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07 Gen 2014
Da una settimana la dogana della Liguria è stata accorpata con quella del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma è ancora derby fra Lanterna e Mole per capire quale sarà la sede ufficiale della direzione interregionale. Da Roma il direttore generale delle Dogane,Giuseppe Peleggi non si sbilancia, ma invita a non avvitarsi su questioni di etichetta: «La verità è che non cambierà niente. Noi non lavoriamo per promuovere una direzione a scapito di un’altra. Questo non è successo in nessuno degli uffici che abbiamo accorpato». La mossa, spiega Peleggi, «è dettata unicamente dal fatto che siamo obbligati a tagliare posizioni dirigenziali, ma la Liguria non conterà di meno». Il timore dei liguri (specialmente spedizionieri) è quello di perdere una struttura di riferimento, e di vedersi ulteriormente complicato il lavoro. E benché Peleggi garantisca che la questione non abbia alcuna attinenza, politicamente c’è qualcuno che respira la stessa aria di sconfitta di quando - non più tardi della scorsa estate - Genova si è vista soffiare da Torino la sede dell’autorità dei Trasporti, per la quale l’ex Superba in effetti si era timidamente proposta.
Finora, di deciso c’è il direttore della nuova entità, che è Franco Letrari, già alla guida della direzione del Piemonte. Vedendo questi indizi, diversi spedizionieri doganali genovesi danno già per persa la partita e attaccano attraverso il numero uno di Agespedo, Davide Cabiati: «Già che c’erano la sede potevano metterla ad Aosta... è una follia pura: non abbiamo detto niente in questi mesi, ora assistiamo al fallimento politico delle nostre tre Autorità portuali e della Regione Liguria». Duro anche Domingo Valle, presidente della Commissione informatica di Spediporto, che su Pilotina (il blog di theMediTelegraph.com) scrive: «Questa è l’ultima chicca a dimostrazione di quanto credito politico abbia la Liguria. Indubbiamente la Fiat da sola conta più di tutta la Liguria, sede di tre dei principali porti nazionali! Ma ce lo meritiamo».
Al contrario, Florindo Iervolino, responsabile dogane Fp Cgil, conferma che «dai primi spostamenti la mia sensazione è che la sede potrà essere a Genova», dove a breve è prevista una riorganizzazione dell’agenzia locale (Genova 1 e Genova 2) e la creazione dell’agenzia di Alessandria, scorporata da Torino. Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale genovese, incontrerà la prossima settimana Letrari per discutere gli aspetti operativi della nuova organizzazione (previsto un tavolo comune operatori-Authority-dogana), e capire come gestire questa struttura - e se eventualmente questa possa fare gioco con l’idea dei “distretti logistici” alla base della proposta di riforma che sarà discussa inAssoporti a metà di gennaio. «Dobbiamo sicuramente capire i timori degli operatori su una possibile distanza della dogana dai porti liguri - ammette Merlo - nel caso in cui la direzione fosse realmente collocata a Torino, è giusto che il direttore generale sia presente almeno due giorni a settimana a Genova».Su questo, Peleggi dà garanzie: «Nessuno in Liguria dovrà mai prendere la macchina e andare a Torino per parlare con la dogana».
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH