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23 Lug 2018

Il ministero: ''Nessun declassamento della Cuneo-Asti''

CUNEO_ASTI

 

Nota diffusa da Roma dopo l’allarme lanciato dal presidente della Provincia.

 

È arrivata nel tardo pomeriggio di oggi (sabato 21 luglio) la nota, diffusa dall’agenzia Ansa, la smentita del ministero delle Infrastrutture e Trasporti sul «caso» Cuneo-Asti. «Sono privi di fondamento gli interventi sulla A33 Asti-Cuneo da parte del presidente della Provincia di Cuneo e di altri sindaci del territorio, allarmati da una presunta intenzione di questo ministero di ostacolare il completamento dell’opera. Smentiamo qualsiasi illazione circa il “declassamento” dell’opera e gli esiti di fantasiosi e irrealistici “controlli” effettuati presso il Mit».

 

«Se cancellazione dell’opera vi è stata - viene spiegato - essa ha riguardato il progetto originale del tunnel sotto la collina di Verduno e risale al 2016, annunciata peraltro in maniera irrituale attraverso una comunicazione di una struttura ministeriale a Confindustria Cuneo invece che al tavolo istituzionale di monitoraggio dell’opera».

 

«L’infrastruttura - conclude il ministero - è rimasta ferma per via della ridefinizione del progetto richiesta nella precedente legislatura; su questo il ministero appoggia la soluzione migliore in termini di rapidità, efficienza e sostenibilità finanziaria, rispetto alla quale l’approvazione della Ue è un passaggio importante, ma preliminare. Si sta lavorando, senza alcuna minaccia di declassamento dell’opera, per la soluzione migliore. Diversamente dalle precedenti gestioni, il ministro Danilo Toninelli intende responsabilmente avere comunque la piena contezza delle problematiche».

 

IL VERTICE A CHERASCO

 

Nel frattempo, dopo l’allarme lanciato ieri dal presidente della Provincia Federico Borgna con i sindaci di Alba e Bra, Maurizio Marello e Bruna Sibille sul possibile declassamento della Cuneo-Asti, era stata indetta una mobilitazione generale di tutti i sindaci e dei rappresentanti delle organizzazioni produttive del territorio convocata per venerdì 27 luglio, alle 18, nel palazzo comunale di Cherasco. L’iniziativa è dei parlamentari di Langhe e Roero Alberto Cirio, eurodeputato, e Marco Perosino, senatore.

 

«Se le notizie che si sono diffuse nelle ultime ore fossero vere - avevano detto poche ore fa -, con la volontà del Governo di non presentare al Cipe l’accordo di cross-financing, sarebbe in discussione tutto il lavoro fatto fin qui tra Piemonte e Bruxelles per il completamento dell’A33 e, soprattutto, si rinvierebbe senza nessuna certezza la partenza dei lavori».

 

«IL TEMPO DELLE ATTESE È FINITO»

 

«Non vogliamo entrare nel merito di diatribe a carattere politico, ma ribadire con forza che il tempo delle attese per la viabilità della provincia di Cuneo è finito. Quanto di buono è stato fatto finora per superare l’impasse delle nostre numerose opere incompiute deve essere salvaguardato e proseguito, indipendentemente dal colore del Governo. Le gravi criticità di collegamento del nostro territorio riguardano l’intera comunità, imprese e cittadini, e necessitano di un impegno “super partes” da parte di tutte le forze politiche». Con queste parole Luca Crosetto, presidente del Patto per lo Sviluppo e al vertice di Confartigianato Imprese Cuneo, insieme agli altri rappresentanti delle Associazioni componenti il sodalizio - Tino Arosio (direttore Coldiretti), Enrico Allasia (presidente Confagricoltura), Luca Chiapella (presidente Confcommercio) e Mauro Gola (presidente Confindustria Cuneo) - hanno commentato la notizia.

 

A questo proposito, il Patto per lo Sviluppo inviterà ufficialmente a Cuneo il ministro Toninelli per una valutazione della situazione «ormai insostenibile» delle infrastrutture della Granda. «Quindi - aggiunge Crosetto - non soltanto il completamento della Cuneo-Asti, ma l’increscioso stop ai lavori del tunnel del Tenda, le difficoltà del colle della Maddalena, il ponte della tangenziale di Fossano».

 

«Anche se in queste ore – ha proseguito Crosetto - abbiamo avuto rassicurazioni dai parlamentari cuneesi sulla volontà di non bloccare ciò che è già stato fatto, ma semmai di accelerare ancor di più l’iter burocratico per l’avvio dei lavori di completamento dell’arteria autostradale, siamo fortemente preoccupati per il futuro della viabilità cuneese. In questi ultimi mesi le nostre imprese hanno dovuto affrontare percorsi sempre più difficoltosi, confrontandosi con un consistente peggioramento dei collegamenti viari anche internazionali. Il nostro è un territorio virtuoso, che nonostante i tanti impedimenti continua far registrare dati economici eccellenti rispetto al resto d’Italia. Non merita, dunque, di subire un’ennesima disattenzione».

 

 

 

Fonte: LA STAMPA - CUNEO

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