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15 Gen 2015

Traffico illecito di rifiuti tra Roma e Salerno, in manette in 4 tra cui il boss Cozzolino

 

Organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti speciali e alla violazione delle normative sulla tutela ambientale

 

Nella mattina odierna, la Polizia di Stato e la Polizia Provinciale, nelle città di Roma, Napoli, Salerno, Novara, Pavia, Macerata e Frosinone, hanno eseguito una misura restrittiva della libertà personale a carico di numerose persone, oltre a una misura interdittiva nei confronti di un ulteriore indagato, ritenute a vario titolo responsabili di aver promosso, diretto e partecipato a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti speciali e alla violazione delle normative sulla tutela ambientale.

 In particolare, è stata applicata la custodia cautelare in carcere a carico di:

  1. Danilo SORGENTE, del 1950, responsabile tecnico dell’impianto di recupero rifiuti gestito dalla “Coop. Soc. a.r.l. New Horizons Onlus”, e di amministratore di fatto della “B. & D. Ecology s.r.l.”;
  2. Pietro COZZOLINO, del 1953, dipendente della B. & D. Ecologies e collaboratore del Sorgente Danilo;
  3. Aniello COZZOLINO, del 1961, collaboratore di Sorgente Danilo e di Cozzolino Pietro, destinatario di materiali tessili costituenti rifiuto spediti in Tunisia;
  4. Marcelo Rodolfo OCANA, del 1966, legale rappresentante della Coop. ARL Lapemaia Onlus;
  5. Michele BIFULCO, del 1963, titolare di fatto della ditta “B.F.L in the World di Bifulco Cira” con sede a Somma Vesuviana;
  6. Emilio GUERRA, del 1961, titolare della ditta “GService” con sede a Battipaglia (SA);
  7. Giovanni PALADINO, del1963, titolare della ditta “autotrasporti di PALADINO Giovanni” a Portici (NA);
  8. Roberto MONTI, del 1950, amministratore di fatto della ditta “New Horizons onlus” e vice presidente del consiglio di amministrazione della “SOL.CO.”;
  9. Boutouchent ACHAB, detto TAREK, del 1965, corrispondente per la Tunisia del gruppo criminale e destinatario dei materiali tessili costituenti rifiuto, illegalmente commercializzati come beni di consumo sul mercato locale.

 È invece stata disposta la misura degli arresti domiciliari a carico di:

  1. Barbara SORGENTE, del 1978, dipendente della “B. & D. Ecology s.r.l.”, addetta alla realizzazione dei falsi certificati di igienizzazione;
  2. Eleonora MARCELLI, del 1963, dipendente della “New Horizons onlus”, addetta alla redazione della documentazione commerciale e contabile falsa;
  3. Piero MONTI, del 1989, collaboratore della B. & D. Ecologies, addetto alla redazione della documentazione commerciale e contabile falsa;
  4. Nicola MAGLIULO, del 1983, soggetto deputato al trasporto di denaro contante tra l’Italia e la Tunisia, per importi corrispondenti alla parte di operazioni commerciali svolte “al nero” tra le società di Sorgente e di Bifulco e gli acquirenti tunisini, tra cui il TAREK.

 Eugenia URBINATI, del 1958, legale rappresentante della “Società Cooperativa Sociale a r.l. New Horizons”, è stata invece sottoposta alla misura interdittiva del divieto di esercitare attività di impresa o uffici direttivi delle persone giuridiche.

I predetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di indumenti usati, prodotti tessili e accessori di abbigliamento che venivano inoltrati per la vendita – con spedizioni transfrontaliere – nei paesi dell’Est Europa, del Nord-Africa e del Sud-Africa. Sono state riscontrate, inoltre, diverse violazioni delle normative ambientali relativamente allo smaltimento dei rifiuti speciali, oltre a reati di falsità materiale e ideologica in atti pubblici, il tutto aggravato dall’aver fornito il loro contributo nella commissione di reati a vantaggio di un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato.

Anche nei confronti delle società cooperative di Roma e Napoli denominate “LAPEMAIA Onlus”, “New Horizons Onlus”, “B.F.L. in the World srl” e “B&D Ecology srl”, il G.I.P. del Tribunale di Roma ha contestato specifiche responsabilità penali in violazione della normative sulla tutela ambientale e sullo smaltimento dei rifiuti speciali, avendo omesso le prescritte operazioni di “igienizzazione”, ovvero quei processi di riciclo che consentono ai rifiuti di tornare a essere beni di consumo. Proprio per tali ragioni, contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo nei confronti della società “B&D Ecology srl” e delle cooperative “New Horizons Onlus” e “LAPEMAIA Onlus”. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: MERIDIANA NOTIZIE

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