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18 Mag 2016
Presso la Samsung Arena di Milano, Dekra Italia ha messo in scena “Digital Revolution & Supply Chain: sfide e soluzioni vincenti!”, un workshop dove innovazione e tecnologia sono stati i protagonisti di una serie di testimonianze su come la rivoluzione digitale ha profondamente cambiato il mondo negli ultimi vent'anni, rendendoci partecipi della quarta rivoluzione industriale.
Questa è la digital manufacturing fatta di stampa 3D, Internet of Things, Business Analytics, ma anche di droni, magazzini automatici, sistemi di guida senza conducente, ecc., e grazie alla quale siamo in grado di poter cambiare in meglio non solo la nostra vita, ma anche la realtà aziendale in cui operiamo ogni giorno.
Ad aprire i lavori Donatella Rampinelli, consulente per Dekra Italia, che dopo aver ricordato come tutte le funzioni aziendali trasversali, in particolar modo quelle legate alla supply chain, devono poter anticipare le prossime mosse per assicurare alle proprie realtà un vantaggio competitivo, ha introdotto il padrone di casa, Antonio Bosio, Product & Solutions Director di Samsung, che ha ripercorso le tappe fondamentali della filosofia che illumina l'azienda coreana sin dalla sua fondazione: fare innovazione con metodo, incentivare la produzione di idee e soprattutto condividere e collaborare per la creazione di nuovi prodotti, consapevoli di essere liberi di «change everything, apart your family» come cita uno dei più famosi motti aziendali. Il principio alla base che definisce la visione per il futuro di Samsung Electronics è infatti “Ispirare il mondo e creare il futuro”. Grazie ad esso, l'azienda si impegna a portare le innovazioni nella tecnologia, nei prodotti e nelle soluzioni che ispirano le comunità in tutto il mondo.
«Siamo orgogliosi di offrire i migliori prodotti al mondo attraverso eccellenza operativa e valore dell'innovazione. Guardiamo al futuro per esplorare nuove aree commerciali, inclusi la cura personale e la biotecnologia e siamo entusiasti di affrontare le nuove sfide e opportunità che ci aspettano» afferma Bosio. In ambito medicale ad esempio, Samsung ha progettato Simband, il concept di quello che dovrebbe essere la sanità del futuro: una fascia da polso in grado di rilevare attraverso dei sensori tutti i parametri indispensabili per monitorare la salute del paziente, dalla frequenza cardiaca al livello di glucosio nel sangue per intenderci, e di trasmettere i dati al proprio medico curante per un'anamnesi in tempo reale. Un esempio di telemedicina che offre enormi vantaggi sia per la cura del paziente che per la gestione di risorse in ambito sanitario.
A seguire, Giancarlo Orsini, Training & Learning Manager di Banca Mediolanum, che oltre ad aver catapultato il pubblico nelle tecnologie del futuro, ha parlato anche di un progetto futuristico sulla logistica ad opera del professor Franco Cotana dell'Università di Perugia. Sfruttando un motore elettrico lineare,Pipenet – questo il nome del progetto - permetterà alle merci di viaggiare alla velocità di 1.500 chilometri al secondo, attraverso dei tubi che possono essere interrati, affiancati ad infrastrutture già esistenti e anche posizionati sott’acqua garantendo la riduzione del volume di merci trasportato su gomma e dell’inquinamento correlato. La rete di tubi permetterà di collegare ed interconnettere fisicamente punti ove vi sia l’esigenza di ricevere o spedire la merce. In linea di principio, potrebbero essere connesse le singole abitazioni, i centri commerciali, qualunque tipo di punto vendita e/o di distribuzione, le fabbriche, gli uffici, magazzini centralizzati con forniture “just in time”, farmacie, ospedali, ecc.
Feet on the ground, head in the sky
Tornando coi piedi per terra, già oggi il mondo della logistica presenta una vastità di tecnologie già implementate presso le aziende che hanno rivoluzionato l'intera supply chain. Come il tool pensato dal professore della Tilburg University, nonché presidente di BlueRock Logistics, Hein Fleuren, che ha permesso ad un colosso delle consegne espresse come TNT Express di risparmiare milioni di euro di costi di gestione guardando non solo all'ultimo anello della catena (le consegne) ma all'intera supply del corriere espresso. Con la Business Analytics infatti, è stato possibile individuare le inefficienze ed ottimizzare più fasi della filiera, a valle e a monte, portando il corriere ad un risparmio del 5% (periodo di analisi: 2008-2011).
Creare efficienza e valore, riducendo i costi e migliorando il servizio offerto al cliente finale, attraverso lo scambio e la condivisione in tempo reale di informazioni e documenti, è invece la missione di Tesisquare, come raccontaGiuseppe Pacotto, CEO Tesisquare, la cui piattaforma di scambio dati Tesi TC1 è ormai in uso dal 65% degli attori della GDO.
Tra questi, recentemente è entrata a far parte anche Ce.Di.Gros, che si è affidata a Tesisquare per digitalizzare completamente il ciclo attivo degli ordini, a seguito dell'apertura nel 2012 del polo logistico di Giudonia Roma) di oltre 80.000 mq.
Grazie alle soluzioni Tesisquare, si è provveduto all'eliminazione della documentazione cartacea e all'introduzione della firma digitale tramite NFC all'atto della presa in carico della merce da parte del trasportatore, certificando di fatto il passaggio di responsabilità relativo alla merce. Grazie all'applicazione mobile sviluppata sempre da Tesisquare, è inoltre possibile monitorare in tempo reale tutti i flussi riguardo le merci, dagli esiti delle consegne alle segnalazioni di non conformità, con possibilità di documentare il reclamo attraverso immagini. Rispetto alla precedente gestione, Ce.Di.Gros ha ottenuto una riduzione dei costi del 65% ed un'ottimizzazione nella gestione dei contenziosi.
Paolo Ronchi, sales manager Hardis Italia, è invece convinto che i continui sviluppi tecnologici forniscono strumenti potenzialmente utili, ma per coglierne i vantaggi è necessario adeguare e spesso cambiare le metodologie di lavoro. Come nel caso dell'inventario di magazzino, una delle attività più dispendiose per le aziende – pari a circa il 25% dei costi di gestione del magazzino - ma che può essere completamente rivista attraverso l'impiego dei droni. Hardis ha infatti messo a punto Eyesee, il drone per inventari equipaggiato con un dispositivo che gli permette di muoversi autonomamente tra le corsie grazie ad una cartografia del magazzino e ad un piano di volo prestabilito. Questa soluzione è dotata di una telecamera per identificare e catturare le informazioni da trattare per ottenere l'inventario, associare l'immagine alla sua posizione nel magazzino (posizione interna) e tradurre automaticamente la sua posizione tridimensionale in un indirizzo logistico (posizione di stoccaggio). Il drone si interfaccia perfettamente col WMS Reflex di Hardis, ma è già predisposto per l'interazione con qualsiasi tipo di gestionale.
Ampiamente impiegato in ambito militare, il drone si presta ad una miriade di applicazioni, come spiega anche Franco Vasta, Executive Service Unit Product Testing and Certification di Dekra Italia. L'azienda infatti ha sperimentato l'utilizzo dei droni per effettuare ispezioni su diverse infrastrutture in attesa di certificazione, oppure per verificare la manutenzione di grossi impianti industriali. Processando le foto aeree scattate dal drone, è infatti ricostruire il 3D l'oggetto da dover analizzare, semplificando notevolmente le procedure di certificazione.
Creare un serbatoio di idee innovative da realizzare e condividere, supportare il processo innovativo e costruire una cultura dell’innovazione sono invece i temi introdotti da Mina Distratis, sociologa e life coach, che ha dato vita a dicembre 2015 all'Innovation Day presso la sede di Renault Italy. Un progetto dedicato ai dipendenti e che ha coinvolto oltre trenta persone nella fase di preparazione della giornata, che si è articolata in una serie di percorsi tutti accomunati dal tema dell'innovazione e della convivialità.
Fonte: LOGISTICA MANAGEMENT