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24 Feb 2003
Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) dice no alla ratifica del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi e lo fa attraverso una lettera del presidente, Aldo Gatti, al Senato. Dopo l'assenso dato dalla Camera già alla fine di novembre, infatti, potrebbe essere imminente la ratifica da parte della commissione Affari Esteri. Secondo Gatti ratificare il disegno di legge vorrebbe dire "pregiudicare lo sviluppo del commercio estero italiano". "Quando si cominciò a elaborare la Convenzione delle Alpi - ha scritto il presidente di Confetra - il volume dei flussi commerciali tra i paesi europei era 1/3 rispetto a oggi; allora esistevano ancora le barriere doganali e il passaggio da uno Stato all'altro era impegnativo a prescindere dalle caratteristiche geografiche. Il Protocollo, fotografando quella realtà, fiss? dei principi oggi inaccettabili per il nostro Paese". E continua: "Dopo 15 anni le infrastrutture di allora, sostanzialmente invariate, stanno raggiungendo il limite di saturazione con già evidenti segni di intasamento e, secondo le stime della stessa UE, non saranno in grado di assorbire i maggiori volumi di traffico che si aggiungeranno fra pochi anni. Nello scenario europeo, con un'economia globalizzata che impone la massima mobilità dei beni e delle persone, sottoscrivere il divieto di costruzione di grandi vie di comunicazione attraverso le Alpi significa autoescludersi da qualsiasi prospettiva di sviluppo del grande mercato europeo.