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26 Nov 2014
Il carrello elevatore controbilanciato è una macchina dal comportamento particolare. Al pari di una leva, infatti, è molto sensibile a diverse condizioni di carico: a un suo piccolo cambiamento, talvolta, corrisponde una posizione del baricentro molto diversa da quella iniziale. In circostanze particolari, si passa da una situazione stabile a una instabile con una tale facilità da poter cogliere di sorpresa anche l’operatore più esperto.
La risoluzione di questo e altri problemi è stata affidata all’impegno dei costruttori che hanno continuato ad innovare il loro prodotto stimolati, anche, dalla normativa cogente. Affrontiamo l’argomento, nell’ambito della campagna SicuraMente, con Stefano Rustioni, responsabile Marketing di Jungheinrich Italiana, ripercorrendo le principali tecnologie che oggi consentono di affrontare più sicuramente il lavoro in magazzino.
L’evoluzione tecnologica ha reso disponibile un’ampia scelta di dispositivi che eliminano all’origine i problemi di instabilità e altri fattori di rischio, e scongiurano i danni dovuti a incidenti e infortuni. In particolare l’evoluzione dell’elettronica negli ultimi anni ha portato a interessanti passi avanti. L’ottica è quella di incrementare la sicurezza limitando le funzioni della macchina a ciò che è consentito: impedendo, quindi, che l’operatore possa incorrere in pericoli dovuti a distrazione o a comportamenti non corretti.
Vediamoli nel dettaglio:
Riduzione automatica della velocità di traslazione in curva
Se il carrellista, agendo sul pedale acceleratore, imposta una velocità di marcia idonea per una traiettoria rettilinea, quando affronta una curva, anche senza modificare la posizione originale del pedale acceleratore, vede diminuire automaticamente tale velocità. Il carrello, infatti, rallenta la corsa all’aumentare dell’angolo di sterzata: a destra come a sinistra, in modo simmetrico.
Anche l’accelerazione del carrello varia in funzione dell’angolo di sterzata, essendo funzione del differenziale tra la velocità attesa e quella ottenuta. Se la velocità imposta dal sistema è più bassa di quella attesa, come in curva, anche l’accelerazione viene ridotta.
Sicurezza su pendenze grazie al freno di stazionamento automatico
Quando il carrellista toglie il piede dall’acceleratore, per esempio su una rampa, i carrelli si fermano senza che occorra azionare il freno. In questa fase il freno si inserisce automaticamente al momento dell’arresto del carrello. Alla partenza, il freno viene sbloccato automaticamente ed il carrello avanza delicatamente, senza slittare indietro.
Verifiche di sicurezza preventive
Esistono sistemi automatici di controllo all’accesso che abilitano i carrelli al funzionamento solo dopo aver rispettato una determinata sequenza dei meccanismi di sicurezza (interruttore sedile chiuso, cintura allacciata, ecc.). Finché la sequenza non viene rispettata i carrelli non possono essere utilizzati.
Sistemi di sicurezza attiva
Trasportare un carico in quota è sempre un fattore di rischio. Per questo motivo esistono dei dispositivi che, ad esempio, riducono la velocità di traslazione una volta raggiunta un’altezza di sollevamento predefinita.
Altri dispositivi, inoltre, effettuano una riduzione automatica della velocità di inclinazione del montante a partire da un’altezza di sollevamento definita.
Spesso informazioni come l’inclinazione del montante sono indicate nel cruscotto del carrello per una maggiore informazione del carrellista.
Dispositivo rilevatore della presenza di persone o mezzi
Installato a bordo del carrello, il dispositivo è in grado di riconoscere appositi “indicatori di presenza” all’interno del suo raggio di azione.
Tali indicatori possono essere trattenuti dal personale abilitato a lavorare nell’ambiente in cui opera il carrello, o essere trasportati da altri mezzi dei quali sia necessario rilevare la presenza. Normalmente il dispositivo riconosce alcune zone di pericolo. In funzione della distanza raggiunta, quando si avvicina all’indicatore di presenza, emette segnali acustici o visivi, d’intensità diversa.
Videocamere
I carrelli possono essere equipaggiati con videocamere e monitor per consentire una perfetta visibilità degli eventuali ostacoli o per agevolare il prelievo del carico.
Ergonomia
La postura scorretta è uno degli elementi che contribuisce ad affaticare precocemente il conducente che, a fine giornata, avverte pesantemente la stanchezza al punto di perdere lucidità nell’azione. L’elemento essenziale per realizzare un posto di guida ergonomico è il sedile, ma altrettanto importante a questo scopo è assicurarsi che la posizione dei comandi non costringa l’operatore ad assumere una postura non corretta.
L’integrazione dei comandi tipo joystick o fingertips, nel bracciolo di destra del sedile, ha apportato un importante contributo al miglioramento dell’ergonomia. Tali comandi, infatti, possono essere posizionati esattamente dove le esigenze dell’operatore lo richiedono poiché sono del tipo “by wire”, senza alcun vincolo meccanico al telaio.
Fonte: SDWWG