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08 Apr 2016

Logistica, Sorte: Macroregione ci rende ancora piu' competitivi

Logistica-merci

 

Lombardia, Liguria e Piemonte: un'intesa che rafforza l'economia dei territori.

 

Rendere ancor piu' incisivo il Protocollo sulle infrastrutture e la logistica sottoscritto a febbraio e poi consolidato a dicembre 2015 dai presidenti Maroni, Toti e Chiamparino cosi' da 'ufficializzare' un filo diretto col Governo per intercettare le risorse necessarie. Si sono aperti con questo auspicio gli Stati generali della Logistica del Nord Ovest cui ha partecipato questa mattina, presso l'Universita' degli studi del Piemonte Orientale di Novara, l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita', Alessandro Sorte, che si e' confrontato con i suoi omologhi di Piemonte, Francesco Balocco e Liguria, Edoardo Rixi.

 

DA QUI PASSANO MAGGIORI VOLUMI TRAFFICO - "Il nostro sforzo - ha detto Sorte - e' tutto teso a costituire una base piu' solida per il coinvolgimento del Governo perche' dal nostro sistema passano i piu' grandi volumi di traffico intermodale a livello italiano. Oggi servono condizioni di maggiore competitivita'. Da parte nostra c'e' la piu' totale disponibilita' a proseguire sulla strada di una piena sintonia con Piemonte e Liguria per rispondere concretamente alle esigenze degli operatori, senza farci condizionare troppo dai confini regionali".

 

FAVORIRE LO SVILUPPO DEL PAESE - Questo quadro, dunque - ha aggiunto - dimostra quanto sia utile ragionare in termini di Macroregione. Lombardia, Liguria e Piemonte costituiscono infatti un comparto territoriale omogeneo rispetto alle esigenze del settore infrastrutturale e logistico, e da qui, dagli interessi degli operatori di questo settore, puo' ripartire lo sviluppo dell'intero Paese".

 

MANCANO RISORSE PUBBLICHE, SERVE FARE SQUADRA - Sorte ha definito il momento di questa mattina una sorta di 'cucina' dove impastare gli ingredienti per preparare il "piatto importante, la pietanza, che e' lo sviluppo del Paese". "La collaborazione trasversale - ha spiegato - e' sintomo dei nostri tempi: anni fa c'erano molte risorse pubbliche per fare opere e investimenti, oggi non e' piu' cosi'. Per questo e' un bene che Regioni diverse siedano allo stesso Tavolo per produrre sviluppo e aiutare la crescita e la ripartenza del nostro Paese, valorizzando anche il project financing che qualcuno si ostina ad osteggiare".

 

IN CAMPO A 360° - L'assessore si e' dunque domandato cosa le Regioni possano mettere in campo per lo sviluppo del trasporto merci. "L'apertura del Gottardo - ha detto - sara' un momento epocale. Noi ci stiamo attrezzando per poter accompagnare nel migliore dei modi questo momento epocale". Anche il Governo dovra' fare la sua parte "cominciando dall'accesso ai porti liguri con modalita' e sistemi infrastrutturali moderni ed omogenei". Diventa cruciale il sistema di relazioni Nord Italia - Nord Europa, anche per l'accesso via Frejus ai mercati dell'Europa occidentale. "Sarebbe infatti un errore - ha evidenziato Sorte - aspettare fino al 2029 che sia operativo il nuovo collegamento ferroviario veloce".

 

LA LOGISTICA IN LOMBARDIA - Il perche' di tanto interesse verso questo settore lo spiegano i numeri che lo stesso genera. Il comparto vale circa 10 miliardi di euro (pari al 25/30 per cento del fatturato di logistica nazionale) e genera il 30 per cento del traffico nazionale, in gran parte verso destinazioni internazionali. Sono attive 18.000 imprese che danno lavoro direttamente o indirettamente a circa 90.000 addetti: corrieri, spedizionieri, operatori logistici dotati di magazzino, imprese di trasporto combinato che gestiscono una quindicina di terminali intermodali. Sono 400 milioni le tonnellate di merci trasportate annualmente, pari al 27 per cento di quelle nazionali, di cui 24 milioni su ferro; 60 veicoli per il trasporto merci per km di rete stradale; 22.900 tonnellate di merci per km di rete stradale, pari al triplo della media italiana.

 

CONTARE ANCHE IN EUROPA - "A fronte di questi dati - ha concluso Sorte - e' evidente che dobbiamo contare di piu' anche in Europa. Dobbiamo avere la forza di favorire gli investimenti sulle infrastrutture del nostro Paese che, solo cosi', potra' ripartire".

 

 

Fonte: REGIONI.IT

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