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21 Mar 2013
Dopo il rinvio da parte del Tar Lazio alla Corte Europea di Giustizia sul caso dei costi minimi di sicurezza per l'autotrasporto, la palla passa ora all'istituzione che ha sede a Lussemburgo. Ma quali provvedimenti concreti potrà prendere questa istituzione? Alcuni chiarimenti vengono forniti dall'avvocato Stefano Fadda dello studio legale Fadda, consulente per Assagenti, l'associazione di categoria che rappresenta gli agenti marittimi genovesi.
L'avvocato Fadda ha innanzitutto delineato quali sono nel dettaglio i tre quesiti che il Tar del Lazio ha sottoposto alla Corte di Giustizia. Il primo: "se la tutela della libertà di concorrenza , della libera circolazione delle imprese, della libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi ( di cui agli articoli 4 (3) TUE, 101 TFUE, 49 , 56 e 96 TFUE) sia compatibile, e in che misura, con disposizioni nazionali degli Stati membri dell'Unione prescrittive di costi minimi di esercizio nel settore dell'autotrasporto, implicanti fissazione eteronoma di un elemento costitutivo del corrispettivo del servizio e, quindi, del prezzo contrattuale".
Il secondo: "se, e a quali condizioni, limitazioni dei principi citati siano giustificabili in relazione a esigenze di salvaguardia dell'interesse pubblico alla sicurezza della circolazione stradale e se, in detta prospettiva funzionale, possa trovare collocazione la fissazione di costi minimi di esercizio secondo quanto previsto dalla disciplina di cui all'art. 83 bis del d.l. n. 112/2008 e successive modificazioni e integrazioni".
Il terzo: "se la determinazione dei costi minimi di esercizio, nell'ottica menzionata, possa poi essere rimessa ad accordi volontari delle categorie di operatori interessate e, in subordine, a organismi la cui composizione è caratterizzata da una forte presenza di soggetti rappresentativi degli operatori economici privati di settore, in assenza di criteri predeterminati a livello legislativo".
Rimane dunque da capire se la decisione della Corte Europea sarà vincolante per il Tar Lazio e se un'eventuale bocciatura di questa sistema di tariffazione dei servizi di autotrasporto decadrà automaticamente o se sarà necessario un pronunciamento anche da un organo giuridico italiano. "La pronuncia della Corte sarà vincolante per il Tar solo nei limiti di questi quesiti", spiega l'avvocato Fadda su questo punto. "L'ordinanza del Tar è infatti una pronuncia non definitiva e all'esito del procedimento incidentale davanti alla Corte di Giustizia il Tribunale Amministrativo dovrà esaminare ogni ulteriore aspetto della vertenza sottoposta alla sua attenzione, pronunciandosi tanto sulle questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 83 bis, quanto su quelle inerenti le deliberazioni assunte dall'Osservatorio. La partita è quindi ancora completamente aperta e il Tar, anche in caso di risposta negativa in sede europea, potrebbe ugualmente annullare le deliberazioni dell'Osservatorio, così come potrebbe rinviare gli atti alla Corte Costituzionale per un nuovo procedimento incidentale".
Ma un verdetto negativo della Corte Europea sui costi minimi potrebbe incidere anche sullo stesso articolo 83 bis, oppure si limiterebbe, come nel caso del ricorso al Tar Lazio, ai provvedimenti applicativi? "Premesso che le modalità in base a cui la Corte di Giustizia potrebbe pronunciarsi sono innumerevoli, e che pertanto è estremamente difficile ipotizzare il contenuto e i limiti di un'eventuale decisione di accoglimento, la pronuncia resa in sede comunitaria - che avrebbe ad oggetto il sistema dei costi minimi di cui all'articolo 83 bis, e non le relative disposizioni di attuazione - ha automaticamente effetto nell'ordinamento interno, cosicché l'intera normativa sui costi minimi ne sarebbe travolta, senza necessità di alcun ulteriore intervento del Tar. La successiva sentenza del Tar dichiarerebbe quindi esclusivamente la cessazione della materia del contendere, essendo venuti meno i presupposti per una diversa pronuncia, con conseguente annullamento di tutti i provvedimenti di attuazione intervenuti". Leggi tutta la notizia
Fonte: TE TRASPORTO EUROPA