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30 Ott 2013
La discussa Ecotaxe francese, quella che sta per essere applicata a tutti i veicoli di trasporto merci superiori a 3.5 tonnellate transitanti sui 15.000 km di rete stradale in territorio transalpino, sarà gestita da Ecomouv', controllata al 70% da Autostrade per l'Italia: investimento da 650 milioni e ricavi stimati in 2,8 miliardi in 12 anni.
La discussa Ecotaxe francese, quella che sta per essere applicata a tutti i veicoli di trasporto merci superiori a 3.5 tonnellate transitanti sui 15.000 km di rete stradale nazionale non concessa in territorio transalpino (autostrade gratuite, strade nazionali), sarà un affare per l'Italia.
Mentre infatti Oltralpe maggioranza e opposizione litigano fortemente su un'imposta voluta dalla presidenza Sarkozy e che ora il governo di centrosinistra, nonostante le feroci proteste dei consumatori, fatica ad abolire, il gruppo Ecomouv', controllato al 70% da Autostrade per l'Italia, ha ottenuto l'installazione e la gestione dei dispositivi (del costo tra i 500mila e il milione di euro l'uno) per un investimento da 650 milioni di euro e ricavi stimati per 2,8 miliardi nei prossimi 12 anni, quelli previsti dall'accordo con lo Stato francese.
Accordo che ora a Parigi avrebbero voluto non onorare, viste le perplessità della stessa maggioranza sulle possibili ripercussioni negative sui consumi, ma che al momento il primo ministro Ayrault ha solo potuto rimandare: in caso di disdetta del contratto firmato con Ecomouv' nel 2011, la Francia dovrebbe infatti rimborsare la società presieduta da Daniele Meini (ex Autostrade per l'Italia) di circa 1 miliardo di euro, di cui 800 milioni da versare subito. Senza contare il fatto che rinuncerebbe così a 1,2 miliardi di introiti stimati all'anno, non irrilevanti per le casse dello Stato. Leggi tutta la notizia
Fonte: FIRST ONLINE