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17 Gen 2017
Ormai in vigore da mesi – a ottobre (rivela lo Studio Legale Fadda) la Capitaneria di Porto di Genova (prima in Italia) ha iniziato a contestare la mancata comunicazione della VGM (verified gross mass) – la normativa sulla pesatura dei container in applicazione della Convenzione Solas si è piuttosto consolidata. Restano tuttavia alcune criticità e difformità da risolvere.
Ad affrontare l’argomento è una nota di Confartigianato Trasporti che in prima battuta ha riferito di un incontro, organizzato su interessamento del Sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari, tra le rappresentanze dell'autotrasporto merci e il responsabile Ammiraglio Luigi Giardino del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, convocato dal Direttore Generale per il Trasporto Stradale Enrico Finocchi.
Secondo quanto riferito da Confartigianato, “conclusa la fase di prima applicazione della norma internazionale Solas e riscontrate alcune criticità, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha deciso di predisporre un unico modello ufficiale di certificazione VGM chiamato anche shipping document”. Positivo naturalmente il giudizio dell’associazione dell’autotrasporto sulla “razionalizzazione introdotta, che identifica correttamente le responsabilità in capo allo speditore e non al vettore stradale che è e deve rimanere estraneo a tutte le procedure nonostante di diretta e propria competenza”.
Fin qui le note liete, perché Confartigianato ha anche aggiunto di aver “segnalato i molteplici casi in cui, pur in presenza di un valore di pesata del container garantito dalla regolarità tecnica e amministrativa dello strumento di pesatura, il container non viene fatto scaricare in porto perché il terminalista non ha ricevuto il dato VGM. Tale situazione è peraltro difforme nei vari porti italiani e a tal proposito la nostra associazione trasmetterà al Mit il monitoraggio delle singole situazioni nelle diverse aree portuali”. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE