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07 Mag 2015

Il futuro di Uber: dopo i passeggeri, anche cibo e merci

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Il servizio statunitense lancia due spin-off per consegnare pasti e acquisti dai negozi in tempi rapidi

 

Non bastava già la divisione tra Uber X, il servizio low-cost, UberBlack, quello standard e UberLux, per auto di tutto rispetto. Ora l’azienda di San Francisco, nata come servizio di trasporto privato (e odiata dai tassisti di mezzo mondo), punta a espandersi attraverso due novità: UberEATS e UberRUSH. 

 

La prima, come è facile intuire dal nome, servirà per consegnare in velocità cibi e pasti pronti. Dopo i primi test a Los Angeles e Barcellona, il servizio è stato lanciato anche a New York e Chicago, con la promessa di portare a destinazione, in pochi minuti, piatti di ogni tipo, preparati anche da ristoranti di un certo livello. Il tutto per una tariffa forfettaria di 3 o 4 dollari. 

 

Al contrario UberRUSH nasce per consegnare in giornata gli acquisti fatti nei negozi fisici. Secondo quanto riportato dal sito TechCrunch, la compagnia sarebbe già al lavoro per stringere patti con grandi marchi come Louis Vuitton, Hugo Boss, Tiffany e altri 400 brand internazionali. Secondo le voci di corridoio, l’idea originale era quella di fare da corriere per colossi come Amazon ed e-Bay, ma i costi e i tempi per il raggiungimento dei magazzini si sarebbero rivelati non convenienti. Chissà se, e quando, li vedremo in Italia. 

 

 

 

Fonte: LA STAMPA

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