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15 Ott 2013
La "business idea", il cui nome deriva appunto dai termini "REused PALlet NETwork", ha origine dall'esigenza di "riciclare" o meglio "riutilizzare" i pallet usati che le aziende manifatturiere ricevono con le materie prime e che, finito il proprio processo di produzione, vengono inutilmente smaltiti.
In pratica, si tratta di un magazzino virtuale condiviso, gestito da un complesso database informatico, in cui si incontrano domanda e offerta di tre principali tipologie di realtà imprenditoriali: aziende di recupero di pallet usato; aziende di trasporto e di logistica; aziende manifatturiere che movimentano pallet (che acquistano pallet per spedire le proprie merci o che ricevano pallet con le merci acquistate).
I vantaggi del progetto sono molteplici. In primis per l'uomo e l'ambiente, in quanto si riduce il materiale da smaltire e di conseguenza la deforestazione, e poi per le aziende di recupero pallet, che ottimizzano i propri costi e ricavi e moltiplicano le proprie opportunità di vendita. E se le aziende di trasporto possono avere più opportunità per far viaggiare carichi i propri automezzi, quelle manifatturiere, infine, possono ridurre i costi di smaltimento e risparmiano sugli acquisti.
La proposta, oltre a questi benefici economici, è anche doppiamente ecologica, dal momento che contribuisce ad evitare lo smaltimento e quindi l'inquinamento atmosferico o terrestre e salva molti alberi che diversamente verrebbero abbattuti per costruire pallet nuovi.
L'innovazione del progetto, che nasce dall'intuizione di Franco e Tiziano Petrigh, titolari dell'azienda Friul Pallet, e di un gruppo di giovani studenti friulani, è stata anche convalidata da un importante riconoscimento del premio "Start Cup", competizione tra idee imprenditoriali all'avanguardia promossa dall'Università degli Studi di Udine e dalla Fondazione Crup.
Fonte: GREEN BIZ