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08 Gen 2018

L'Italia dei corrieri

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Ripresa della logistica per tutte le merceologie.

 

La crescita dell’e-commerce non sta facendo bene solo al web, ma all’intero settore dei trasporti. Si registra, infatti, una ripresa della logistica per tutte le merceologie e le aziende italiane si difendono bene

 

Italiani sempre più e-shopper: sono quasi 21 milioni gli acquirenti online attivi nel nostro Paese. Un trend senza sosta, come conferma Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico italiano: l’e-commerce in Italia sembra non subire la crisi dei consumi e, anzi, quest’anno potrebbe crescere del 22%, con la previsione di toccare i 30 miliardi di valore. Una tendenza che traina non solo chi lavora nel web, come i negozi e il retail in generale, ma anche la logistica: l’acquisto effettuato su internet, infatti, viene prontamente consegnato a casa grazie al lavoro di corrieri e spedizionieri.

 

Un elemento, quest’ultimo, determinante nella spiegazione del successo del fenomeno e-commerce in Italia. Con quasi 8mila comuni e un’infinità di piccoli esercizi commerciali, infatti, il nostro Paese non ha mai sviluppato in passato una rete di vendita a distanza. L’affermazione di questo nuovo modello di acquisto ha così determinato la crescita di un servizio di corrieri di alta qualità e non è un caso, quindi, che proprio l’efficienza del sistema di trasporto e consegna dei prodotti acquistati in rete stia contribuendo alla spiegazione di un fenomeno in costante crescita.

 

Tra le prime 20

 

Nella sua nota congiunturale del primo semestre 2017, il Centro Studi di Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) conferma che i corrieri espressi crescono, sia per numero di consegne (+6,5%), che per fatturato (+6%). Più nello specifico, Confetra ha stilato una classifica prendendo in considerazione sia le aziende che si occupano di solo trasporto, sia quelle che offrono anche servizi logistici aggiuntivi come il magazzinaggio, le procedure di organizzazione e preparazione al trasporto.

 

Tra le prime venti classificate (lo studio in totale passa in rassegna oltre 500 aziende), ci sono numerose realtà italiane.

 

Qualche esempio? Al secondo posto nella classifica, dopo DHL (gruppo Deustche Post), figura l’italiana BRT, nuovo brand nato dal nome Bartolini, con un fatturato per il 2016 di 1,1 miliardi di euro. Nata nel 1928 a Bologna come società di trasporti su gomma che portava frutta nelle città emiliane, Bartolini nel tempo si afferma come uno dei principali player italiani nel settore di trasporto merci, tanto che nel 2000 Poste Italiane ne acquisisce il 20% del capitale sociale con la sua controllata Sda Express Courier. Nel 2005 Poste Italiane non rinnova i termini dell'accordo originariamente stipulato e vende le quote di partecipazione in Bartolini, che nel frattempo, nel giugno 2011, cambia nome in BRT. Nel 2016 entra la tedesca DPD, precedentemente acquistata dal gruppo francese La Poste attraverso la controllata GeoPost, che acquisisce una quota minoritaria. All’inizio del 2017 GeoPost acquisisce il 37,5% di BRT. L’ingresso dei transalpini in Italia si profila come una vera e propria rivoluzione: GeoPost è infatti un gigante della logistica che fattura più di 5,7 miliardi di euro, cresce a un tasso del 15% l’anno e genera 264 milioni di utile operativo. L’alleanza con il gruppo BRT, quindi, sembra essere strategica soprattutto per le Pmi italiane, che potrebbero trovare nuovi mercati in tutto il continente.

 

Italiane in graduatoria

 

Ma torniamo alla classifica. Al terzo posto c’è Savino Del Bene (1 miliardo di euro di fatturato), che nel 2016 ha acquisito la casa di spedizioni genovese Aprile del gruppo Marinvest, holding italiana del gruppo Msc, che continua a operare come brand indipendente sia in Italia sia all’estero beneficiando delle nuove sinergie con il gruppo di cui è entrata a far parte.

 

Seguono all’ottavo e nono posto Fercam (realtà altoatesina che ha recentemente acquisito l’emiliana Artoni), con un fatturato di 600 milioni di euro (+12% rispetto al 2015) e Arcese Trasporti, che vanta più o meno gli stessi numeri di Fercam.

 

Dalla dodicesima all’ultima posizione figurano altre aziende italiane: Bcube (oltre 650 milioni di euro), Sda Express Courier (568 milioni di euro), J.A.S Jet Air Service (circa 500 milioni di euro), Gavio (il gruppo piemontese leader nel settore delle costruzioni, che ha una sezione dedicata ai trasporti della logistica), S.D.M. Società distributrice merci (289 milioni di euro), Italsempione, Contship Italia e Chi.Ma.

 

 

Fonte: BORSA ITALIANA

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