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08 Apr 2016

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Sono profondamente convinto che le azioni di protesta appartengano ad una scelta difficile che debba in ogni modo essere evitata ma la ricerca del dialogo deve essere frutto di una precisa volontà che si basa in modo inequivocabile sul coinvolgimento delle parti interessate.

 

E’ vero che viviamo in una fase complessa e difficile. La campagna referendaria, quella per le elezioni nei principali centri urbani e le ultime vicende connesse a consolidate prassi parlamentari che ragioni legate a scelte politiche stanno trasformando in scandali, inducono gli uomini di Governo a far fronte più a questi aspetti, lasciando in disparte questioni che sono invece vitali per le imprese.

 

I media sempre, alla ricerca delle notizie da sparare sui giornali, sono sempre molto abili nel trasformare fatti normali in casi eclatanti. Nella vicenda dell’emendamento, che sembra essere solo un tentativo di miscelare l’esigenza di superare intoppi alla realizzazione delle opere e probabili violazioni  alle norme sulla tutela ambientale, la Ministro Boschi non ha fatto altro che inserire nel maxiemendamento quanto già approvato dalla Commissione. Noi siamo a favore di iniziative che intervengano a sveltire tutte le opere necessarie al Paese per competere. Senza voler entrare nel merito della questione ci pare che sia stata fatta una scelta politica utile a sbloccare una situazione che si trascinava da tempo. Se poi dalle indagini emergerà che comportamenti poco opportuni hanno generato danni allo Stato o alle persone le Autorità competenti prenderanno le decisioni necessarie. Ora mi pare vi sia solo un gran polverone. La conferma arriva anche da notizie apparse su alcuni giornali sui quali si legge della possibile pubblicazione di fotografie che coinvolgerebbero anche il Ministro dei trasporti, ripreso con alcune persone discutibili. Vogliamo in modo chiaro esprimere la nostra solidarietà al Ministro. Questa politica fondata sui si dice e sui dubbi che molte volte non trovano riscontri ci fa veramente schifo. E’ successo anche a me da semplice presidente di una organizzazione di categoria di stringere mani che non conoscevo o posare per istantanee e sorridere a persone sconosciute. Ed allora? Cosa possiamo attenderci da una società che alimenta sempre e solo la cultura del sospetto? Il dramma vero è che in queste situazioni chi paga il conto sono le persone oneste e le imprese che si attendono fatti e azioni dalla politica.

 

Ho voluto spendere alcune righe su questa vicenda per evidenziare come certa stampa e certi partiti politici si stiano limitando ad alimentare polemiche puntando a mettere in difficoltà il Governo. E’ pur vero che questo rientra nei comportamenti dell’opposizione ma quello che preoccupa è che la querelle politica rischi di far passare in secondo piano aspetti concreti che toccano gli interessi del Paese. Sarebbe consolante assistere da parte della stampa altrettanta volontà nel voler approfondire gli aspetti impattanti con la vita delle imprese. Invece fatti decisivi per la nostra economia sono relegati in secondo piano o non vengono in alcun modo presi in considerazione.

 

L’esempio viene dalla questione dei divieti che l’Austria ha in animo di adottare che, se attuati, metteranno in difficoltà non solo l’autotrasporto ma anche il nostro sistema produttivo. Noi abbiamo elaborato uno studio e lo abbiamo anche presentato in due occasioni ai notiziari del TG Com, fornendo dati e proposte di soluzioni che, a nostro avviso, meritano di essere approfondite. La decisione del Governo austriaco se si aggiungerà a quanto in animo di attuare il Governo svizzero ostacolerà la mobilità del sistema Italia in modo pesante ma tutto questo sembra non interessare chi gestisce la comunicazione.  Gli stessi giornali di settore che dovrebbero approfondire questi temi sembrano anche loro ricadere nella superficialità. Abbiamo infatti letto articoli che riprendono dati che, senza fornire elementi di supporto sparano cifre incredibili con il rischio di far catalogare una vicenda dalle evoluzioni molto pesanti come una delle solite lamentazioni di un settore. I numeri ipotizzati sul danno delle chiusure del Brennero ci pare non siano supportati da studi ma riteniamo siano fondati più su dati irrealistici. Anche questo non aiuta.


In questa situazione tutto è fermo. Le iniziative annunciate nell’ultimo incontro con il Ministero non hanno portato ad alcuna risposta concreta e quindi le possibilità che si debba ricorrere ad iniziative di autotutela è molto probabile. Possibile che sul futuro dei bonus, sulle spese non documentate, o sugli atti che hanno natura amministrativa non si riescano a fornire i provvedimenti attesi. Limitarsi a scaricare sull’inerzia della burocrazia la responsabilità è individuare un falso scopo. Chi detiene il potere di intervento è la politica che, se vuole evitare il ricorso ad azioni di protesta, deve dare attuazione a quanto concordato e assumersi la responsabilità di agire. Le favole vanno bene ma si raccontano ai bambini e noi non lo siamo più da tempo.

 

Attendiamo i prossimi eventi e soprattutto cosa emergerà dall’incontro che si terrà mercoledì 14 con la Sottosegretaria che ha ricevuto la delega all’autotrasporto. Speriamo le cose mutino perché se così non fosse, nessuno si potrà in alcun modo sorprendere se vi sarà la proclamazione di azioni di natura sindacale. Spiace mettere in difficoltà la nuova rappresentante del Governo ma stiamo attendendo da troppo tempo.

 

LA CERNOBBIO DEI TRASPORTI

 

Il 24 e 25 ottobre si terrà la seconda edizione del forum internazionale dei trasporti. Alcuni temi saranno anticipati nella giornata del 18 maggio p.v. in confederazione. Avviso fin da ora, onde evitare di trovarci, così come  nella scorsa edizione a dover escludere una quarantina di persone, che per motivi di sicurezza in relazione ai personaggi che saranno presenti, (alcuni hanno già confermato), si dovrà ridurre il numero dei partecipanti ad un massimo di 100 presenze. Ovviamente quando avremo la bozza  di programma già delineata, daremo immediata informazione per consentire le prenotazioni; esaurite le quali potremo solo mettere in lista di attesa i ritardatari.

 

IL 18 MAGGIO A ROMA

 

La giornata del trasporto confederale si terrà, come ogni anno, nella data sopra evidenziata, il 18 maggio. Sarà l’occasione per approfondire le diverse tematiche del settore e anche per avviare una riflessione sulle risultanze della ricerca che il sociologo Aldo Bonomi, proseguendo il percorso che era stato avviato a Milano riguardante le nuove funzioni dei corpi intermedi e sulla necessità di rivedere le strategie della rappresentanza in relazione ai mutati bisogni, ha approfondito.

 

PREDISPOSIZIONE INCONTRI IN SEDE UE.

 

Sono stati predisposti i documenti che dovranno servire di supporto negli incontri che nei giorni 18 e 19 aprile terremo a Bruxelles. L’ottimo lavoro predisposto dalla segreteria e dal dottor Spennati saranno di ausilio nelle giornate intense nel corso delle quale avremo anche la possibilità di rafforzare gli incontri che già abbiamo avuto in passato con altre rappresentanze europee del mondo del trasporto.

 

Il periodo è particolarmente delicato. I fatti accaduti a Bruxelles ci costringeranno a rispettare le regole che le procedure di sicurezza indicate dalle Autorità europee ci hanno fornito. Il che riguarda sia la presenza agli incontri sia le modalità di interlocuzione che vi saranno. Non si escludono anche possibili disguidi legati agli spostamenti. Auspichiamo sin da ora comprensione qualora si dovessero verificare problemi inaspettati. La confederazione ci offre una grande possibilità che non possiamo vanificare. Ognuno ha la responsabilità di evitare delle iniziative estemporanee e non concordate in quanto in quella sede si rappresenta una confederazione che non può certo consentire né permettersi di determinare danni di immagine.

 

STATI GENERALI A NOVARA

 

Venerdì e sabato a Novara si terranno gli Stati Generali delle regioni Piemonte, Lombardia e Liguria. Tema oggetto delle giornate la logistica come elemento di sviluppo per le tre realtà regionali. Conftrasporto sarà presente tra i relatori.

 


OMICIDIO STRADALE E SICUREZZA

 

Il reato di omicidio stradale è ormai legge, ma una circolare della Direzione Centrale per la Polizia Stradale del Ministero dell’Interno del 25 marzo è intervenuta per definire alcuni aspetti relativi alle condotte che determinano un aggravamento di pena, previste per l’omicidio stradale e per le lesioni personali il cui contenuto è inserito in una nota pubblicata nell’area riservata del sito.

 

In tema di sicurezza, ieri abbiamo presenziato alla sottoscrizione dell’Accordo esecutivo del “Protocollo d’intesa per interventi in materia di politiche antidroga e di tutela della salute pubblica attraverso il contrasto dell’incidentalità causata dall’uso di sostanze stupefacenti e alcol”, tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Dipartimento della Polizia di Stato. Il nostro auspicio, anche alla luce delle nuove norme di legge, è che questo importante accordo tra diverse amministrazioni, consenta di effettuare una serie di attività di prevenzione e controllo su strada per la tutela della sicurezza e della salute pubblica.

 

ATTIVITA’ ASSOCIATIVE

 

Venerdì 8 aprile a Roma assemblea Federlinea per eleggere il nuovo consiglio e presidente. L’assemblea indicherà chi sarà il rappresentante che sarà chiamato in base allo statuto a ricoprire la carica di vice presidente Conftrasporto. In settimana è stato formulato un sollecito parlamentare al Ministro Galletti perché mantenga gli impegni assunti sul Sistri facendo conoscere i contenuti del decreto che determinerà le nuove quote; mercoledì si è svolto l’incontro con i sindacati dei lavoratori per il rinnovo del contratto. Giovedì firma del protocollo d'intesa. Proseguono i lavori per l’organizzazione delle giornate che insieme trascorreremo a Parma il 30 aprile e 1 maggio.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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