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16 Dic 2014
Nuova fumata nera sulla nomina del segretario generale dell’Autorità portuale di Trieste dopo le dimissioni di Walter Sinigaglia. A “stoppare”, anche questa volta, la delibera inserita al primo punto dell’ordine del giorno del Comitato portuale sono stati gli enti territoriali con in testa la Regione, esattamente come è successo la volta precedente. «Riteniamo inopportuno – ha dichiarato la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani – che venga nominato adesso sapendo che ci sarà un cambio al vertice dell’Autorità portuale». Richiesta di rinvio che la presidente Marina Monassi, in scadenza di mandato, ha accettato nonostante avesse portato la questione in Comitato già ad ottobre arrendendosi però di volta in volta allo stop di Regione, Comune e Provincia di Trieste. Tra le questioni affrontate nel corso della riunione, la procedura di vendita delle società partecipate dell’Authority che gestiscono i servizi di interesse generale in ambito portuale: dovrà essere ceduto almeno il 51% di Adriafer Srl, «c’è la volontà comune – ha sottolineato Serracchiani – di rendere il porto più competitivo, abbassare il costo della manovra e renderla unica». L’Autorità portuale è supportata nella valutazione economica patrimoniale dei tre asset che andranno privatizzati (gli altri sono Porto di Trieste Servizi Spa e la vendita di almeno il 35% del capitale sociale di Trieste Terminal Passeggeri Spa) da Kpmg Advisory Spa.
Serracchiani ha sottolineato la necessità che le procedure di gara siano quanto più possibile pubblicizzate, prevedendo, per quanto riguarda Adriafer, la partecipazione di enti pubblici, operatori portuali ed imprese ferroviarie al fine di conseguire l’obiettivo dell’eliminazione «dell’annoso problema della doppia manovra». Approvata, inoltre, la sottoscrizione dell’Accordo di Programma per la messa in sicurezza, la riconversione industriale e lo sviluppo economico produttivo nell’area della Ferriera di Servola firmato dall’Autorità portuale lo scorso 21 novembre assieme a Regione e Siderurgica Triestina s.r.l. Monassi ha dunque riferito che il bilancio si chiuderà in attivo con un avanzo pari a 4 milioni di euro che verranno destinati ad investimenti mentre il traffico sui contenitori è aumentato del 6%, «abbiamo inoltre approvato l’atto di indirizzo in materia di tasse portuali, valuteremo le iniziative da assumere al fine di ridurle e garantire competitività al Porto anche rispetto ai vicini scali esteri». «Una misura concreta già adottata – ha aggiunto – consiste nella riduzione straordinaria del 20% dei canoni per i magazzini adibiti a deposito di caffè crudo e nella riduzione straordinaria del 30% dei canoni per le aree utilizzate esclusivamente per il deposito di legname. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH