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10 Mar 2015
Vi ricordate – e come non potrete visto che esistono rispettivamente dal 1919 e dal 1922 – i marchi Cardi e Viberti? Oppure altri nomi storici di semirimorchi come Piacenza e Daytona? Bene: tutti questi brand domani saranno in mano a una società polacca chiamata Wielton, interessata in particolare ad acquisire dalla CIR (Compagnia Italiana Rimorchi), insieme a un pezzo di storia dell’allestimento italiano, una delle fabbriche più moderne, quella che sorge in provincia di Pescara, a Tocco da Casauria, e che reca le insegne della Merker. Tutto il gruppo CIR messo insieme dalla famiglia Margaritelli (che restava principale azionista), dallo scorso marzo in concordato preventivo, sale su un treno polacco che ha comunque una destinazione "interna" al settore. La Wielton, infatti, è il principale produttore polacco di rimorchi e semirimorchi, anche se i suoi prodotti trovano mercati di sbocco un po’ in tutta Europa, Italia compresa (dove a importare i suoi prodotti era stata inizialmente la Evicar di Cremona) e già dagli anni precedenti alla crisi, anche in virtù della riconosciuta qualità dei suoi prodotti, aveva visto moltiplicare i propri fatturati e quindi - immaginiamo - anche le liquidità per effettuare all'estero ulteriori investimenti.
Fonti sindacali riferiscono che l’intenzione della società con sede a Wieluń sarebbe quella di produrre in buona parte i semirimorchi direttamente in Polonia, visto l’elevatissimo grado di automazione del proprio stabilimento, per poi ultimarli in Italia. In questo modo si riuscirebbero a salvare almeno una parte dei posti di lavoro abruzzesi (una ventina su 180), mentre per quelli di Bussolengo, alle porte di Verona (sede della Cardi) e di Nichelino, nei pressi di Torino (sede della Viberti), non ci sarebbero grandi prospettive. Leggi tutta la notizia
Fonte: UOMINI E TRASPORTI