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15 Dic 2014
Arrivano 30 milioni in tre anni «per assicurare i collegamenti di servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina». Lo prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità.
TUTTE LE MISURE
È un cantiere ancora aperto per la manovra che si avvia al rush finale in Senato. Sarà la prossima, infatti, la settimana clou per portare a casa nuove modifiche rispetto alle correzioni già introdotte alla Camera, perché al terzo passaggio a Montecitorio (si punta a farlo prima di Natale, forse già entro domenica) non ci saranno più margini per ulteriori interventi. E tra misure spuntate in emergenza e decine di micro-finanziamenti, contenuti nel “pacchetto” di circa ottanta emendamenti presentati dallo stesso esecutivo, la coperta rischia di essere troppo corta per venire incontro alla modifica più attesa a Palazzo Madama, la riduzione delle tasse sui fondi pensione.L’intervento non fa parte del pacchetto governo, anche perché più volte si è sottolineata l’intenzione di sfruttare gli emendamenti parlamentari il più possibile. E i senatori, di tutti i gruppi, hanno presentato la richiesta di contenere l’aggravio fiscale sui rendimenti dei fondi della previdenza integrativa, che con la legge di Stabilità al momento passano dall’11 al 20%. Si era ipotizzato di scendere al 17% (ma ci sarebbe un pressing per scendere ancora) ma ci sarebbero ancora divergenze tra governo e Parlamento sul tema, nonostante l’apertura a rivedere la tassazione che l’esecutivo aveva fatto già alla Camera. Il nodo resta quello delle risorse, visto che ogni riduzione di un punto costa all’incirca 38 milioni di euro. Una decisione definitiva comunque, ancora non sarebbe stata presa e potrebbe arrivare domani, prima della ripresa dei lavori della commissione Bilancio.
Al vaglio dei senatori, dopo la scrematura tra inammissibilità e “segnalazioni” da parte dei gruppi, restano circa 6-700 dei 3.800 emendamenti iniziali, molti dei quali sugli stessi temi, come il regime dei minimi o dell’Irap per piccolissime imprese e autonomi, così come sul ridimensionamento del taglio ai patronati. temi su cui appunto il governo vorrebbe intervenire attraverso le proposte parlamentari. Un altro capitolo che potrebbe trovare spazio, e su cui c’è un forte pressing di Scelta Civica e del Nuovo centrodestra, è quello delle partecipate locali, anche se l’orientamento sarebbe quello di farlo con un provvedimento complessivo a inizio anno, piuttosto che con misure spot in manovra. Ma il clima, anche dopo l’inchiesta su Roma, potrebbe alla fine far propendere per anticipare almeno una parte delle misure con la manovra. Sarà poi da vedere se tutte le proposte del governo riusciranno a passare. Su alcune misure già hanno scatenato polemiche, come quelle per semplificare la realizzazione di infrastrutture energetiche, “cucite” sul progetto Tempa Rossa (che fa sollevare gli ambientalisti), o l’aumento dell’Iva sul pellet (dal 10 al 22%, incasso previsto 96 milioni), contro il quale la Lega già preannuncia barricate. «Il riscaldamento non è un lusso», scandisce il segretario Matteo Salvini, mentre Roberto Calderoli si chiede quando arriverà, a questo punto «la tassa sull’aria». E un “grido di dolore” arriva anche dalla Federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria che definisce «insostenibili e irrealizzabili» le misure riviste sui giochi, per mettere in sicurezza le coperture e rispondere ai rilievi Ue (dubbiosa proprio per l’effettivo impatto sui saldi). Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH