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22 Lug 2014
I nuovi operatori ferroviari, rappresentati da ERFA, sono preoccupati per le tendenze di rimonopolizza-zione in atto sul mercato. I membri di ERFA, che rappresentano 70 imprese ferroviarie e 15.000 posti di lavoro, sono sempre più spesso vittime di discriminazione a causa di condizioni di mercato non eque.
Lo sviluppo di un sistema ferroviario sostenibile è frenato, infatti, dalle società ferroviarie monopolistiche intenzionate a mantenere la propria posizione dominante. Gli ostacoli e le pratiche discriminatorie affrontate dai membri di ERFA in tutta Europa smorzano il dinamismo, l’innovazione e la creatività di cui il settore ferroviario ha tanto bisogno, e minano il più ampio interesse di promuovere la crescita e l'occupazione in Europa.
Gli operatori di trasporto ferroviario più piccoli hanno bisogno di adeguate condizioni in cui non vengano ostacolati e schiacciati dagli operatori ferroviari storici. ERFA rifiuta di credere che il dominio di una manciata di potenti operatori ferroviari sia di beneficio per i clienti, i passeggeri e per l'ambiente.
Il 4° Pacchetto Ferroviario stabilisce condizioni di mercato eque
Il pilastro governance del 4° Pacchetto Ferroviario rimuove le numerose pratiche discriminatorie che i player più piccoli devono affrontare sul mercato, minando la loro capacità di investire e crescere.
ERFA sostiene la proposta della Commissione Europea delle cosiddette muraglie cinesi, capaci di garantire la trasparenza dei flussi finanziari all'interno di strutture di holding nelle quali il proprietario dell'infrastruttura e le imprese ferroviarie storiche si trovano sotto la stessa proprietà. Finché esiste un legame finanziario tra il gestore dell'infrastruttura e l'impresa ferroviaria incumbent, il gestore dell'infrastruttura continuerà ad avere un interesse a concedere un trattamento privilegiato alle imprese ferroviarie storiche a discapito degli altri utenti e dell'intero sistema ferroviario.
ERFA ritiene che l'entità responsabile della gestione delle tracce non debba avere interesse a indebolire o bloccare altri utenti ferroviari con cui non ha legami finanziari diretti. Questo tipo di trattamento è ingiustificata ed è una triste realtà vissuta in tutta Europa dai membri ERFA, mettendo a repentaglio l'esistenza stessa di nuovi operatori, scoraggiando gli investimenti e andando contro tutti i tentativi seri di promuovere la crescita del settore ferroviario.
I nuovi operatori portano innovazione e dinamismo
I nuovi operatori, che per definizione non sono i grandi operatori ferroviari storici, promuovono la competitività della rotaia rispetto ad altre modalità di trasporto. Essi offrono servizi innovativi, investono nella settore ferroviario, e generano posti di lavoro in tutta Europa.
I clienti giustamente si aspettano di ottenere i migliori servizi possibili da tutti gli operatori ferroviari, e i membri di ERFA sono interessati a svilupparli. Una sana concorrenza tra operatori storici e new entrants offre libertà di scelta per i clienti e contribuisce a rendere il mercato ferroviario più attraente per tutti.
Condizioni quadro eque e affidabili sono dunque un prerequisito per gli investimenti nel settore. Se si permette ai player dominanti di bloccare i piccoli operatori, impedendo in tal modo la creazione di nuovi servizi, si lavora contro il più ampio interesse di rilanciare il sistema ferroviario in Europa.
La politica europea sta voltando le spalle alla crescita ferroviaria?
Nonostante la retorica politica sul trasferimento del traffico di merci e passeggeri sulla ferrovia, i politici europei stanno voltando le spalle mentre gli operatori più piccoli e indipendenti, che promuovono crescita, investimenti e innovazione, vengono spinti fuori dal mercato.
In vista dell’incontro del Ministro dei trasporti italiano ai parlamentari europei programmato per il 22 luglio, ERFA sollecita la Commissione trasporti del Parlamento europeo di mantenere la pressione sugli Stati membri dell'UE affinché vengano compiuti progressi sul pilastro politico del 4° Pacchetto Ferroviario. Solo attraverso le riforme del pilastro politico possono essere garantite condizioni quadro democratiche e trasparenti per tutti i player del mercato.
ERFA sottolinea che frenare il potenziale della rotaia significa fare un regalo a modalità di trasporto meno ecologiche. ERFA invita gli Stati membri dell'Unione Europea e gli eurodeputati a cogliere l'opportunità per assicurare un futuro positivo per il trasporto ferroviario in Europa, funzionale agli obiettivi più ampi, quali crescita e sostenibilità.