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09 Ott 2013

Il protocollo di Torino sulla distribuzione urbana delle merci va esteso alle altre città italiane

 

Un risultato positivo nato dal lavoro del Piano della logistica e della Consulta dei trasporti e della logistica

 

La mobilità urbana di persone e merci che subisce  i ritardi nella realizzazione di linee metropolitane e nella riorganizzazione della distribuzione urbana delle merci nelle nostre Città costa al nostro Paese, secondo l'allegato infrastrutture, tra i nove e i dieci miliardi di euro l'anno.

Grazie all'intenso lavoro che ha portato all'approvazione del Piano nazionale della logistica 2012-2020 da parte della Consulta dei trasporti e della logistica e soprattutto al protocollo concordato nel luglio del 2012 tra la Consulta presieduta da Giachino con le Città di Torino, Milano e Napoli si è arrivati alla firma del Patto della mobilità tra l'Amministrazione comunale di Torino e le associazioni trasportistiche della Città della Authority dei trasporti.

La improvvisa chiusura della Consulta dei trasporti e della logistica da parte del governo Monti non ha impedito al protocollo di continuare a produrre  i suoi effetti positivi.

Per la Consulta le quattro priorità per l'efficienza logistica del nostro Paese dopo che la legge 127/2010 aveva normato i tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci, erano (e sono) lo sportello unico doganale o dei controlli nei porti, la distribuzione urbana delle merci, la vendita franco destino e non franco fabbrica, la telematica come strumento di efficienza e sicurezza della mobilità.

Sulla distribuzione urbana delle merci il gruppo di lavoro della Consulta (Zavi, Luzzati, Sgandurra) sotto la guida di Giachino idearono il  protocollo della Consulta approvato tra la fine di luglio e l'agosto del 2012 dalle tre amministrazioni comunali virtuose di Torino, Napoli e Milano.

Nel settembre 2012 il protocollo, sciolta la Consulta, venne firmato dal Sottosegretario Improta e dalle tre Amministrazioni comunali.

Alla Citta' di Torino va il merito di aver lavorato al patto della mobilità firmato con le associazioni dei trasportatori e della logistica (Confetra, Fedit e Aicai).

Un protocollo che, a detta del consigliere del Ministro Lupi, Giachino, va ora esteso alle altre città italiane perché l'efficienza della mobilità e della distribuzione delle merci nelle aree urbane è un importante fattore competitivo.

Questa iniziativa cui già richiedono  di partecipare ora Roma, Bologna, Cagliari e Lucca, è la più grande operazione di efficientamento logistico in corso nel nostro Paese ed è stata originata  dai lavori del Piano nazionale della logistica del 2006(Urggé) e quello del 2010-2012 (Giachino)

 

Fonte: GIACHINO

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