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04 Giu 2013

Grazie agli innovati sistemi di controllo da remoto ABB si assicura una consistente quota del mercato delle gru STS

 

Nel 2012 il gruppo ha ricevuto tre ordini per 41 gru di tre terminal portuali

 

L'immissione sulle principali rotte marittime mondiali di portacontainer di grande capacità induce i pochi terminal portuali ora in grado di accogliere queste navi a dotarsi delle più recenti innovazioni tecnologiche per poter movimentare rapidamente grandi quantitativi di contenitori e impone agli altri porti che mirano ad essere scalati da queste portacontenitori di potenziare le proprie banchine attrezzandole con mezzi di movimentazione di ultima generazione.

Attualmente la portacontenitori di maggiore capacità della flotta mondiale è la CMA CGM Marco Polo, la prima della serie di nuove navi del gruppo armatoriale francese CMA CGM della capacità di 16.000 teu che è entrata in servizio alla fine dello scorso anno. Ma già dal prossimo mese il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk immetterà sulla rotta Asia-Europa la prima della propria serie di venti nuove portacontainer da 18.000 teu denominate “Triple-E” (Economy of scale, Energy efficiency, Environmetally improved), che verrà presa in consegna il 28 giugno. Le Triple-E, di 165.000 tonnellate di portata lorda, saranno lunghe 400 metri, larghe 49 metri ed alte 73 metri.

La necessità di potenziare le infrastrutture e le dotazioni portuali per servire queste mega-navi costituisce un mercato in rapida espansione che sta suscitando l'interesse dei produttori di gru portuali e di sistemi di controllo della movimentazione dei carichi. Tra questi il gruppo elvetico ABB, che ha recentemente ampliato la propria presenza in campo portuale acquisendo la società americana APS Technology Group che realizza soluzioni per il settore. Una delle nuove tecnologie sviluppate da ABB per questo mercato è quella del controllo da remoto delle gru portuali ship-to-shore, che ha l'obiettivo di aumentare la produttività e nel contempo di offrire ai gruisti un ambiente di lavoro più ergonomico e confortevole.

ABB ha spiegato che le nuove portacontainer Triple-E richiederanno da cinque a sette delle più alte gru STS mondiali per le attività di carico e scarico delle navi a piena capacità, gru che dovranno essere in grado di sollevare un container a 52 metri di altezza sopra la banchina e fino a 20 metri sotto la banchina, per un'altezza di sollevamento complessiva di 72 metri. Per un operatore seduto in una piccola cabina della gru, lontano dal suolo e lontano dai contenitori - ha rilevato il gruppo svizzero - risulta quasi impossibile nonché fisicamente impegnativo operare la gru con velocità e precisione. Il nuovo sistema sviluppato da ABB permette agli operatori di manovrare la gru a distanza da una sala di controllo appositamente progettata, che può essere situata in qualsiasi parte del terminal portuale, grazie alle ultime tecnologie di ABB nel campo dell'automazione applicate alle gru.

La prima gru STS manovrata con controllo da remoto sviluppato da ABB è entrata in funzione al Manzanillo International Terminal (MIT) di Panama nel dicembre 2010. Lo scorso anno ABB ha ricevuto tre ordini per la fornitura di sistemi di controllo da remoto delle gru per due terminal della nuova area portuale Maasvlakte 2 di Rotterdam e per il nuovo container terminal T3 di Jebel Ali a Dubai. Si tratta complessivamente di 41 gru con controllo da remoto la cui produzione inizierà il prossimo anno. Il gruppo ABB, che presenterà le soluzioni di automazione per i container terminal - incluse le gru con controllo da remoto - alla prossima fiera TOC Container Supply Chani Exhibition and Conference Europe che si terrà a Rotterdam dal 25 al 27 giugno prossimi, ha sottolineato che queste commesse rappresentano il 20% dell'intero mercato delle gru ship-to-shore nel 2012.

 

Fonte: INFORMARE

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