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31 Mar 2017

La Settimana Confederale

UGGè_09

 

A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE


Nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo. Nessun interessamento dopo la giornata di sensibilizzazione che gli operatori del settore hanno svolto in diverse città italiane il  18 marzo u.s.


E’ un fatto grave che costringerà l’autotrasporto a proseguire con il programma annunciato. Nei prossimi giorni l’Esecutivo Unatras si ritroverà e deciderà le iniziative più opportune da intraprendere, secondo il programma già definito.


Speravamo che la delega sull’autotrasporto assegnata nella scorsa settimana portasse ad un immediato interessamento ma così non è stato. Con questo non intendiamo scaricare responsabilità su qualcuno in particolare. Prendiamo atto che il  Governo non vuole comprendere.


I temi da affrontare riguardano per lo più l’insieme dell’Esecutivo e non solo il dicastero dei trasporti. Per questo, se saremo costretti alla protesta non mancheremo di indicare le responsabilità, con estrema chiarezza.


In settimana intanto abbiamo raccolto le osservazioni da far pervenire al  dicastero  sulla situazione  nella quale si trovano i trasporti eccezionali, non  certo migliorata in questi ultimi giorni.


Abbiamo anche avviato informalmente contatti ed approfondimenti sul tema che vede coinvolti i taxisti ed i noleggiatori al fine di individuare le possibili soluzioni, qualora ci fossero richieste. Per ora ci pare che chi è stato incaricato di seguire a livello governativo la vertenza non stia dimostrando la volontà di cercare delle soluzioni condivise. Riteniamo che si debba favorire il confronto tra le parti che dimostrano di voler operare alla ricerca di una soluzione e non invece di coinvolgere operatori esagitati in quanto strumentalizzati da qualcuno. Le conseguenze, anche in questo caso, si riverseranno sui cittadini che saranno prontamente da noi relazionati sulle reali responsabilità. Il Governo ha il compito ed il dovere di decidere ma anche di cercare di costruire la  crescita del consenso su ipotesi ragionevoli. Questo per evitare il determinarsi di una escalation di azioni di protesta che vedranno coinvolte entrambe le parti.


In settimana abbiamo dovuto anche affrontare le conseguenze mediatiche, derivanti dai due incidenti che hanno visto coinvolti  degli automezzi pesanti con decessi, sull’A10 e diversi feriti a Bologna.


Come sempre abbiamo cercato di evidenziare come simili episodi, al di là dei casi imprevedibili che possono sempre avvenire, mettano in evidenza come il mondo dei trasporti sia abbandonato e divenga ogni giorno che passa un Far west. Regole non rispettate, controlli irrilevanti, soprattutto nei confronti dei committenti, e commenti stampa tutti proiettati a disegnare un quadro nel quale gli unici responsabili sono coloro che si trovano alla guida di un automezzo pesante.


In particolare abbiamo voluto evidenziare al Ministro Delrio, che da Malta ha lanciato il valore del rispetto della sicurezza, come ciò che conta sono i fatti. Consentire che circolino automezzi pesanti senza le revisioni perché manca il personale addetto, non intervenire sui costi della sicurezza o lasciare irrisolti i problemi che stanno penalizzando il trasporto eccezionale, mal si coniuga con i richiami alla sicurezza, che Conftrasporto condivide pienamente, lanciati dal Ministro.


SMETTIAMOLA DI PRENDERE IN GIRO GLI OPERATORI


A proposito di sicurezza abbiamo letto una presa di posizione di Trasporto Unito, che ha recentemente  aderito di nuovo a Confetra, a commento degli incidenti occorsi in questi ultimi giorni. Le considerazioni sono certamente degne di  attenzione ma resta il fatto che prima di  denunciare  la deregolamentazione sempre più evidente nel settore, il mancato rispetto delle regole (costi minimi?) e le lungaggini sui tempi di pagamento, aspetti che sono al centro delle richieste di Unatras, si dovrebbe guardare in casa propria. Se non ricordo male i teorizzatori della liberalizzazione estrema e selvaggia, gli oppositori delle normative sui costi della sicurezza si trovano proprio nella confederazione alla quale, chissà per quale motivo, Trasporto Unito, dopo essere stato estromessa, ha scelto nuovamente di aderire. Meditate gente, meditate….

 

CONFTRASPORTO E LE FEDERAZIONI ADERENTI FORTEMENTE IMPEGNATE SULLA FORMAZIONE


Proseguono i contatti sia con il Ministero competente, dopo l’incontro avuto con la signora Ministro Fedeli, per portare avanti il programma che mira a dare risposte, attraverso la formazione nel mondo dei trasporti, all’esigenza di professionalità e sicurezza.


Anche Fercargo supportando la decisione della regione Veneto e della fondazione ITS Marco Polo ha scelto di continuare ad impegnarsi direttamente per formare giovani macchinisti, dei quali il settore ferroviario sente l’esigenza.


Una dimostrazione di concretezza che vogliamo segnalare a dimostrazione di come la realtà Conftrasporto, attraverso le federazioni aderenti, affronti concretamente i problemi.


Il tema della formazione è stato oggetto anche di un approfondimento da parte di  tutte le organizzazioni del trasporto merci nella giornata di martedì.

 

ANCHE A BRESCIA IL TRASPORTO AVVICINA LA GENTE


Molto significativa e ben riuscita (complimenti ancora) l’iniziativa realizzata dalla Fai di Brescia che ha scelto di portare in piazza (la piazza centrale della città) i temi del trasporto. Un successo di partecipanti, anche se il tempo non era così favorevole, dimostrato dalla presenza di intere famiglie, con bambini, per i quali sono stati predisposti degli esempi  che mostravano  quanto l’attività del trasporto sia funzionale allo sviluppo ed alla vita di tutti i giorni. Sono certo che la Fai di Brescia sarà disponibile a fornire  il supporto necessario a far sì che queste “operazioni simpatia” e di informazione possano realizzarsi in altre città. Partecipando  insieme a rappresentanti della vita sociale e politica della città e della Regione, rappresentata dall’assessore Parolini, ho potuto constatare le positività dell’iniziativa.

 

CONSIDERAZIONI PERSONALI


I fatti stanno a dimostrare come Conftrasporto e le federazioni aderenti si impegnino a trovare le soluzioni che possono essere di aiuto alle imprese. Certamente non le indoviniamo tutte. Altrettanto sicuramente il nostro impegno non mira ad ottenere convenienze personali. Noi non operiamo né per  creare presupposti per ottenere una ricandidatura in politica, né per divenire i gestori delle merci da far trasportare ad altri, né a creare rappresentanze per avere la possibilità, attraverso una pseudo associazione, di avere più ascolto e una copertura politica. Lavoriamo per la categoria e se dalle nostre attività si generano risorse, queste sono reinvestite in iniziative a favore degli operatori e non vanno nelle tasche di qualcuno. Dico ancora una volta questo perché alcuni personaggi , mentre diffondono dati sulla consistenza della loro associazione (ognuno si assume la responsabilità delle proprie affermazioni) continuano ad accreditare la tesi che le federazioni storiche sarebbero mosse da interessi contrastanti con quelle degli imprenditori. Per noi così non è. I fatti lo testimoniano. Nella Conftrasporto le decisioni sono assunte dagli imprenditori negli organismi e non da un solo soggetto che decide per tutti. Le assemblee sono tenute in base allo statuto ed il tutto viene, come previsto nelle organizzazioni democratiche, riportato in un verbale.

 

L’INCONTRO GOVERNO NCC


Nella riunione del 29 marzo u.s., presieduta dal Vice Ministro Nencini è stato presentato alle rappresentanze NCC lo schema di Decreto Interministeriale che la scorsa settimana è stato oggetto di confronto con le sigle taxi.


Nel presentare il testo, il Vice Ministro Nencini ha sottolineato come lo stesso rappresenti un pilastro delle azioni che il Governo si è impegnato a fare nel settore, cui si affianca il secondo pilastro della riforma organica della legge 21/1992 attraverso il disegno di legge sulla concorrenza e la specifica delega in esso contenuto, all’art. 71. A tal proposito Nencini ha sottolineato che il quadro complessivo dell’intervento sarà completato una volta che sarà definitivo il testo della delega concessa dal Parlamento al Governo.


Le diverse sigle presenti hanno espresso, quasi all’unanimità, la propria contrarietà sui contenuti del Decreto.


Per Confcommercio ho:

 

  • Evidenziato la criticità del rapporto con la norma primaria sospesa nell’efficacia.
  • Apprezzato quegli elementi di flessibilità elementi che andrebbero possibilmente estesi e potenziati per rispondere alle esigenze operative delle imprese.
  • Sottolineato, conseguentemente, l’importanza del secondo pilastro dell’iniziativa del Governo, la legge delega (art. 71 DDL 2085 concorrenza) all’esame del Parlamento, per giungere ad una riforma organica della legge 21/1992 equilibrata e condivisa dalle due categorie.

 

Il Vice Ministro in chiusura di riunione ha invitato i presenti ad inviare proposte di modifica e integrazione del Decreto entro il prossimo Giovedì 6 Febbraio.

 

VENERDÌ E SABATO A CERNOBBIO


A Villa d’Este a Cernobbio, come ogni anno, la Confcommercio tiene il proprio forum nel quale, oltre a prestigiosi relatori parteciperanno rappresentanti del mondo della politica e del Governo. Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione economica e politica del Paese, confrontarla con quella di altre realtà, ed in modo particolare comprendere quelle che sono le evoluzioni future del sistema economico.


Alla prossima.


Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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