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15 Gen 2015

Confartigianato Trasporti: cabotaggio e scheda di trasporto a due velocità

 

Il Presidente Amedeo Genedani evidenzia come il Governo affronti a due “velocità” le questioni dell’autotrasporto merci in conto terz

 

Il caso eclatante interessa la lotta al cabotaggio abusivo e la sistematica demolizione della riforma dell’autotrasporto del 2005.
Queste considerazioni derivano da alcuni fatti che di seguito s’elencano:

Per quanto concerne il cabotaggio:

• Nel corso della discussione alla Camera del Decreto Sblocca Italia viene proposta dal Governo – dopo dieci mesi di pressanti richieste della ConfartigianatoTrasporti - una norma chiamata “dell’inversione dell’onere della prova“ al fine di contrastare l’esercizio abusivo del cabotaggio.
• Nella seduta del 29 ottobre 2014 con l'Ordine del Giorno n. 9/2629-AR/2 a firma dell’On.le Carrescia, la Camera impegna il Governo a emanare disposizioni agli Organi di Polizia preposti al controllo stradale affinché intensifichino le azioni dicontrasto all'elusione ed alla violazione delle normative in materia di cabotaggio abusivo.
• Ad oggi, 14 gennaio 2015, ci risulta che il Ministero dell’Interno non abbia ancora onorato né la legge statale, né i precisi impegni richiesti del Parlamento a tal proposito.


Per quel che riguarda la scheda di trasporto:

• In data lunedì 29 dicembre 2014 in Gazzetta Ufficiale è pubblicata la Legge di Stabilità 2015 che prevede la soppressione e l’obbligo di avere a bordo dei veicoli adibiti al trasporto di cose in conto terzi una scheda di trasporto o un documento equivalente;
• Il mercoledì successivo, 1° gennaio 2015 (dopo praticamente un giorno lavorativo), il Ministero dell’Interno ha pubblicato le prime disposizioni operative da applicarsi il giorno successivo, 1° gennaio 2015.

"Come mai – si chiede il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – non sono state fornite agli Organi di Vigilanza le opportune direttive per eseguire i controlli circa “la non corrispondenza delle prove documentali, che devono essere fornite dai trasportatori e che costituiscono fonte di prova per l’applicazione delle relative sanzioni”? In altre parole: perché due velocità differenti per due provvedimenti legislativi riguardanti entrambi il settore dell’autotrasporto?"

"Inoltre, già da tempo - conclude Genedani - è stata abbandonata la buona pratica di emanare circolari congiunte tra i due ministeri dell’Interno e dei Trasporti. Tale modalità dovrebbe essere ripristinata per perseguire l’unicità giuridica e procedurale dell’azione del Governo”.

 

Fonte: CONFARTIGIANATO TRASPORTI

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