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20 Ott 2014
Mesi contati per la linea storica dei treni e per lo scalo merci vicino alla stazione Fs, che andrà in pensione fra qualche mese. Operai e mezzi infatti sono al lavoro per lo smantellamento di binari e sistemi della grande infrastruttura ferroviaria per il trasporto merci inglobata ormai nel centro città, in viale Monte Kosica. Nel frattempo proseguono le attività in quello che dal 30 marzo 2015 diventerà il grande scalo merci e piattaforma logistica a Cittanova-Marzaglia, che dovrà servire il distretto ceramico e fare da trampolino per tutte le aziende locali che lavorano con l'export.
Del nuovo scalo a Marzaglia se ne parla da anni: una superficie di 350mila metri quadrati e investimenti pubblici/privati per 120 milioni di euro. Non mancano le curiosità, e fra gli addetti ai lavori si racconta che l'opera di Marzaglia sia «il frutto di un scambio in cui Modena scelse il nuovo scalo merci mentre Reggio Emilia il ponte dell'archistar Calatrava sull'Autosole». Secondo il sindaco Muzzarelli, che ha annunciato la «rivoluzione» ferroviaria modenese, con la «dismissione del tratto ferroviario che passa per il quartiere Madonnina e Villaggio artigiano» si riconquista un pezzo di città. Lavori che procedono di pari passo insieme alla dismissione dell'ormai ex-scalo merci, per fare un giorno spazio -secondo i piani dell'Amministrazione presentati negli anni scorsi- a dei parcheggi e alla nuova autostazione delle corriere che sarà così collegata all'attuale stazione Fs.
Ma se lo scalo in centro a Modena si avvia verso la pensione, il nuovo scalo a Marzaglia per diventare pienamente operativo dovrà essere collegato anche alle principali arterie con un proprio svincolo insieme ad altri «svincoli sulla tangenziale» e allo «svincolo autostrada A1» -come spiega un documento della società RFI del Gruppo Ferrovie dello Stato. Sulla carta, i numeri del nuovo scalo merci a Marzaglia sono notevoli, e quando i treni cominceranno ad affluire nell'area movimenteranno circa 3 milioni di tonnellate di merci e prodotti all'anno. Inoltre lo scalo ferroviario sarà formato da sette binari arrivo e partenza, sette binari di manovra, tre binari carico/scarico intermodale e quattro binari carico/scarico diretto. Nel 2010, l'allora presidente di Confindustria Pietro Ferrari e il presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani, spiegavano che lo scalo di Marzaglia si «colloca fra le province economicamente più influenti della regione Emilia-Romagna».
Sempre Ferrari diceva che «se un giorno si dovessero superare i 3 milioni di tonnellate diventa opportuna l'entrata in funzione almeno di una "bretellina" di collegamento tra l'area dello scalo e la tangenziale ovest di Modena. In uno scenario che preveda invece una movimentazione di merci ancora superiore, diventa essenziale la piena funzionalitá dell'intero collegamento A22-Sassuolo». La data del 31 marzo 2015 si avvicina, e le incognite sul nuovo scalo merci rimangono aperte.
Fonte: GAZZETTA DI MODENA