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14 Nov 2018

Tav, Chiamparino: se Governo dice no, pronti a farla noi con altre regioni

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Lavorare con le Regioni limitrofe per prenderne in carico la realizzazione.

 

Analisi dei costi benefici ok, ma abbiamo impegni internazionali comuni da rispettare. È questo il senso della dichiarazione della ministra dei Trasporti francese Elisabeth Borne.

 

«La Francia ha preso atto della decisione italiana di effettuare l'analisi costi/benefici, ma ho ribadito che il calendario e le decisioni da prendere dovranno essere coerenti con i vincoli dei nostri impegni internazionali
comuni, in particolare in termini di finanziamenti poiché l’Europa ha dichiarato di essere disposta ad aumentare la sua partecipazione al 50% rispetto al costo del progetto», ha detto Borne in risposta a un’interrogazione, nell’aula del Senato, a Loic Herve, senatore dell’Alta Savoia. «La Francia - ha sottolineato Herve - deve mostrare segnali concreti e rimanere il garante delle dinamiche del cantiere della Torino-Lione, sostenuto dall’Unione Europea».

 

Il Piemonte: se il governo dice no, la facciamo noi


Il dibattito sull’alta velocità ferroviaria tra Torino e Lione intanto prosegue in Italia. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, oltre a prefigurare un referendum popolare, lancia una sfida via Facebook: «Se malauguratamente il Governo dovesse bloccare la Tav, noi siamo pronti a lavorare con le Regioni limitrofe per prenderne in carico la realizzazione, ovviamente discutendo la quota dei 10milardi di fiscalità che ogni anno la Regione Piemonte trasferisce allo Stato». 
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi un ordine del giorno in tal senso, presentato da Forza Italia, primo firmatario il capogruppo Andrea Fluttero. Il documento è stato approvato con voto bipartisan, escluso il Movimento 5 Stelle

 

Appendino: contrapposizione piazze non è strada giusta


Il sindaco di Torino, Chiara Appendino invita al dialogo: «Manifestare è legittimo – ha detto – ma non credo che la contrapposizione delle piazze sia il modo giusto per affrontare il problema», riferendosi a una prossima manifestazione no Tav. Poi, parlando del suo ruolo, ha precisato: «Rispetto i sì Tav, ma parliamo nel merito e distinguiamo i piani: un sindaco deve lavorare per il bene della città; questa è una questione nazionale e internazionale».

 

Deputata Pd: analisi costi/benefici a esperto contrario a grandi opere


La deputata Pd Raffaella Paita propone la creazione di comitati “sì alle grandi opere” in risposta alle dichiarazioni del ministro Danilo Toninelli rilasciate al Corriere della Sera. «Abbiamo un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha come obiettivo quello di non realizzare le grandi opere. E anche l’analisi costi/benefici – prosegue Paita – è una enorme pagliacciata. Lo dimostra il fatto che sia stato chiamato a prepararla una figura di sicuro prestigio come il professor Ponti, ma le cui posizioni contro le principali infrastrutture nazionale sono notissime da tempo».

 

Sull’opportunità o meno dell’alta velocità è intervenuta anche Coldiretti. Il nuovo presidente Ettore Prandini ha sottolineato l’importanza di trasporti veloci per i prodotti deperibili made in Italy. «Il ragionamento sulla Tav va fatto partendo dal trasporto merci e non dai passeggeri». Proprio nei giorni scorsi ha preso il via il trasporto merci sulla linea ad alta velocità

 

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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