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19 Giu 2015
Adattare i tunnel della ferrovia Genova-Nizza per renderli di dimensioni tali da accogliere i nuovi container high-cube, più alti di quelli tradizionali? L’idea era stata proposta molti anni fa e poi messa nel cassetto. Adesso è stata rilanciata dal Parlamento europeo. Martedì pomeriggio se n’è parlato in commissione trasporti e turismo, durante un incontro con il coordinatore del Corridoio mediterraneo designato dalla Commissione europea, Laurens Jan Brinkhorst. La proposta degli eurodeputati non è piaciuta a Brinkhorst che la giudica troppo costosa. Di idea diversa il presidente uscente della Camera di commercio di Genova, Paolo Odone, che da anni si batte per spostare più a sud il Corridoio europeo Lisbona-Kiev dal contestato tracciato che passa per la Lione-Torino alla Ventimiglia-Genova, ovviamente previa realizzazione del Terzo valico appenninico.
«L’allargamento delle gallerie della ferrovia Genova-Nizza - spiega Odone a “L’Avvisatore Marittimo” - è un vecchio progetto di cui si parlava almeno quindici anni fa, per consentire il passaggio di container di dimensioni maggiori. Richiede un investimento non esagerato. Si tratterebbe di utilizzare frese che taglino le gallerie esistenti. Ma per poter essere realizzato il progetto deve essere sostenuto da un interesse economico». Odone non è informato sull’iniziativa del Parlamento europeo, ma toccherà informalmente l’argomento durante un incontro che avrà prossimamente a Genova con rappresentanti del governo francese. Intanto a Bruxelles l’idea ha ripreso piede. Le gallerie allargate permetterebbero il passaggio di container di dimensioni maggiori. I tradizionali da 20 e 40 piedi sono alti 2,591 metri, mentre gli high cube misurano 2,896 metri e si stanno diffondendo perché in grado di trasportare carichi più voluminosi ed è utilizzato anche per merce alla rinfusa.
Il primo ostacolo incontrato è quello sottolineato da Brinkhorst, ossia i costi. Si tratta infatti di circa 200 gallerie su una delle linee più complesse dal punto di vista infrastrutturale, con un alternarsi di tunnel e ponti per poco meno di 200 chilometri. Per il coordinatore il costo per risagomare le gallerie sarebbe “esorbitante” e non potrebbe essere fatto proprio dalla Commissione europea. Odone è più ottimista e sottolinea che esistono le tecnologie per ridurre i costi. L’incidenza reale di questi dipenderà poi anche dai vantaggi che si vogliono ottenere da quest’opera. Con il raddoppio programmato delle coppie di binari anche negli ultimi tratti ancora a binario unico sulla tratta Genova-Ventimiglia (ossia Andora-San Lorenzo, la cui conclusione è prevista per il giugno 2016, Finale-Loano e Albenga-Andora), questa tratta diventerebbe un’alternativa realistica per le merci, creando una connessione fra i porti di Marsiglia e Genova. Lo scavo della settima e ultima galleria della Andora-San Lorenzo è stato completato lo scorso 15 maggio. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH