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23 Nov 2015

Trasporti, la classifica Ue: Italia solo 25esima

TRASPORTI,_CLASSIFICA_UE

 

Peggio della Penisola solo Grecia, Polonia e Romania.

 

MILANO - L'Europa migliora, ma l'Italia resta terribilmente attardata nella pagella comunitaria sui trasporti: troppe infrazioni aperte, in tema di concorrenza, un traffico che resta tra i più pesanti d'Europa, bassa soddisfazione dei consumatori e i tempi più lenti di tutti per l'import/export via mare scaraventano la Penisola al 25esimo posto del Vecchio continente, meglio soltanto di Grecia, Polonia e Romania. Pur con qualche eccellenza, come il numero più elevato di auto 'verdi' a gas, non può essere una pagella che lascia soddisfatti.



A mettere nero su bianco le valutazioni è Bruxelles. Secondo lo 'scoreboard' l'Italia ha una pessima performance per quanto riguarda il tempo medio dell'import/export via mare, essendo il Paese europeo più lento (un cargo impiega più di 18 giorni per entrare o uscire). Il rating per le infrastrutture è leggermente sotto la media Ue, ma è peggiorato rispetto alla valutazione precedente. In media con tutti gli altri, invece, per quanto riguarda il completamento delle TEN-T, le reti di trasporto europee. Inoltre, l'Italia ha un numero relativamente elevato di casi pendenti alla Corte di Giustizia Ue per infrazioni delle norme europee, la maggior parte delle quali su questioni marittime (è prima in Europa), di ferrovie ed aviazione. Mentre il numero di queste ultime è rimasto invariato negli ultimi due anni, le infrazioni su questioni marittime e ferroviarie sono aumentate. In generale, però, è aumentata la trasposizione delle direttive in materia di trasporti.



La Commissione mette per iscritto anche ciò che gli italiani sanno bene: i cittadini passano nelle strade congestionate 38,73 ore all'anno, rispetto agli altri cittadini Ue che ne spendono 30,96. Ma il primato va a Malta con 70 ore, seguita da Grecia con 41 e Gran Bretagna con 39. Altro record negativo, assieme alla Spagna, è sul livello di soddisfazione dei cittadini nei confronti dei trasporti italiani, sia urbani (quelli considerati peggio) che ferroviari che aerei. Anche se quella nei confronti delle ferrovie è aumentata negli ultimi anni.



L'esercizio di valutazione Ue comprende 29 categorie legate al mondo dei trasporti. Ci sono quattro aree di valutazione: mercato interno (indicatori sull'apertura del mercato ferroviario, cause pendenti riguardanti violazioni del diritto dell'UE e tasso di recepimento delle direttive UE in materia di trasporti nella legislazione nazionale); investimenti e infrastrutture (qualità delle infrastrutture per i diversi modi di trasporto e tassi di completamento della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)); Unione dell'energia e innovazione (quota di fonti di energia rinnovabile nel consumo di carburante per il trasporto, autovetture nuove che utilizzano carburanti alternativi e tempo impiegato dai conducenti negli ingorghi stradali); persone (sicurezza ferroviaria e stradale, donne impiegate nel settore dei trasporti e soddisfazione dei consumatori rispetto ai diversi modi di trasporto). Violeta Bulc, commissaria responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: "Il quadro di valutazione 2015 dimostra la dinamicità del settore europeo dei trasporti. Mi compiaccio di constatare che sono stati compiuti notevoli progressi rispetto allo scorso anno, ad esempio per quanto riguarda la qualità delle infrastrutture e l'apertura dei mercati del trasporto ferroviario di merci. Dal quadro di valutazione emergono anche gli interventi ancora necessari per creare posti di lavoro nel settore dei trasporti o per migliorare la sua sostenibilità".



Ecco di seguito la classifica dei Paesi. Indica quante volte ciascun paese è classificato tra i primi e tra gli ultimi. Il punteggio complessivo è calcolato sottraendo i punteggi negativi da quelli positivi.

 

 

Fonte: LA REPUBBLICA

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