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27 Feb 2015
L’eCommerce digitale sta cambiando.
Fino a qualche anno fa i grandi corrieri internazioni si preoccupavano solo di fornire servizi di supply chain a clienti e imprese.
Oggi, invece, grazie all’innovazione tecnologica, la filiera distributiva si è trasformata in “omnicanale”, ossia si offre la possibilità al consumatore di acquistare merce da qualsiasi dispositivo (fisso o mobile) a qualsiasi ora e di riceverla a casa o in negozio, inclusa la gestione dei resi.
“L’eCommerce sta spostando il paradigma della logistica perché oggi la merce arriva direttamente a casa del consumatore”. Sono queste le parole di Marco Melacini, Responsabile per la Ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, che continua: “Una spedizione da un punto A ad un punto B è diventata una mera commodity. Tutti la possono fare. Oggi il verovalore aggiunto sta nell’organizzazione e nell’efficienza di tutta questa filiera. E farà la differenza l’innovazione che sapranno mettere in campo corrieri e operatori della logistica”.
Saranno questi i temi trattati durante il convegno “La supply chain al tempo dell’e-commerce”, previsto per il 15 aprile 2015 a Salsomaggiore Terme (PR), che punterà soprattutto ad individuare le tecniche e le modalità della logistica e dei trasporti .
La grande evoluzione alla quale stiamo assistendo riguarda sia le aziende che operano nel settore B2B sia in quello B2C. Avere una catena di distribuzione ben integrata, prodotti sempre disponibili e spedizioni tracciabili infatti è fondamentale per incrementare il processo di vendita delle imprese.
Basti pensare ad Amazon che ha lanciato in alcune città degli Stati Unitiservizi di consegna (anche di alimentari) a domicilio, diventando così concorrente dei suoi stessi corrieri-fornitori, o al servizio Express diGoogle. O ancora a eBay Alibaba e Uber che con le sue biciclette ha cominciato ad effettuare le consegne rapide di pacchi.
L’America è sempre un passo avanti, e lo dimostrano società quali FedEx e Ups, sempre pronte ad accogliere le nuove sfide.
Anche in Italia si è registrata una crescita del mercato eCommerce B2Cnel 2014: +17%, per un valore di 13,3 miliardi di euro. Grazie all’utilizzo smodato del mobile infatti, c’è stato un raddoppio delle vendite viasmartphone (+100), pari a 1,2 miliardi di euro, e via Tablet, che assieme hanno portato ad un + 20% sull’eCommerce.
Nonostante il trend positivo, il mercato italiano resta comunque arretratorispetto ad altri Paesi. La penetrazione in Italia è solo del 3,5% contro il 14% in UK, il 9% in Germania e il 7% in Francia
Colpa del digital divide? Si sa, gli italiani non sono ancora del tutto propensi all’acquisto online, per la scarsa fiducia dei pagamenti online con carta di credito e per i problemi di logistica che non sempre risultano adeguati alle richieste.
I consumer amano ricevere velocemente la merce e quindi risulta fondamentale perfezionare il processo di consegna da parte delle aziende.
“Gli operatori dell’eCommerce italiano” –scrive l’Osservatorio– “stanno provando a superare i limiti della consegna a casa mediante l’offerta di servizi a valore aggiunto, come la consegna su appuntamento, al sabato, o con i “locker”, i distributori automatici di ultima generazione che consentono la consegna e il ritiro di merci e documenti 24 ore su 24, 365 giorni all’anno”.
Secondo la ricerca condotta dal Politecnico di Milano (su 80 operatori attivi nel commercio di prodotti online), i principali metodi di consegna utilizzati sono: la consegna in un giorno definito (40%), la consegna del sabato e la consegna entro le 12 ore dall’acquisto (15%).
Solo il 36% delle aziende ha dichiarato di essere in grado di offrireall’avventore il ritiro degli acquisti online presso uno dei loro negozi, di dare visibilità in rete della disponibilità del prodotto e di poter evadere in negozio gli ordini effettuati sul web.
La strategia più intelligente da adottare, per accontentare i clienti ed ottenere vantaggi, sarebbe quella di integrare sia i canali digitali che quelli fisici, e focalizzare l’attenzione su un unico canale integrato, per consentire non solo al consumatore una visione totale ma anche per incrementare la conoscenza del brand ed aumentare le vendite.
Procedere in transizioni online senza preoccuparsi dei problemi di logistica vuol dire condannare l’eCommerce al fallimento. Le due infatti sono legate imprescindibilmente tra loro: alla crescita del primo è accompagnata la crescita esponenziale del secondo.
In conclusione, quindi, gli elementi di cui bisogna tener tener conto sono:
Fonte: INSIDE MARKETING