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15 Apr 2016

Novità sullo sdoganamento in mare

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La procedura sperimentale dell’Agenzia delle Dogane amplia la sua portata operativa.

 

Lo sdoganamento in mare consiste nella possibilità di anticipare rispetto al momento dello sbarco le dichiarazioni di importazione, dichiarazioni che possono essere trasmesse mentre le merci sono ancora in viaggio verso i porti nazionali a bordo di navi provenienti dall’estero. Detta anticipazione permette alla dogana, e alle altre amministrazioni coinvolte nello sportello doganale, di anticipare l’analisi dei rischi e svincolare, prima dell’arrivo, le merci per le quali non è richiesto un controllo, azzerando così il tempo di sdoganamento delle stesse.

 

La realizzazione di tale procedura si fonda sulla completa digitalizzazione dei cargo manifest, che da diversi anni sono trasmessi alla dogana prima dell’arrivo della nave cargo, e si avvale del sistema di monitoraggio della piattaforma del traffico navale attuato in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto (il monitoraggio delle Capitanerie segnala alla dogana eventuali comportamenti anomali e deviazioni non previste nel tragitto-nave). Lo “sdoganamento in mare” riduce e, in molti casi, elimina i tempi di stazionamento delle merci nei terminal di sbarco con ovvi benefici per le aziende anche in termini di costi. Nel contempo amplifica, attraverso la fluidità del traffico, la potenzialità dinamica dei nostri porti a tutto vantaggio del sistema logistico nazionale. I nostri porti sono scali storici, nella maggior parte dei casi incastonati all’interno di città d’arte, ottime mete per la crocieristica ma con aree di stoccaggio retroportuale non sempre adeguate ai volumi crescenti del traffico mercantile.

 

La procedura è operativa da meno di due anni, ha interessato i nostri dieci maggiori scali e ne hanno fruito complessivamente circa 3.500 navi. Da oggi si potrà fruire dello sdoganamento in mare anche nel caso in cui il porto di partenza immediatamente precedente allo sbarco, per cui si fa richiesta della procedura, sia unionale ed il tempo intercorrente tra la partenza della nave e l’arrivo a destinazione sia inferiore alle 6 ore, oltre ovviamente ai casi per i quali era già da due anni concessa l’opportunità (nella destinazione diretta, da porti esteri una volta superati gli stretti di Suez, Gibilterra e Dardanelli; dopo la partenza dal porto immediatamente precedente).

 

Ne deriva che i vantaggi della nuova estensione operativa dello sdoganamento in mare sono da oggi anche fruibili laddove un cargo (ad esempio, in arrivo dal Sudamerica) avesse nella sua linea programmata diversi scali in territorio unionale, e ovviamente nazionale, tra loro molto ravvicinati (sempre ad es. La Spezia e Genova, nell’ordine, una volta entrato nel Mediterraneo), al punto tale da non consentire la programmazione anticipata della fluidità delle operazioni di banchina. Con le 6 ore di anticipazione introdotte oggi dall’Agenzia anche quell’eventuale nodo è sciolto. In sostanza ogni “porto-fermata” di sbarco per le merci estere, per quanto ravvicinata, potrà avvalersi dei vantaggi di programmazione organizzativa connessi allo sdoganamento in mare.

 

 

Fonte: LOGISTICA MANAGEMENT

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