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04 Lug 2016

Porti, Vicari: ''Auspico nascita del Ministero del mare''

 

Entro l'estate nomina presidenti autorità. Dovranno garantire legalità e sviluppo.

 

"Napoli ed il Mezzogiorno sono strategici per lo sviluppo del Paese. Dobbiamo diventare sempre più protagonisti nel Mediterraneo, lavoriamo in questa direzione". Così Simona Vicari, sottosegretario di Stato alle infrastrutture ed ai trasporti a Napoli per la II edizione di Naples shipping week, 'Shipping infrastrutture e logistica: l’Italia, la discontinuità i cambiamenti'.  "Il mare e' risorsa, e' tutela della sicurezza. Il governo Renzi sta facendo grandi cose in questo settore. Io mi auguro si possa, un giorno, lavorare alla Istituzione del Ministero del mare. Non legato o subalterno al Ministero dell'Ambiente ma che si sviluppi nella logica della valorizzazione della risorsa, per creare e governare economia".

 

Nel corso dell'intervento poi il punto sulla riforma. "Siamo partiti da tre punti apparentemente molto semplici, ma decisivi. Le funzioni dello Stato, con un Piano nazionale che si assume la responsabilità di scelte strategiche chiare. Il secondo aspetto invece sulle Autorità di sistema: esse hanno inevitabilmente una natura ibrida poiché sono titolari di funzioni pubbliche e – al tempo stesso – principali promotori di attività economiche. Smettiamola - ha dunque aggiunto - con queste disquisizioni sul modello privatistico perché come Governo e come MIT ne abbiamo fatto dei soggetti forti e autorevoli. Ed infine siamo intervenuti sulla semplificazioni e la guerra contro l’inefficienza burocratica". "Bisogna accelerare sui processi della riforma e poi essere pronti ad individuare le migliori personalità per la guida delle diverse Autorità. Entro l'estate i nomi, almeno alcuni, per garantire legalità e crescita".

 

Durante il dibattito il punto sulla attività messa in campo.  "Il commercio marittimo mondiale - ha sottolineato - sta uscendo rapidamente dalla marcata flessione degli ultimi anni, avviandosi ad un nuovo ciclo di espansione. Il Mediterraneo consolida la sua centralità grazie al raddoppio di Suez e all’allargamento del Canale di Panama, le navi che passano per Suez rappresentano l’ 8-10% del commercio marittimo mondiale. L’allargamento - ha ricordato il sottosegretario - consente il passaggio di tutte le tipologie di navi, anche le megaship e, unitamente alla maggiore rapidità di passaggio, aumenta la strategicità della direttrice Europa/Mediterraneo/Suez/Asia e viceversa.  La Cina, secondo partner commerciale dell’area Sud Mediterranea, grazie anche al nuovo Suez ha aumentato il suo interesse strategico verso il Mediterraneo".  "La portualità italiana si deve confrontare con questi elementi per superare una dimensione provinciale e subalterna. Ci sono potenzialità enormi.  La portualità ha tante connessioni con alcune delle principali politiche pubbliche: il turismo; l’ambiente (basti pensare alla vicenda «Grandi navi»); i centri storici ma è evidente che logistica è centrale. Rappresenta infatti un valore di circa 200 mld € pari al 13% del PIL e, tra dipendenti diretti e indotti, dà lavoro a 1 milione di unità". 

 

Il sottosegretario ha consegnato alcuni numeri sulla crocieristica. "L’Italia è - ha detto- il primo paese in Europa per il contributo del comparto crocieristico sull’economia con un valore di 4,5 miliardi di euro, in crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente e con un’incidenza di oltre il 28% sul contributo diretto dell’intero continente. Ancora prima per destinazione crocieristica, con 6,2 milioni di passeggeri, il 21% del totale europeo e con 99.556 posti di lavoro, l’Italia è al primo posto anche per l’impatto occupazionale".

 

 

Fonte: IL VELINO

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