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30 Set 2015
Slitta al 30 novembre il termine per l’adesione alla procedura di collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei patrimoni detenuti all’estero, inizialmente fissato a fine settembre. Inoltre non ci sarà l’aumento dell’accisa sui carburanti, come previsto dalla clausola di salvaguardia per la mancata autorizzazione da parte della Commissione europea al meccanismo del reverse charge per l’Iva nel settore della grande distribuzione. Lo ha deciso stamattina il Consiglio dei ministri-lampo, durato un quarto d’ora appena e presieduto - in mancanza di Matteo Renzi, impegnato all'Assemblea generale dell'Onu - dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. La proroga della “voluntary disclosure”, spiega una nota diffusa al termine del Cdm, è dovuta alla “presenza di un numero molto elevato di richieste di adesione pendenti” e “risponde all’esigenza di riconoscere più tempo per completare gli adempimenti previsti, tenuto conto delle problematiche di recepimento della necessaria documentazione, anche in ragione del fatto che l’acquisizione richiede il coinvolgimento di soggetti esteri”. Per coloro che hanno invece già presentato l’istanza, ci sarà la possibilità di produrre la documentazione entro il 30 dicembre. Proprio l’emersione dei capitali detenuti illecitamente all’estero dovrebbe compensare, nei piani del governo, le minori entrate dovute al mancato aumento della tassazione sui carburanti.
Fonte: IL VELINO