fossero i primi 10. Se si vuole guardare lontano, bisogna sempre essere disposti a cominciare da zero, senza dimenticare da dove si arriva. Mai sentirsi “arrivati” e appagati,  sarebbe un errore fatale.

 

 

 

Fonte: MBNEWS

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