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06 Set 2013

Trasporto merci e logistica: i sindacati espongono le criticità del settore al Prefetto

 

Organizzazioni Imprenditoriali e Sindacali di riferimento della categoria autotrasporto sono state ricevute dal Prefetto di Macerata

 

Nella mattinata del 4 settembre scorso, le Organizzazioni Imprenditoriali e Sindacali di riferimento della categoria autotrasporto sono state ricevute dal Prefetto di Macerata per porre all’attenzione le problematiche del settore trasporto merci e logistica e segnalare rischi e criticità del comparto.

Le Organizzazioni hanno infatti ritenuto necessario e urgente sottoporre alla Prefettura e, successivamente, a tutte le Autorità della vigilanza e ispettive del nostro territorio, la difficile situazione in cui versa il settore in oggetto nel territorio provinciale.

Presenti all’incontro erano Giorgio Menichelli e Giovanni Ronconi per Confartigianato Trasporti, Giuliano Rocco e Riccardo Battisti per Fita Cna, Maurizio Amadori per Filt Cgil Marche,  e Daniela Rossi per Filt Cgil, e la Uil Trasporti con un proprio rappresentante.

“Nel trasporto delle merci e nella logistica la crisi economica e finanziaria – hanno affermato le organizzazioni nel corso dell’ incontro - ha prodotto, e sta producendo tuttora,  una pesante situazione nelle imprese e un drammatico peggioramento delle condizioni dei lavoratori. L’effetto di tutto questo e’ lo stillicidio di casse integrazioni, di mobilità e licenziamenti che stanno subendo i lavoratori, la chiusura di aziende e, nella migliore delle ipotesi, i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni. Si continua ad assistere ad una continua violazione delle leggi, delle norme nazionali ed europee. Si sta innescando sempre di più una situazione pericolosa, con una competizione che non e’ più basata sul rispetto delle regole ma piuttosto sulla loro violazione e di questo sono vittime sia i lavoratori che le imprese che vogliono stare sul mercato rispettando leggi e contratti”.

“A questo purtroppo – hanno sottolineato le organizzazioni - si aggiunge un pericoloso fenomeno che già da diversi anni sta imperversando nel settore dell’autotrasporto e  che si è accentuato negli ultimi anni, non solo a causa della crisi ma anche di una legislazione non sempre chiara ed efficace. Ci riferiamo, in particolare,  alle imprese nate surrettiziamente nei paesi  dell’Europa dell’Est (es. Romania, Bulgaria, Polonia, Lituana, Estonia ecc. ecc. ) che vengono ad operare in Italia svolgendo attività di trasporto domestico, applicando ai lavoratori contratti, contribuzione sociale e assicurativa di quei paesi in cui hanno sede legale e consentendo in tal modo di effettuare viaggi con ribassi di tariffe del 20% e oltre. In questo modo le imprese nazionali o quelle che intendono mantenere un rapporto corretto con i lavoratori retribuendoli secondo il ccnl e pagando la contribuzione previdenziale e assistenziale vigente nel nostro paese vengono messe fuori mercato. Molto spesso  - hanno spiegato - queste aziende hanno la loro sede operativa in Italia ma i loro mezzi hanno targhe straniere e utilizzano personale proveniente dai paesi d’origine dell’azienda stessa. Non rispettano le norme sul cabotaggio, come dovrebbero, e purtroppo, anche per la carenza di controlli, continuano imperterrite ad operare creando danni a tutto il settore. Nelle nostre province si stanno poi insediando imprese che hanno sedi operative in regioni vicine ma di fatto propongono tariffe con fortissimi ribassi in quanto utilizzano mezzi e personale provenienti dalla Bulgaria. Per questo chiediamo che i controlli vengano effettuati in maniera piu’ efficace, ed in particolar modo sulla committenza piu’ che sui singoli veicoli in strada”. 

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Fonte: VIVERE MACERATA

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