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31 Mar 2017

Aeroporto di Parma punta sul cargo e chiama Spezia

CARGO_PARMA

 

Dopo accordo con Ethiad nuovo interesse per l'intermodalità.

 

La Spezia - Vuole diventare un hub per le merci in volo di portata nazionale entro il 2019 l'aeroporto di Parma, e per fare questo si presenta ai territori vicini con la sua nuova vocazione. Un tour che ha toccato anche la Spezia ieri mattina con un incontro in Confindustria a cui ha presenziato anche il primo partner del "Giuseppe Verdi". Etihad non è esattamente un vettore come un altro in Italia essendo anche il socio forte di Alitalia di cui detiene il 49% delle azioni. "Siamo interessati agli sviluppi della logistica intermodale, sia nave-aereo che aereo-nave - ha spiegato Alessandro Balossi, manager di Etihad Cargo - e Parma è una zona interessante per il trasporto merci. Qui abbiamo aperto un punto di raccolta esclusivo, da cui trasferiamo le merci a Malpensa e a Roma. Ci sono possibilità di sviluppo".
E' così che lo scalo emiliano ha preso la palla al balzo. Previsti 37 milioni di euro di investimenti infrastrutturali nei prossimi due anni per allungare la pista che si srotola affianco della Via Emilia. La sfida sarà trovare una massa critica di merci da far transitare nei prossimi mesi per entrare davvero nel mercato da protagonista. Sfruttando sia la scia dell'e-commerce che ha "messo fretta" alle merci in tutto il mondo che una certa congestione degli scali concorrenti. "A Parma facciamo già lo sdoganamento con instradamento sui camion che prendono già il numero di volo del vettore: con risparmio di tempo - illustra Federico Wendler, che del Verdi è accountable manager - Abbiamo tutti gli strumenti per i controlli di sicurezza. E soprattutto siamo in una zona baricentrica, con grandi prospettive di sviluppo delle direttrici autostradali e ferroviarie verso il Nord Est e la zona milanese".



Il treno, parola magica della competitività del porto della Spezia - presente all'incontro con la dirigente Federica Montaresi - vuole essere il segreto anche dello snodo parmigiano. "Abbiamo alle spalle il vostro porto e di fronte l'Alta Velocità - spiega Wendler - E siamo uno dei quattro in Europa che hanno i binari che entrano direttamente dentro l'aeroporto. Uno dei nostri omologhi è Lipsia in Germania, che oggi muove un milione di tonnellate di merci all'anno da solo. Quante se ne fanno in tutta Italia. E' chiaro che tutte le aree interessante alla logistica sono aree potenzialmente importanti per Parma".


L'accordo con Etihad Cargo della scorsa primavera fa del Verdi il transit point per i nove aerei da trasporto merci della compagnia degli emiri - e altri due sono in arrivo - più, potenzialmente, quelli di Alitalia. I clienti da andare a prendere sono Alibaba e Amazon, i giganti del commercio online. Ma in tutto questo, per il territorio spezzino quali effetti potrebbero esserci? Ancora una volta l'incagliamento dei progetti per il completamento della Ti-Bre, l'autostrada che estenderebbe la Cisa fino a Mantova e al Brennero, e della ferrovia Pontremolese fanno percepire l'aeroporto emiliano più lontano dei suoi 120 chilometri effettivi. Al tavolo in ogni caso c'erano però anche gli spedizionieri spezzini a prendere nota.

 

 

Fonte: CITTA' DELLA SPEZIA

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