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02 Mar 2018

''Il punto'' di Paolo Uggè

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A cura del Presidente Conftrasporto Paolo Uggè.

 

Dopo mesi di campagna elettorale e dopo cinque anni di governi non scelti dai cittadini, gli italiani sono chiamati alle urne per scegliere da chi essere governati. La contesa è stata aspra e molti incentrata su temi di carattere generale e politico.


Fai/Conftrasporto ha cercato di fornire agli operatori della categoria un quadro esaustivo su quello che le forze politiche in campo intendono  fare per il mondo del trasporto merci e della logistica. Con grande franchezza da quello che si legge non si può dire che il messaggio più volte da noi sostenuto sia giunto alle “menti” di coloro che predispongono i programmi elettorali. Poche le eccezioni e sono quelle del ministro Graziano Delrio, (Pd) che ha indirizzato una comunicazione al presidente Conftrasporto Fabrizio Palenzona, dell’onorevole Maria Stella Gelmini che anch’essa ha voluto affrontare nel merito i temi del trasporto e della logistica, della Lega, con Attilio Fontana, candidato governatore in regione Lombardia e della senatrice Vicari di Noi con l’Italia. Alcuni accenni, piuttosto generici, sono presenti ma riguardano le infrastrutture, senza però comprendere che queste sono, e devono, essere uno strumento attraverso il quale realizzare le scelte di politica dei trasporti. Prima si sceglie come intervenire in un quadro definito poi si realizzano le opere necessarie. Quello che comprendono studenti al primo anno di economia non sembra voler entrare nelle “teste d’uovo”dei partiti o movimenti che dir si voglia. Comprendo bene che le infrastrutture abbiano un ritorno maggiore di consenso (spero non altro) ma se non sono parte di un disegno logistico per il Paese si rischia solo uno spreco di risorse.


Se assumiamo a riferimento il nostro Mezzogiorno che, come Conftrasporto ha dimostrato, risulta essere dis…connesso con il resto del Paese. “Connettere l’Italia” è l’espressione giusta che deve essere portata avanti ma all’interno di un Piano generale della Logistica. Conftrasporto aveva indicato cinque punti precisi di intervento già due anni fa (i documenti sono disponibili per chi li vuol consultare)  per dare speranze al nostro Mezzogiorno. Sosteniamo con determinazione la necessità di dare attuazione a quelle richieste ed andare avanti in quella direzione. 


Occorre recuperare, dunque, un progetto logistico ma perché questo possa avvenire è necessario, in modo particolare nelle regioni meridionali, che non si consenta al Movimento 5 Stelle che intende ostacolare il trasporto su gomma e la realizzazione di infrastrutture atte a realizzare le connessioni necessarie, di  ottenere un consenso elevato (chi volesse approfondire legga il programma del Movimento sui trasporti, pubblicato sullo sito/speciale elezioni). Sarebbe come quel marito che tradito dalla moglie, anziché agire nei suoi confronti, decidesse di evirarsi. Pensiamoci ora perché dopo sarà inutile.


In chiusura: andate a votare e convincete chi non intende andare a recarsi ai seggi. Votate chi volete ma fate di tutto perché il vostro voto non danneggi voi, la vostra attività e non penalizzi l’economia del Paese che per competere  deve potersi connettere con il resto d’Europa.   


Buon voto!

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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