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16 Giu 2015
L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, si è impegnato nei giorni scorsi a lanciare un servizio ferroviario merci da Gioia Tauro al Brennero entro due anni. Si tratta di un annuncio che se confermato sarà visto con molto favore dagli operatori portuali dello scalo calabrese. A oggi manca un collegamento di questo genere, ma soprattutto negli ultimi anni Fs e le sue controllate Trenitalia e Rfi hanno trascurato lo sviluppo del settore ferroviario merci. Alcuni operatori privati del settore hanno anzi lamentato forme di ostruzionismo che impedirebbero la crescita del traffico merci anche da parte di concorrenti di Trenitalia. Se quest’ultima si dovesse nuovamente impegnare sul merci, potrebbe ridare slancio al trasporto intermodale italiano, che sta vivendo un momento di stagnazione, con il traffico su gomma che continua a essere egemone.
Michele Elia ha detto che entro due anni saranno conclusi i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria adriatica e che questo consentirà ai treni passeggeri di percorrere il tratto fra Bari e Milano in 6 ore. Ma Elia è intervenuto anche sul traffico merci, tallone d’Achille negli ultimi anni, a partire dalla gestione di Mauro Moretti, dell’ex-monopolista, in quanto poco remunerativo. Fs vuole far crescere i collegamenti coi porti hub e pensa anche a un orario ferroviario merci. «Di sicuro - ha detto Elia - ci sarà un collegamento merci diretto da Gioia Tauro al Brennero». A Gioia Tauro opera come terminalista Contship Italia, impegnata in una difficile attività di rilancio assieme al socio Msc, per contendere la leadership mediterranea nel transhipment a porti come Valencia e Tanger Med. Un collegamento diretto verso l’Italia settentrionale darebbe slancio anche al terminal, che oggi non ha una linea di questo tipo, mentre esiste un servizio Gioia Tauro-Bari di Gts Rail e Maersk. La nascita di uno o più nuovi servizi sarebbe facilitata dalla piena entrata in vigore di quanto previsto dalla legge di stabilità a favore dei treni intermodali con origine o destino in Italia meridionale.
Per favorire lo sviluppo di questa tratta la legge prevede l’annullamento del costo di pedaggio, con un fondo di 100 milioni di euro che in passato era utilizzato al servizio universale di Trenitalia e adesso sarà aperto a tutti gli operatori. Questa norma sta ancora aspettando il nulla osta dell’Unione europea, a cui è stato inviato perché si verifichi che non siano violate le norme sugli aiuti di Stato. La possibilità di effettuare servizi economicamente sostenibili da Gioia Tauro è legata agli interventi infrastrutturali. Finora il treno non regge la concorrenza sui costi rispetto alla nave. Il piano 2014-2017 di Fs prevede un miglioramento della linea sia per quanto riguarda le sagome (altezza e larghezza dei vagoni) sia per quanto riguarda i moduli (che determinano la lunghezza dei treni). Dal 2017 da Gioia Tauro verso Cosenza, taranto e la linea adriatica sarà possibile inviare vagoni con profilo P/C 80, come ad esempio gli high cube, con sagoma maggiore rispetto a quelli tradizionali, e treni lunghi fra 650 e 750 metri. Intanto notizie favorevoli all’utilizzo del treno arrivano anche a livello internazionale. Dhl ha appena annunciato il suo terzo servizio dalla Cina alla Germania, fra Zhengzhou e Amburgo.
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH