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15 Set 2016

Trieste porto della baviera nel mediterraneo verso i paesi asiatici

ZENO_DAGOSTINO

 

Il commissario dell’APT, Zeno D’Agostino.

 

I collegamenti ferroviari sono stati approfonditi da Antonio Gurrieri, AD di Alpe Adria. Gurrieri ha presentato nel dettaglio l’ampio network dei servizi intermodali e combinati che collegano direttamente i terminal dello scalo triestino ai principali nodi logistici del mercato tedesco (Monaco, Ulm, Burghausen e attraverso questi alle altre destinazioni interne, quali Francoforte, Colonia, Ludwigshafen, Duisburg, Leipzig, Berlino, Amburgo e Rostock), rimarcando l’efficienza del  servizio diretto su Monaco con resa rapida e garantita entro le 11 ore/tratta/treno.

 

Infine due testimonial della cooperazione di successo tra Baviera e porto di Trieste. Thomas Bronnert, direttore logistica della Wacher Chemie, una delle maggiori industrie chimiche della Baviera, che da un anno ha attivato un  treno che collega il Molo VII al Burghausen, realizzato per servire proprio la sede locale della Wacker, ha parlato di “velocità di reazione degli operatori triestini” nel mettere in piedi un servizio efficiente via Trieste. Il collegamento ha permesso di risparmiare tempi e costi, facendo diventare il nostro scalo un’alternativa ai porti del Nord Europa e porta della Baviera nel Mediterraneo verso i paesi asiatici.

 

Se Trieste ha un primato sui traffici ed è il primo scalo petrolifero del Mediterraneo, il merito è di SIOT. Alessio Lilli, presidente del Gruppo TAL, che gestisce l’oleodotto transalpino, ha  testimoniato al sistema economico bavarese il legame pluriennale e la propria sinergia con il Porto di Trieste, nonché le potenzialità dello scalo giuliano. “Collaborazione e maggiori scambi economici tra Trieste e Baviera – ha affermato Lilli -  non possano che favorire l’intero sistema, portando il porto al centro dell’attenzione economica dell’Europa”.

 

Alessandro Marino, direttore della Camera di Commercio Italo-tedesca, moderatore dell’incontro, ha rilevato, come il porto di Trieste “può tornare a giocare un ruolo importante per la Baviera, che ha la più forte presenza economica e industriale in Germana, diventando un efficacie partner logistico  per le attività di importazione e esportazione del Land tedesco”.

Questa nuova fiducia che sta dimostrando il mercato tedesco emerge anche dalle parole di Stefano Visentin, a capo dell’Associazione degli Spedizionieri di Trieste: “In passato il flusso delle merci bavaresi verso il porto di Trieste è stato rallentato da barriere non solo geografiche, ma soprattutto burocratiche e culturali. Attraverso queste nuove iniziative possiamo finalmente ridurre gli ostacoli doganali e creare  fiducia e soddisfazione nuove nei clienti tedeschi”.

 

 

Fonte: AUTORITA' PORTUALE DI TRIESTE 

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