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25 Gen 2017
COMO – Frodi nel settore dei carburanti per autotrazione: sono trentuno, tra cui alcuni comaschi, le persone denunciate dal Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia nell'ambito dell'operazione “Light fuel”, coordinata dalla Procura lagunare, che ha consentito di smantellare quattro organizzazioni specializzate truffe in questo settore. Gli indagati risiedono a Roma, Milano, Napoli, Como, Varese, Perugia, Piacenza, Treviso, Padova e Rovigo. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere all'omessa presentazione della dichiarazione, dalla presentazione di dichiarazione infedele alla sottrazione dal pagamento dell'accisa, dalla ricettazione all'occultamento della documentazione contabile. Le Fiamme gialle hanno accertato che nel 2015 e 2016 sono stati immessi illecitamente sul mercato italiano oltre 400 milioni di litri di benzina e gasolio per un valore di 360 milioni di euro.
Nell'operazione sono stati sequestrati 18 milioni di litri di carburante nella sola provincia di Venezia che consentiranno di recuperare le imposte evase, pari a 23 milioni di Iva e 3 milioni di accise rispetto ad una base imponibile non dichiarata per oltre 120 milioni di euro. A mettere sulla pista giusta gli investigatori sono stati proprio alcuni benzinai che si sono accorti che i loro diretti concorrenti mettevano in vendita il carburante a un prezzo decisamente inferiore alla “forchetta” del mercato petrolifero e non praticabile dagli operatori onesti o che avevano avuto l'offerta di carburante dalla stessa organizzazione. La frode è stata realizzata attraverso l'interposizione di società cartiere che poi non versavano allo Stato l'Iva incassata. In altri casi la società interposta aveva dichiarato di essere un esportatore abituale e, potendo acquistare carburante senza Iva, lucrava sulla differenza con l'imposta incassata in vendita e mai versata all'Erario.
Fonte: IL GIORNO