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02/08/2018

Se il fattorino vien di notte: l'ultima frontiera delle consegne a domicilio

Facta lex inventa fraus: fatta la legge trovato l'inganno, diceva un vecchio proverbio latino. Una frase che, tirando in ballo i rider, potrebbe tradursi in “fatto il contratto per tutelarli, trovato un nuovo nodo di discussione”. E già, perché alle vicissitudini occupazionali dei fattorini, si aggiunge una nuova questione che sicuramente farà discutere: il lavoro notturno. L'ultima deriva delle consegne a domicilio sembra proprio questa infatti, il desiderio di cibo ad orari improbabili, che Deliveroo ha deciso di 'accontentare', inizialmente nella zona di Milano, con i rider che adesso dovranno restare a disposizione anche fino a notte inoltrata, per quello che viene definito 'late delivery'. Come dire, neanche il tempo di sorseggiare lo champagne stappato per il nuovo contratto definito il 18 luglio scorso, che spunta la nuova fascia oraria, non contemplata nel suddetto rapporto di lavoro, così come l'eventuale pagamento degli straordinari. 

 

Come funzionerà il late delivery a Milano

 

La consegna di cibo a domicilio è un'abitudine che si sta diffondendo a macchia d'olio in Italia. Come sottolineato anche dai dati della Coldiretti, nel 2018 sono aumentate le persone che si servono di food delivery, spesso per poco tempo o poca voglia di cucinare, nonostante l'Italia sia un Paese conosciuto in tutto il mondo proprio per la sua cultura culinaria. Un fenomeno che riguarda soprattutto un target giovane, che adesso si arricchisce di un nuova 'richiesta': le consegne di notte. 

 

E' proprio per rispondere a questa nuova necessità dello spuntino notturno che Deliveroo ha deciso di lanciare a Milano il servizio 'late delivery'. A partire da agosto, sarà possibile ordinare e ricevere a domicilio sino a notte inoltrata. La 'late delivery' sarà disponibile all'interno di Marketplace+, il nuovo servizio di Deliveroo che consente ai ristoranti che effettuano consegne con i propri rider di essere presenti sua piattaforma, da 10 ristoranti cittadini. Lo annuncia la società. Il serviziocoprirà le principale zone del centro cittadino: Duomo, Brera, Moscova, Porta Venezia, Porta Vittoria, Porta Romana, Buonarroti, Porta Genova, Piazza 5 Giornate, Citta Studi, Washington e Sempione.

 

Deliveroo: “Un servizio aggiuntivo ai clienti"

 

L'intento dell'azienda specializzata in consegne a domicilio è proprio quello di venire incontro alla clientela, anche quella più esigente, pronta a tutto per soddisfare quel languorino notturno e quella 'voglia di qualcosa di buono' che spesso ci coglie quando il sole è tramontato già da un pezzo.

''Con questa estensione del servizio vogliamo dare un servizio aggiuntivo ulteriore ai nostri clienti consentendo loro di poter ordinare il loro cibo preferito dove e quando vogliono'' afferma Matteo Sarzana General Manager di Deliveroo Italy. ''Abbiamo registrato un crescente interesse dei nostri clienti verso le consegne anche a notte inoltrata e per questo motivo, in collaborazione con alcuni ristoranti aderenti a Markeplace+, abbiamo deciso di offrire loro la possibilità di poter ordinare anche in orari che ad oggi non erano coperti. Siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni per soddisfare le esigenze dei nostri clienti e questa novità va esattamente in questa direzione. Siamo certi che la consegna notturna sarà apprezzata dai nostri utenti e l'obiettivo è di poterla rendere disponibile presto anche in altre città dove siamo presenti''.

 

Consegne anche alle 5 del mattino

 

Come confermato da Deliveroo, i nuovi orari consentiranno agli utenti di poter ricevere a domicilio il proprio ordine sino alle durante i giorni feriali e sino alle 5 nel weekend. Un servizio che partirà dalla città di Milano, ma che nei prossimi mesi verrà esteso anche ad altre città italiane. Al momento, i primi ristoranti ad offrire il servizio di consegna notturno sono i seguenti: Chicago, Mister Pizza, Be Frites, PizzaLab, YougurtMe, Drinking, Pizzeria San Cristoforo, Il Golosone, Spaccanapoli e Pizzeria Aladino. “

 

Cosa dice il contratto

 

Il riconoscimento contrattuale per i fattorini che consegnano in bici, scooter o con altri mezzi, merci a domicilio, acquistate soprattutto online, è stato definito e articolato nel contratto nazionale di lavoro della logistica, trasporti merci e spedizioni. 

Una prima vittoria per i sindacati che stabiliva non soltanto il lavoro subordinato, ma anche altri fattori, come l'orario e le tutele. Secondo il testo del 18 luglio, l'orario di lavoro è flessibile e può essere sia full time che part time, con 39 ore settimanali distribuibili in massimo 6 giorni a settimana e con un minimo giornaliero di 2 ore e fino a un massimo di 8, con la possibilità di coniugare la distribuzione urbana delle merci con il lavoro in magazzino. Previsti a carico delle aziende i Dpi (Dispositivi di protezione individuale), come caschi e pettorine catarifrangenti. Infine è istituita la contrattazione di secondo livello.

 

Lavoro notturno, straordinari e tutele

 

Un contratto che ha eliminato gran parte delle situazioni ambigue e ben accolto dalle sigle sindacali. Ma c'è ancora molto da lavorare, come affermato la scorsa settimana dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio: “Siamo d'accordo su un aumento delle tutele, ma dobbiamo individuare lo strumento per garantirle”. Così, mentre il dibattito rimane alto tra chi vorrebbe un contratto ad hoc (la Cisal) e chi vorrebbe inquadrarli in contratti già esistenti (la Cgil), il nuovo servizio di Deliveroo lancia nel calderone un nuovo tema: quello delle consegne notturne. Nell'inquadramento contrattuale siglato il 18 luglio non si fa menzione né al lavoro notturno, né al pagamento di straordinari. Dall'altro lato, nel nuovo servizio di Deliveroo, non viene specificato se le consegne tra la mezzanotte e le 3 (o le 5) siano considerate 'straordinarie', e in caso, se siano retribuite come tali o a pari di chi consegna all'ora di pranzo o di cena. Di carne al fuoco ce n'era già tanta ma, per tirare ancora in ballo il latino, melius abundare quam deficere (meglio abbondare che scarseggiare).“

 

 

Fonte: TODAY